Matrix 4: certezze e dubbi sul quarto capitolo della serie

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31 marzo 1999. Una data che milioni di persone in ogni parte del mondo difficilmente scorderanno. In quel giorno dello scorso millennio arrivò infatti al cinema un film destinato a cambiare molti canoni della fantascienza e del genere cinematografico action. Quella pellicola era The Matrix.

A distanza di oltre 20 anni da quel giorno, dopo altri due film (Reloaded e Revolutions), videogiochi e prodotti “animati”, l’universo immaginifico di The Matrix si è riaperto per le riprese del quarto lungometraggio cinematografico che ad oggi è previsto in uscita nel 2022, il primo aprile per l’esattezza. Una scommessa per Lana Wachowski che dirigerà il film ed anche per la casa produttrice: Warner Bros. simbolicamente tirerà la leva di una NetBet slot per tentare di vincere il jackpot, ma c’è più di un dubbio sul successo del progetto.

In primis con Revolutions, la storia della guerra fra macchine e uomini sembrava oramai terminata, quanto meno per quanto riguardava i personaggi di Neo e Trinity. Entrambi invece torneranno nel nuovo capitolo a differenza di Morpheus interpretato dall’attore Laurence Fishburne che ha confermato di essere al di fuori del progetto.

E riprendere un progetto fermo da 17 anni, con un mondo incredibilmente cambiato nel frattempo non è affatto facile. La filosofia di cui era impregnato il progetto The Matrix si è diffusa ampiamente nella cultura e nella sub cultura tanto che non sarà affatto facile sorprendere o innovare come ha fatto la trilogia originale.

E nel corso di questo decennio e mezzo poi il confine tra cinema e videogiochi si è incredibilmente ridotto, elemento che rende ancora più difficile colpire e affascinare il pubblico in sala in ambito action. Si dovrà lavorare molto sugli effetti speciali che dovranno togliere il fiato così come sul ritmo incessante, scandito soltanto, come nella trilogia originale, da discorsi filosofici degni di essere approfonditi anche dopo la visione.

Su due certezze però Matrix 4 può contare:  dopo il passo falso di Jupiter il Destino dell’Universo, con i bellissimi 14 episodi della serie Sense8, Lana Wachowski, autrice anche della sceneggiatura del nuovo film, ha dimostrato che sa ancora farci emozionare davanti allo schermo con un perfetto mix di sentimenti e azione.

L’altra certezza non può che chiamarsi Keanu Reeves. Più passano gli anni, più l’attore diventa affascinante e amato dal pubblico. Un personaggio oramai “cult” che oltre al cinema è entrato in pompa magna anche nel mondo dei videogiochi come guest star di Cyberpunk 2077, una delle produzioni più attese degli ultimi anni su PC e console con evidenti richiami ad alcune tematiche trattate in passato dallo stesso The Matrix. Ed il successo di John Wick, anch’esso in procinto di arrivare al quarto capitolo, per grossa parte è proprio merito di Keanu.

Tra dubbi e certezze dunque proseguono i lavori sul quarto capitolo di questa serie entrata a pieno diritto nella storia del cinema e di tutto l’immaginario collettivo globale: quante volte anche in politica infatti viene utilizzato il termine Matrix per definire una realtà nella realtà o per teorizzare su “forze occulte” che muovono i fili dell’economia globale?

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