Quando l’architettura contemporanea approda nel cinema

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Architettura e cinema hanno da sempre avuto un forte legame tra loro. Spesso, un uso pioneristico delle strutture, ha decretato la buona riuscita di un film al pari della magistralità degli stessi protagonisti. Costruzioni, spazi, luci e design si fondono perfettamente a trame e ambientazioni dalle più variegate sfumature. L’ultimo decennio dei film di Hollywood, e non, ha offerto agli amanti dell’architettura molto materiale con cui stupirsi. Di seguito citeremo e analizzeremo brevemente dieci opere cinematografiche, la cui componente architettonica contemporanea si è dimostrata fondamentale per la riuscita del successo filmografico.

Il Solista – Disney Opera House

La Disney Opera House è una creazione di Frank Gehry, mentre il film del 2009 Il Solista è diretto da Joe Wright e interpretato da Robert Downey Jr. e Jamie Foxx. Nel libro di memorie di Lopez, su cui è basato il film, si descrive frequentemente la Disney Concert Hall, tentando di rafforzare la connessione del protagonista con qualcosa che gli dia chiaramente sollievo dai suoi demoni. Descrive il loro giro per l’edificio come “sgattaiolare nelle pieghe di un giglio” e Nathaniel dice che è una “farfalla di ferro”.

Millenium: Uomini Che Odiano Le Donne – Villa Överby

La Villa Överby è opera di Robert Nillsom, mentre il film, del 2011, è diretto da David Fincher. Casa dal tono ultra moderno, ma allo stesso tempo minimalistico. Si tratta della dimora di Martin Vanger interpretato da Stellan Skarsgard. Quella che a prima vista sembra essere un’impeccabile e perfetta presentazione, nel film in realtà funge da copertura alla depravazione del suo proprietario; a proposito della casa, Skarsgard, ha dichiarato che la casa gli suggeriva “qualcosa di minaccioso e freddo” e che ha sempre avuto l’impressione che ci fosse troppa pulizia intorno a lui, ma ciò in fondo si abbinava perfettamente con il suo personaggio.

Dal momento in cui la casa venne completata (per una committenza privata) acquistò subito una notevole immagine e fama. Il vero proprietario la usava come seconda casa, e quando i collaboratori svedesi dei produttori del film di Fincher chiesero il permesso di utilizzarla come location, il proprietario, sebbene fosse già stata usata come location per un servizio fotografico, non ne fu molto contento (motivazione principale: i set implicano un impiego di numerose persone, il che porta poi ad un grande numero di pulizie alla fine del processo). Alla fine, si concluse il tutto con una negoziazione, favorevole per ambo le parti.

Blade Runner – Ennis House

La Ennis House è opera di Frank Lloyd Wright, mentre Blade Runner è il film di Ridley Scott del 1982. Frank Lloyd Wrights ha un elenco di crediti televisivi e cinematografici che possono competere con quelli della Hollywood Walk of Fame (così come il suo elenco imdb) ma è l’apparizione in Blade Runner che è la più imponente. Il linguaggio architettonico distintivo degli edifici costituisce la base di gran parte del design della produzione. Il team di produzione ha adottato uno stampo dei motivi ispirati ai Maya sui blocchi tessili. In questo contesto, il simbolismo Maya parla dell’antico decadimento e di una civiltà passata al suo apice.

Iron Man – Razor Residence

La Razor Residence è opera di Wallace E. Cunningham, mentre Iron Man è il film del 2008 diretto da Jon Favreau. Ovviamente non esiste un personaggio del genere, ma se un Tony Stark nella vita reale vivesse in mezzo a noi, con buona certezza si radunerebbe nella The Razor Residence a La Jolla, California.

Questa splendida tenuta di 11.000 piedi quadrati costruita nel 2007 e ideata dall’architetto di San Diego Wallace Cunningham ha un design dall’aspetto improbabile e sembra essere stata costruita proprio sul fianco della montagna. È composta da strati sbalorditivi di distese di vetro dal pavimento al soffitto, giustapposte al cemento. Le viste spettacolari della casa si affacciano sulla Torrey Pines State Reserve e si estendono per chilometri. All’interno della dimora unica si trovano quattro camere da letto, sei bagni, un teatro circolare, un ascensore in vetro, un garage sotterraneo e una sala fitness sul tetto insieme a diverse piscine a sfioro. Surreale, quasi quanto la trama dello stesso film.

Omicidio a luci rosse – The Chemosphere

Il film è del 1984, diretto da Brian De Palma, mentre l’architettura è di John Lautner. Struttura rivoluzionaria, distintiva e iconica. Ora un punto di riferimento architettonico di Los Angeles, l’edificio ha impiegato cinque decenni per guadagnare il suo status e lo ha raggiunto in gran parte a causa del fascino dell’industria cinematografica e alla sua estetica futurista. La casa può essere individuata in innumerevoli pellicole, tra cui Charlie’s Angels e la serie Iron Man.

Il Grande Lebowski – Sheats Goldstein Residence

Anche questa struttura è opera di John Lautner, mentre il film è quello del 1988 diretto dai fratelli Coen. C’è una scena in cui il protagonista del film, Drugo, incontra Jackie Treehorn, un produttore dell’industria pornografica. Treehorn vive in una casa molto bella e grande – nel film si vedono il salotto e una parte del giardino – che esiste veramente: si trova a Los Angeles, a Beverly Crest, poco lontano da Beverly Hills. Ed è proprio la Sheats Goldstein Residence: costruita tra il 1961 e il 1963 per Helen e Paul Sheats, nel 1972 è stata comprata da James Goldstein, milionario statunitense e grande appassionato di basket NBA.

La casa è stata progettata da John Lautner, importante architetto statunitense che ha lavorato molto in California negli Sessanta e Settanta. Lautner è stato allievo di Frank Lloyd Wright, architetto – fra le altre cose – del museo Guggenheim di New York.

Zabriskie Point – La Casa della cascata

La casa della cascata è un’altra opera di Frank Lloyd Wright, mentre Zabriskie Point è il film cult del 1970 diretto da Michelangelo Antonioni. Realizzata tra il 1935 e il 1939, una praire house sviluppata in laghezza, con line nette e materiali a vista, perfettamente fusa nel punto più estremo della Death Valley, noto come Zabriskie Point. Nella scena finale del film, esplode una casa tardo modernista che nidifica tra le rocce del deserto. Antonioni descrive come la casa fu fatta saltare in aria in un’intervista a Guy Flatley, pubblicata nel 1970 sul New York Times:

“Abbiamo affittato la casa originale, quella in cui abbiamo girato gli interni e alcuni degli esterni, ma naturalmente il proprietario non ci avrebbe lasciato far saltare in aria la struttura. Quindi ne abbiamo costruita un’altra proprio nelle vicinanze. Credo che il proprietario si sia seduto sulla sua terrazza e abbia guardato mentre facevamo saltare in aria quella casa che assomigliava esattamente alla sua. Abbiamo usato 17 telecamere.”

A Single Man – Schaffer Residence

Lo Schaffer Residence è un’altra opera di John Lautner, mentre A single Man è il film del 2009 diretto da Tom Ford. La residenza Schaffer sulle colline di Verdugo, oggi meglio conosciuta come la casa del bellissimo film d’esordio del celebre stilista, è forse uno dei disegni più discreti dell’architetto John Lautner, ma è anche uno dei progetti suoi più eleganti. La casa del 1949 è sul mercato da più di quattro anni e mezzo ormai, è stata prezzata e prezzata (attualmente chiedendo $ 1,395 milioni), e non riesce ancora a trovare un acquirente.

Arancia Meccanica – Skybreak house

La Skybreak House è una creazione di Sir Norman Foster, mentre Arancia Meccanica è il film del 1971 diretto da Stanley Kubrick. La famosa scena dello stupro della moglie dello scrittore Alexander è girata proprio nella Skybreak house, nell’hertfordshire. Nel film, la stanza con l’enorme parete a vetri diviene il fulcro della celebre e cruda invasione di scena da parte dei Drughi durante una serata di pioggia.

L.A. Confidential – Lovell House

La Lovell House è un’opera di Richard Neutra, mentre il film è del 1997, diretto da Curtis Hanson. La Lovell house si trova a Los Angeles e fu costruita tra il 1927 e il 1929 per il fisico e naturopata, Phlilpp Lovell, medico che ha promosso il concetto di vita sana ed esercizio fisico come mezzo per il benessere. Lo stesso sarebbe probabilmente inorridito nel vedere la sua “Casa della salute” trasformata in una tana per il barone della droga e il re del porno, Pierce Patchett. Il minimalismo degli interni e l’armonia dell’integrazione tra i volumi della villa e l’ambiente circostante hanno determinato l’ingresso della Lovell House nel registro dei luoghi storici di Los Angeles. La casa è stata più volte usata come set cinematografico.

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