Green River Killer: la storia di Gary Ridgway

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Una lunga catena di delitti diradatasi nel corso di molti anni. Un’estesa indagine per cercare di fermare un serial killer invisibile e pericoloso, tra i più prolifici della storia degli Stati Uniti. Un caso risolto grazie alle tecnologie forensi, le quali hanno permesso di individuare l’autore di questa terribile ondata di morte e terrore.

Gli omicidi

15 Luglio 1982. È un classico giorno d’estate e due ragazzi sono in giro con le loro biciclette quando decidono di fermarsi nei pressi del Peck Bridge, un ponte che attraversa il Green River, un fiume che si estende per circa 105 km nello stato di Washington. A un certo punto si accorgono della presenza di qualcosa che galleggia nell’acqua. Inizialmente pensano possa essere un manichino, ma avvicinandosi scoprono uno scenario decisamente allarmante: si tratta di un corpo umano.

Le autorità giungono sul luogo e identificano il cadavere: Wendy Lee Coffield, 16 anni. La ragazza è stata uccisa tramite strangolamento. Gli inquirenti aprono un’indagine per omicidio. Non passerà molto tempo prima che la vicenda si allarghi, diventando uno dei più drammatici casi di cronaca della nazione.

12 Agosto. Un altro cadavere viene rinvenuto nelle acque del Green River. Anche in questo caso una giovane donna, Debra Lynn Bonner, 23 anni, strangolata a morte. Nello stesso mese saranno ritrovati altri due corpi: Marcia Fay Chapman e Opal Charmaine Mills. Tutte le vittime erano ragazze che lavoravano come prostitute. Il metodo di uccisione è sempre lo stesso, ovvero lo strangolamento.

Gli agenti realizzano a questo punto di trovarsi davanti a una situazione agghiacciante: nella zona si aggira un serial killer. Viene formata una task force composta da molti esperti del settore, tra cui il noto profiler John Douglas. Nelle settimane successive gli inquirenti cercano in ogni modo di stringere il cerchio, ma il soggetto a cui stanno dando la caccia non ha nessuna intenzione di fermarsi. Continuano infatti ad affiorare corpi senza vita, più o meno nelle stesse zone. Il modus operandi dell’assassino è sempre il solito, così come la scelta delle vittime.

Durante le indagini alla Polizia giungono segnalazioni riguardanti un uomo che si aggira con un pickup alla ricerca di prostitute. Alcune delle donne uccise dal Green River Killer sono state viste salire su quel mezzo prima di risultare scomparse e infine morte. Gli agenti interrogarono una serie di persone ma non vennero trovate prove concrete su nessuno in particolare.

Nel frattempo gli omicidi si susseguono a un ritmo impressionante e con il passare del tempo le speranze di riuscire a catturare il responsabile si indeboliscono. I cadaveri di ragazze sparite da diverso tempo emergono a mesi di distanza. Molte delle vittime vengono seppellite dal serial killer nel tentativo di ritardare o impedire la scoperta dei corpi. La task force ha a che fare con un criminale che è diventato esperto di scene del delitto e sa come far perdere le sue tracce.

Nel 1985 gli inquirenti ricevono la collaborazione di un personaggio piuttosto noto, con più di qualcosa in comune con il soggetto a cui stanno dando la caccia. Ted Bundy, uno degli assassini seriali che ha maggiormente sconvolto la storia della cronaca nera. Bundy stila un profilo dell’assassino, ipotizzando che possa aver adescato le vittime offrendo loro aiuto prima di ucciderle. Secondo lui si trattava di una persona che viveva all’interno di quell’area geografica e che in certi casi sarebbe tornata sui luoghi dei delitti.

L’investigazione prosegue, il conteggio delle uccisioni supera le 40 unità. La maggior parte degli omicidi è stata compiuta tra il 1982 e il 1984, nonostante i cadaveri continuino a uscire allo scoperto dalle zone in cui erano stati interrati e nascosti. Vengono scandagliate le vite e le attività dei sospettati che nel corso degli anni entrano nelle indagini, ma senza particolari esiti.

Allo stesso tempo il killer sembra aver smesso di uccidere. Nel 1990 la task force viene ufficialmente sciolta e il caso del Green River Killer si raffredda lasciando alle sue spalle un numero impressionante di esistenze distrutte.

Negli anni successivi l’intera vicenda rimane sullo sfondo, andando ad annoverarsi tra la lista infinita di casi di cronaca nera irrisolti. C’è però una squadra di investigatori che non si è arresa e continua a cercare la verità. Capitanati da David Reichert, sceriffo della contea di King, il team di esperti decide di studiare e analizzare nuovamente dall’inizio l’intero caso, avvalendosi delle nuove tecnologie forensi. In alcuni delitti l’assassino aveva lasciato tracce di sperma sulle vittime, per questo motivo nel 2001 viene analizzato il materiale biologico e comparandolo con quello dei sospettati dell’epoca emerge una compatibilità con uno di essi.

Un soggetto che nel corso dell’investigazione era entrato e uscito continuamente dai radar dell’indagine. Si chiama Gary Ridgway, ha 52 anni e una vita dall’apparenza piuttosto comune. Ma la realtà è che dietro a quella maschera si nasconde uno dei serial killer più temibili degli ultimi anni.

Dopo quasi 20 anni il nodo è stato sciolto. Gary Ridgway è il Green River Killer.

Gary Ridgway

Nato il 18 Febbraio 1949 a Salt Lake City, cresce con i genitori e i due fratelli nel quartiere di Mcmicken Heights, a SeaTac. La situazione familiare non è delle più semplici e assiste frequentemente ad accesi dibattiti tra i genitori. Gary soffre di enuresi notturna e bagna spesso il letto, scatenando spesso il disappunto della madre. Il rapporto con la figura materna sarà di amore e odio e con il passare del tempo svilupperà un’inclinazione distorta, in quanto il figlio inizierà a provare un misto di attrazione sessuale verso di lei alternato al forte desiderio di ucciderla.

A scuola il suo rendimento non è esaltante e verrà bocciato due volte prima di riuscire a diplomarsi. A 16 anni accade un episodio che sarà premonitore della sua futura carriera criminale. Attira un bambino di 6 anni in una zona isolata e lo accoltella ripetutamente all’addome, dopodiché si allontana dicendogli: “ho sempre desiderato sapere che effetto faceva uccidere qualcuno”. Fortunatamente la giovane vittima riuscì a sopravvivere. Gary non sarà mai individuato e condannato in merito a questo fatto, facendola franca già da quel momento.

Terminati gli studi si arruola in marina e, dopo essersi sposato con la sua fidanzata delle superiori, parte per il Vietnam. Durante il servizio era solito accompagnarsi con prostitute e in questo periodo contrasse anche la gonorrea. Qualche mese dopo divorzierà con la moglie. Si sposerà una seconda volta con una donna di nome Marcia Winslow, dalla quale avrà un figlio. Il rapporto con la donna sarà decisamente conflittuale, Gary sviluppa una sorta di fanatismo religioso e cercherà di avere il totale controllo sulla vita della compagna, in un’occasione arriverà addirittura a cercare di strangolarla. Anche questo secondo matrimonio giungerà al divorzio. Nel 1985 inizia a frequentare Judith Dawson, che nel 1988 diventerà la sua terza moglie. Il rapporto con lei durerà fino all’arresto di Gary.

Dal punto di vista lavorativo la sua situazione è piuttosto stabile, in quanto inizierà a lavorare negli anni settanta come verniciatore di furgoni, un impiego che manterrà per tutti gli anni a venire, fino al momento in cui rimarrà in libertà.

Dall’esterno la vita di Gary Ridgway sembrava piuttosto ordinaria e normale, un uomo dall’aspetto rassicurante che conduceva un’esistenza regolare. Allo stesso tempo nascondeva dentro di sé un terribile segreto, muovendosi nell’oscurità e lasciando dietro il suo cammino la vita di molte giovani donne.

Tuttavia alcuni suoi atteggiamenti non erano sfuggiti agli occhi degli inquirenti. Nei suoi confronti ci furono degli avvistamenti sospetti per tempi e luoghi che fecero fondare più di un dubbio sulla sua figura. Sarà interrogato più volte e sottoposto alla macchina della verità in due occasioni, passando il test. Nel 1987 vennero prelevati suoi campioni genetici, i quali risulteranno fondamentali per l’arresto avvenuto quattordici anni dopo.

Il suo modus operandi consisteva in una fase iniziale di adescamento della vittima a bordo del suo pick up, spesso mostrando foto di suo figlio per rassicurare le donne sulle sue intenzioni. Dopodiché le portava in una zona isolata dove procedeva allo strangolamento, a mani nude oppure usando dei legacci. Successivamente gettava i corpi nel Green River oppure li nascondeva nei boschi, assicurandosi prima di aver eliminato le sue tracce biologiche, tagliando le unghie alle vittime e inquinando le scene del crimine con mozziconi di sigarette e chewing-gum non utilizzati da lui. Talvolta tornava sui luoghi dei delitti per fare sesso con i cadaveri.

La maggior parte delle uccisioni avvenne tra il 1982 e il 1984, fino al momento in cui cominciò a destare sospetto tra gli inquirenti, motivo che lo costrinse a rallentare molto la sua attività di serial killer, anche se ogni tanto si manifestava l’urgenza di tornare a colpire. L’ultima vittima accertata è stata nel 1998.

Alla fine il conteggio è di 49 omicidi, anche se si sospetta che possa aver ammazzato più di 70 persone.

La condanna

Al processo Ridgway accetterà di confessare tutti i delitti a patto di evitare la pena di morte. Alla fine verrà condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà sulla parola. Attualmente si trova rinchiuso nel Penitenziario Statale di Washington, dove passerà il resto della sua vita.

La storia di Gary Ridgway è quella di un predatore cinico e silenzioso che ha soppresso la vita di molte giovani donne per dare soddisfazione alla sua natura deviata. Rifugiandosi dietro la facciata da persona “normale” ha portato avanti una delle catene delittuose più lunghe e devastanti della cronaca nera. Grazie all’avanzamento tecnologico possiamo consegnarlo alla storia come uno spietato assassino seriale, imperturbabile e dalla personalità contorta. Un soggetto malvagio che non ha avuto nessun rispetto per la vita umana.

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Fonti

serialkillercalendar.com – Gary Leon Ridgway
occhirossi.it – Gary Ridgway – The Green River Killer
tinyvictims.wordpress.com – Wendy Lee Coffield