Quentin Tarantino sta scrivendo un romanzo: ecco la trama

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Mentre il suo nono film C’era una volta… a Hollywood si appresta a diventare il suo maggiore incasso di sempre ai botteghini italiani, Quentin Tarantino sta già guardando al futuro. Da molto tempo è nota la sua intenzione di ritirarsi dal mondo del cinema una volta raggiunta la fatidica soglia dei dieci film e dei trent’anni di carriera, ma smettere di dirigere non significa per forza anche smettere di lavorare: una volta appesa la macchina da presa al chiodo Tarantino ha intenzione di concentrare le sue energie e le sue grandi doti di scrittore in altri campi, dalla saggistica (è da tempo in cantiere una sua monumentale monografia sul cinema di Sergio Corbucci) ai drammi teatrali e naturalmente anche ai romanzi di narrativa.

È proprio in quest’ultimo ambito che arriva una buona notizia per tutti i fan del regista: durante una lunga e bellissima chiacchierata con Martin Scorsese (trovate qui la versione integrale, consigliatissima), Tarantino ha rivelato di essere attualmente impegnato nella stesura di un romanzo, che in caso rappresenterebbe il suo esordio ufficiale come scrittore. A questo punto è doveroso precisare che anche gli ultimi due film del regista, The Hateful Eight e C’era una volta… a Hollywood erano stati inizialmente concepiti come romanzi e successivamente trasformati dall’autore in sceneggiature, ma stavolta la trama di questo nuovo soggetto sembrerebbe davvero perfetta per la carta stampata.

Ambientato negli anni cinquanta, il romanzo avrebbe come protagonista un veterano della Seconda Guerra Mondiale che, in seguito al trauma subito sul campo di battaglia, non riuscirebbe più a provare piacere nella visione di un film. Il nostro protagonista si ritrova ad essere totalmente indifferente di fronte alla produzione hollywoodiana dell’epoca: dopo aver visto gli orrori di cui è capace l’essere umano, quelle pellicole gli appaiono false e decisamente infantili. Le cose cambiano quando l’uomo scopre il cinema straniero, in particolare le pellicole di Federico Fellini e di Akira Kurosawa, che in quegli anni cominciavano ad arrivare negli Stati Uniti creando scalpore. Di fronte alla scoperta del cinema europeo e di quello orientale, il protagonista della storia scopre di non essere più indifferente e, chissà, forse ricomincia anche a vivere.

Parlandone con Scorsese, Tarantino ha rivelato che questa è per lui la grande occasione per rivedere (e in alcuni casi vedere per la prima volta) una lunga serie di pellicole di cui sente parlare da tutta la vita e di poterlo fare con gli occhi del suo nuovo personaggio, chiedendosi cosa può provare quest’uomo traumatizzato di fronte ad un nuovo e rivoluzionario tipo di cinema, molto più reale di quello cui era abituato. Un tipo di racconto che sembra trovare la sua dimensione ideale con la parola scritta, piuttosto che con l’immagine in movimento. Se confermato, questo suo primo romanzo sarebbe una nuova riflessione sulle infinite strade del cinema, dopo il toccante omaggio del suo ultimo film: chi ha visto C’era una volta… a Hollywood noterà sicuramente punti di contatto tra le due trame anche se, a giudicare da queste primissime informazioni, il romanzo sembra essere ancora più introspettivo del film.

Per quanto riguarda invece quella che dovrebbe essere l’ultima regia di sempre per Tarantino (anche se sono in molti, tra gli attori che lavorano abitualmente con lui, a credere che Quentin non si ritirerà mai) è ancora troppo presto per avere notizie concrete, ma le voci sul suo ipotetico film di Star Trek non solo sono ancora in piedi, ma recentemente si sono intensificate: definita dallo stesso Tarantino come una sorta di “Pulp Fiction nello spazio”, inteso come un film di fantascienza con elementi del tutto inediti per il genere, la storia vedrebbe la nave stellare Enterprise (popolata dallo stesso cast del reboot targato J. J. Abrams) viaggiare indietro nel tempo e modificare ulteriormente la timeline degli eventi, rivivendo e modificando alcuni momenti salienti dei film precedenti e di tutta la serie televisiva classica in una sorta di gigantesco greatest hits startrekiano, ovviamente vietato ai minori come ogni precedente film del regista. Il villain del film dovrebbe essere ancora una volta il temibile Khan, ma non quello interpretato da Benedict Cumberbatch (che Tarantino sembra non aver apprezzato minimamente) bensì una nuova versione, molto più fedele a quella del compianto Ricardo Montalbàn. Un progetto talmente folle da essere invitante già da queste poche premesse.

Al momento non sappiamo ancora se questo nuovo romanzo arriverà mai sugli scaffali delle librerie, se Star Trek verrà mai realizzato o quale dei due (o più) progetti vedrà la luce per primo: tutto quello che sappiamo è che Tarantino, che nei prossimi mesi diventerà padre per la prima volta, sembra non avere la minima intenzione di sparire dalle scene. Il tempo ci dirà se la sua produzione prenderà vita sotto nuove forme e noi vi terremo aggiornati.

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