Il wonky in dieci dischi #4: Samiyam – Sam Baker’s Album

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Sezione “i dischi più sottovalutati del wonky“, puntata n. 1: il secondo album di Samiyam, uscito nel 2011 per la Brainfeeder di Flying Lotus (che nel frattempo stava propugnando il sound wonky con parecchia energia). Un disco da riprendere ed apprezzare con la dovuta dovizia. Perché ora, oggi, si fa presto a dire che Samiyam è uno degli artisti di punta dei modern beats. Ai tempi non lo diceva nessuno. Ai tempi Samiyam era uno di quei nomi provenienti dall’underground che conoscevano in pochissimi e apprezzavano ancora in meno. Anche perché il Sam Baker’s Album era un disco che sembrava prendere una direzione diversa, fatta di versi electro grassi e atteggiamento gangsta. Qualcosa che non si associava in maniera immediata all’eleganza del wonky che girava a quei tempi.

 

Ascoltatelo adesso invece, quel disco. Ora sembra il disco che ci aveva capito di più, tra quelli di cui vi stiamo parlando. Perché era piantatissimo nel sound urbano made in USA, eppure si esprimeva secondo tagli essenziali e mosse solo accennate. Non era un disco arrogante. Se aggiungi l’arroganza avresti avuto un classico disco trap di qualche anno dopo, ma no, quel disco aveva un’intenzione diversa. Era un piccolo manuale d’uso su quello che si poteva fare e soprattutto su quello che non si poteva fare coi gangsta beats. Praticamente un monito. Che oggi suona tanto come un “prendetene e fatene buon uso“. Col piccolo dettaglio che nessuno ha fatto riuso di quel sound. Tranne lui stesso, profeta inascoltato di un sound tutto suo.

Tra i dischi meno celebrati si nasconde il vero fascino del wonky. Domani affronteremo un altro dei dischi sottovalutati. Uno dei più originali del set. Restate lì.

Leggi tutta la storia:
Many Faces Out Of Focus – Il wonky in dieci dischi

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