Duncan Jones: “Il film su David Bowie? A queste condizioni”

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Il successo travolgente di Bohemian Rhapsody e quello più moderato (ma comunque notevole) di Rocketman hanno aperto negli ultimi tempi nuove prospettive per l’industria cinematografica, dimostrando che il genere del biopic musicale incentrato sulla vita delle grandi rockstar e popstar è in grado oggi di realizzare al box office cifre che fino ad una manciata di anni fa sembravano irraggiungibili per questo tipo di film.

Era inevitabile che, dopo Freddie Mercury ed Elton John, partisse tra i grandi produttori di Hollywood una corsa per assicurarsi in fretta i diritti cinematografici delle figure più iconiche della storia del rock, nel tentativo di sfruttare quello che sembra un vero e proprio momento d’oro per il genere.

Come era facilmente intuibile, David Bowie è senza alcun dubbio tra le figure più ricercate dai grandi nomi di Hollywood, e non solo da quando ha lasciato questo mondo. Nei suoi ultimi anni di vita, infatti, Bowie era stato spesso avvicinato da uomini e donne di grosso calibro dell’industria cinematografica per la realizzazione di un film biografico o comunque legato alla sua figura: senza raccontare un’altra volta la storia di Velvet Goldmine (di cui abbiamo già parlato), possiamo tranquillamente ricordarci di quando, tra il 2014 e il 2015, Danny Boyle si lanciò in un assiduo e fallimentare corteggiamento dell’ex Duca Bianco per la produzione di un non meglio precisato Bowie-Musical e quindi non è difficile immaginare che, ora che Bowie non c’è più, l’interesse di Hollywood sia aumentato in maniera esponenziale.

All’inizio di quest’anno si era parlato inoltre di Stardust, un biopic non autorizzato che doveva raccontare la vita di David Bowie nel 1971, il periodo in cui veniva creato appunto il personaggio di Ziggy Stardust.

Il film, che doveva avere per protagonisti Johnny Flynn nei panni di Bowie e Jena Malone in quelli della sua ex moglie Angie Barnett, si è dovuto però scontrare con un ostacolo insormontabile: Duncan Jones, il regista di Moon e Mute nonché primo figlio di Bowie, che ha negato ai produttori di Stardust l’utilizzo delle canzoni del padre per la colonna sonora, cambiando le sorti al progetto (che diventerebbe così un film su Bowie e su quegli anni, ma senza le musiche originali del Duca Bianco).

Chi desidera un film su David Bowie deve quindi perdere ogni speranza? No, o meglio non proprio, perché lo stesso Jones ha aperto uno spiraglio per un progetto che può rivelarsi estremamente interessante.

Discutendo su Twitter coi fan di suo padre, Jones ha dichiarato (e in seguito ribadito) che le uniche due persone cui potrebbe affidare senza alcun tipo di problema un film su suo padre sono nientemeno che Neil Gaiman (autore di Sandman, American Gods, Coraline, Lucifer e Good Omens) e Peter Ramsey (regista premio Oscar per il film d’animazione Spider-Man – Un nuovo universo), entrambi suoi amici di vecchi data.

Gaiman e Jones si sono incontrati per la prima volta proprio grazie a David Bowie, che negli anni novanta entrò in contratto con il noto scrittore (di cui era lettore) per chiedergli la disponibilità a dare qualche dritta al figlio, aspirante regista, su come impostare una storia e scrivere una sceneggiatura.

Da quel primo incontro è nata una grande amicizia tra i due, che prosegue ancora oggi e che ha portato Jones a scegliere Gaiman come uomo ideale per scrivere il progetto che ha in mente: un film fantasy d’animazione basato non sulla vita di David Bowie ma sui personaggi da lui creati (Major Tom, Ziggy Stardust, Aladdin Sane, il Duca Bianco e tutte le altre maschere create dalla leggendaria rockstar) e scandito dalle note delle sue canzoni intramontabili.

Un progetto molto ambizioso, che dovrebbe essere tradotto in immagini da un regista esperto come Peter Ramsey, che ha dimostrato una grandissima versatilità nel campo dell’animazione e che dovrebbe garantire grande modernità per quanto riguarda l’aspetto visivo.

Tutto questo sarebbe solo poco più che una chiacchierata fra amici se non fosse che sia Ramsey che Gaiman hanno risposto con grande entusiasmo all’idea lanciata da Jones, dichiarando entrambi di essere interessati ad iniziare a discutere di questo progetto.

Al momento attuale è ancora troppo presto per avere certezze (anche perché sia Gaiman che Ramsey che Jones sono impegnati in altri progetti al momento), ma già da adesso possiamo sapere una cosa: se mai ci sarà un film ufficiale su David Bowie sarà qualcosa di veramente inedito e molto lontano dalle aspettative del pubblico comune, come del resto era lui stesso.

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