Quando Kurt Cobain incontrò William Burroughs: “The Priest they called him”
Venticinque anni fa il mio amico immaginario si chiamava Kurt. L’amico immaginario di Kurt, all’inizio degli anni ’70, si chiamava
Stories for open-minded
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Le relazioni umane sono da sempre una materia molto delicata. Iniziare un pezzo che ne parli è particolarmente difficile: per
Tra i romanzi horror più letti e interpretati di sempre, Frankenstein di Mary Shelley nacque quasi per caso: fu nel
Il poeta simbolo d’Irlanda William Butler Yeats si definisce, insieme con T. S. Eliot, Ezra Pound e James Joyce uno
L’abbandono del futuro è forse il segno che meglio rappresenta la nostra epoca: aver perso l’abitudine e la capacità di
Immagino di sedermi al tavolo di un bowling bar, ordino qualcosa. Aspetto e magari tremo un po’ per l’ansia, inizio