C’mere: la professione d’amore cantata dagli Interpol

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Interpol, band newyorchese formatasi nel 1997 il cui nome non deriva dall’organizzazione anticrimine mondiale bensì da un nomignolo dato al cantante Paul Banks durante la sua adolescenza.

Turn On The Bright Lights, l’album d’esordio, non è passato inosservato, tanto che è stato scelto come miglior album di debutto del 2002. I successivi due album, Antics nel 2004 e Our Love To Admire nel 2007, hanno consacrato il successo della band.

La loro musica è considerata una visione odierna della new wave.

Partiti come band indie rock, hanno poi virato verso un rock alternativo, mantenendo però quello spirito post punk che li ha caratterizzati fin dall’inizio.

La canzone che vogliamo presentarvi è C’mere, singolo estratto dal loro secondo album Antics.

Professione d'amore

Leggendo il testo si capisce che la canzone parla di come le persone cadano facilmente nei rapporti d’amore o d’amicizia che siano, per consuetudini sociali o peggio convenienze. Le persone si sposano, si mettono insieme o diventano amiche semplicemente perché hanno trascorso “x” anni insieme o perché in quel momento della vita fa comodo così. Dov’è l’amore o l’affetto?

Accadono cose perché semplicemente lo fanno tutti senza capire che quando si decide di avviare una relazione, da quel preciso momento inizierà una professione d’amore. Spesso ci si affeziona o ci si innamora di una visione dell’altro, la nostra visione. Proiettiamo sugli altri quello che noi vorremmo fossero senza badare a come realmente sono. Bisogna legarsi e innamorarsi di qualcosa di reale, non di proiezioni dei nostri desideri.

Se quello che vediamo non ci piace, meglio chiudere senza portare avanti sorrisi di falsità. Solo accettando e non distorcendo quello che vediamo, nel bene e nel male, potremmo essere certi di costruire rapporti sinceri e duraturi.

It’s way too late to be this locked inside ourselves
The trouble is that you’re in love with someone else
It should be me. Oh, it should be me
Sacred parts, your get aways
You come along on summer days
Tenderly, tastefully

It’s so me, we make time
Try to find somebody else
This place is mine

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