Alla fine arrivano quelli che vogliono rimescolare le carte. Come una macina che ha masticato tutte le derive piccole e grosse dell’elettronica emerse negli ultimi anni (tutte: dal dubstep alla trap, dagli abstract beats al k-pop, un frullato di ogni cosa sentita da dieci anni a questa parte) e ne abbia rigurgitato il bolo in maniera disordinata, come un supercomputer che spara dati casuali posseduto da un algoritmo intelligente che impara da sé stesso. È più o meno quello che è successo alla cosiddetta PC music, pseudo-genere emerso un paio d’anni fa diventato una sorta di cult della generazione hipster.
Sophie ne è il leader mediatico. Il suo album Product racchiude tutte le facce schizofreniche del suo sound e passa da esempi chiari di PC music (dove “chiari” ovviamente non significa nulla, visto che parliamo di un genere il cui unico tratto distintivo è l’uso dei computer) a reinterpretazioni di suoni più o meno noti al pubblico. Msmsmsm è la versione psicotica del trap sound, dopo aver contratto un virus infettivo. Pericoloso. E contagiosissimo.
Vedi anche:
- Il 2015 in 12 singoli: #1 – L’eleganza
- Il 2015 in 12 singoli: #2 – L’esperienza
- Il 2015 in 12 singoli: #3 – Le visioni
- Il 2015 in 12 singoli: #4 – Il perfezionismo
- Il 2015 in 12 singoli: #5 – Spirito easy
- Il 2015 in 12 singoli: #6 – Il pensiero laterale
- Il 2015 in 12 singoli: #7 – La riscoperta
- Il 2015 in 12 singoli: #8 – Professione pop
- Il 2015 in 12 singoli: #9 – L’incuranza
- Il 2015 in 12 singoli: #10 – Infectious hits
- Il 2015 in 12 singoli: #11 – Libertà d’azione
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