Il Teatro degli Orrori: la fine di una band che ha lasciato il segno

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Tutte le cose belle finiscono prima o poi. Capita anche nel mondo della musica. Il 14 giugno il cantante Pierpaolo Capovilla si è espresso pubblicamente, attraverso il suo profilo Facebook, comunicando la fine del progetto di cui lui era stato sin dall’inizio l’interprete singolare e carismatico: Il Teatro degli Orrori.

“Ciao a tutte e tutti. Il Teatro degli Orrori non esiste più. Lo sapevate già, ma io ho preferito tacere, nella speranza che le circostanze mutassero in qualche modo. Ma la vita a volte non va come si desidera o ci si augura. Tutto ciò mi spiace e mi addolora ancora. Sono consapevole di avere le mie belle responsabilità, ma in tutta franchezza non credo siano solo le mie che hanno indotto la band verso il triste epilogo. Neanche un po’. Credo altresì sarebbe davvero inelegante da parte mia venirvi a raccontare cosa è accaduto. Non sarebbe che il mio punto di vista, e varrebbe solo in termini personali. Cioè nulla. Anyway, non mi do per vinto, e continuo il mio percorso artistico e professionale. La vita continua, e meno male”.

Ora è chiaro per tutti. Il Teatro degli Orrori non esiste più. È la fine di un periodo. Le persone, in questi anni, si sono aggrappate a pettegolezzi, rumori di corridoio o peggio ancora deboli insinuazioni. Tutto quello che si è detto o si è solo pensato non conta più.

Pierpaolo Capovilla (voce), Giulio Ragno Favero (basso), Francesco Valente (batteria) e Gionata Mirai (chitarra) sono stati il cuore pulsante di uno dei progetti rock più sovversivi ed emozionanti. Era il 6 aprile del 2007 quando l’etichetta discografica La Tempesta Dischi di Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti) pubblicò il primo album de Il Teatro degli Orrori: Dell’impero delle tenebre. Un muro di suono incredibile (E lei venne, Compagna Teresa e Carrarmato) con intervalli talvolta malinconici La canzone di Tom, uno dei loro cavalli di battaglia e, la bellissima Lezione di musica.

Il Teatro degli Orrori - È colpa mia -

Dopo l’unanime consenso di critica e pubblico riscosso dal debutto del primo disco la bomba esplose nuovamente e, con A Sangue Freddo (La Tempesta/2009) Il Teatro degli Orrori toccò l’apice della propria carriera aristica. I brani, colmi di autenticità e di contenuto, hanno lasciato davvero un segno (Direzioni diverse, È colpa mia e La vita è breve e assolutamente Majakovskij). I concerti erano devastanti. Fioccavano i sold out. Nel corso del tour di “A Sangue Freddo”, Giulio Ragno Favero, per motivi personali, si allontanò dal gruppo – risalirà a bordo nel successivo lavoro in studio – e venne temporaneamente sostituito da due nuovi membri Tommaso Mantelli, al basso, e Nicola Manzan, alla chitarra, tastiere e violino; quest’ultimo si dedicherà poi a tempo pieno al suo progetto solista Bologna Violenta.

Il terzo album Il mondo nuovo (La Tempesta Dischi/2012) era un concept-album dedicato alla figura del migrante. È un dato di fatto che questo lavoro – nonostante pezzi buoni (Monica, Adrian e Vivere e morire a Treviso) –  non ha retto il confronto con il precedente A Sangue Freddo.

L’ultima omonima fatica è stata pubblicata nel 2015 a cura sempre de La Tempesta Dischi. Non presentava però grandi novità né per quanto riguarda il sound né nei testi. Un pugno in faccia di canzoni (La paura, Lavorare stanca) che però non hanno dato il via ad un nuovo capitolo. Era come se, dopo l’enorme bagno di folla toccato con la pubblicazione di A Sangue Freddo, fosse iniziato un lento declino.

È giusto aggiungere che, in questi anni, nessuno dei musicisti è stato fermo. Pierpaolo Capovilla oltre ad essere il leader prima gli One Dimensional Man, ancora attivi, e poi de Il Teatro degli Orrori, collabora nella band Buñuel e, inoltre ha comunicato che in un prossimo futuro sarà la voce di nuovo gruppo: I cattivi maestri. I testi saranno in italiano e il tema sarà la guerra. Giulio Ragno Favero, dopo aver militato anche lui negli One Dimensional Man, è diventato un importante produttore discografico. Francesco Valente è, senza dubbio, uno dei batteristi italiani più talentuosi. Oltre a portare avanti il suo progetto solista Snare Drum Exorcism collabora con i One Dimensional Man, Buñuel e Lume. Gionata Mirai è conosciuto a largo pubblico per essere stato una delle punte di diamante de Il Teatro degli Orrori ma non tutti sanno che è stato anche voce e chitarra dei Super Elastic Bubble Plastic. L’album Chances, uscito nel 2008, è uno dei più belli.

Il congedo di Pierpaolo Capovilla ai suoi fedeli seguaci termina così:

“In questo momento storico è più che mai necessario opporre una resistenza convinta e convincente allo scivolamento autocratico delle condizioni politiche e sociali in cui viviamo. La musica popolare, e il rock, che tutti noi amiamo, non lo determineranno ma possono contribuire ad un cambiamento sociale, nel segno dei valori democratici che ci uniscono e che da sempre ci fanno sentire un po’ meno soli e un po’ meno inutili. Perché la musica, la buona musica, ci infervora, ci rende battaglieri, ci dà forza e voglia di cambiare le cose, nella nostra vita particolare e in quella del consorzio umano nel quale insistono le nostre esistenze. La vita è breve. Non sprechiamone neanche un minuto. Un abbraccio partigiano”.

Cover image: foto di Annapaola Martin

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