Il ritorno dei Club Dogo: l’antieroe di Milano ha tre teste

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Finalmente possiamo dirlo. Il gruppo formato dal produttore Don Joe e dai rapper Guè Pequeno e Jake la Furia si è riunito a distanza di dieci anni. Prima hanno pubblicato un video divenuto virale con l’’attore Claudio Santamaria affiancato dal sindaco di Milano Beppe Sala. Poi, l’ufficialità. I Club Dogo torneranno nel 2024 con tre concerti a Milano. 

L’annuncio di cui avevamo bisogno

“Saranno soltanto voci” ha preferito pensare ogni fan dei Club Dogo quando Emi Lo Zio della Dogo Gang preannunciava con un post su Instagram quello che da lì a qualche giorno si sarebbe concretizzato. Molti non ci credevano, forse per non rimanere delusi come quando il gruppo si sciolse in silenzio. La svolta è arrivata il 19 ottobre, quando nel centro di Milano sono comparsi gli striscioni con il logo del trio, il cerbero – il cane a tre teste.

Gli indizi sono cresciuti, alimentando la speranza di milioni di italiani. La conferma si è fatta attendere fino al giorno seguente. Venerdì 20 ottobre, il giorno in cui sul nuovo profilo Instagram dei Club Dogo è apparso un video che annuncia il loro ritorno nel 2024.

Milano come Gotham City

In una metropoli dominata dall’oscurità e illuminata dalle sole luci dei locali è ambientato il video promozionale diretto da Marc Lucas. Lo spot, con una forte ispirazione cinematografica, contiene anche una prova attoriale degnamente superata dal sindaco di Milano Beppe Sala. La sua presenza nel video fa certamente parte di una strategia di marketing, ma almeno è una strategia magistralmente orchestrata. Il sindaco di Milano ha capito, forse meglio di altri, che la la crisi odierna della politica non si affronta parlando alle masse, ma agganciandosi alle singole vite delle persone reali. Scelta più che azzeccata quella di collaborare coi Club Dogo, dal momento che il loro mantra è sempre stato dalla gente, per la gente. 

“Sono l’unica speranza” recita invece Claudio Santamaria riferendosi ai Club Dogo. L’unica speranza in un mondo, quello della musica contemporanea, sempre più fluido, che “si fa piacere e poi dimenticare” citando proprio l’attore romano. Invece, nonostante il tempo trascorso, nessun fan dei Club Dogo si è mai scordato di loro. E forse, anzi sicuramente, senza il passaparola e la speranza delle persone di rivederli insieme i Club Dogo non sarebbero mai tornati.

Il passato dei Club Dogo e l’influenza sulla scena attuale

Il gruppo nasce all’inizio del nuovo millennio dalle ceneri delle Sacre Scuole – gruppo in cui era presente anche Dargen D’amico. In quegli anni Guè, Jake e Don Joe hanno creato uno spazio inesistente nell’industria discografica italiana attraverso due cose: la rabbia e la fame. La rabbia di un’Italia inchiodata nel passato e governata da politici discutibili. La fame dei giovani, schiacciati in un sistema che lascia loro poche speranze di svolta. Sempre dalla parte di chi non arriva a fine mese, di chi vive per strada, di chi ha perso in amore e in ogni altra cosa, ma sopporta il peso e nonostante tutto ha il coraggio di guardarsi dentro. Così, i Club Dogo hanno scalato le classifiche. Sono passati dall’anonimato della musica di strada al lusso di fare dischi commerciali. Un’impresa quasi impensabile, in un’era in cui se ascoltavi rap probabilmente eri anche emarginato. Poi hanno abbandonato i loro ascoltatori.

I Club Dogo hanno pubblicato il loro ultimo album Non siamo più quelli di Mi Fist nel lontano 2014 e da allora sono circolati vari rumor riguardo al loro ritorno. Rumor smentiti più volte nel corso del tempo, mentre Gué diventava Re Mida e Jake sperimentava il raggaeton. Tuttavia, il trio ha gettato le basi a una musica che senza di loro oggi sarebbe ben diversa. Lo spessore dei testi e lo storytelling, i riferimenti cinematografici quasi tarantiniani e l’introspezione. Canzoni dal forte senso motivazionale come Una volta sola o Meglio che morto con Marracash, pezzi romantici come Tornerò da re, quelli più riflessivi come All’ultimo respiro e pietre miliari del rap urban italiano come Puro Bogotà o Ciao proprio hanno cresciuto la nuova generazione di cantanti che oggi riempiono i palazzetti.

Il ritorno dei Club Dogo in live

Attraverso i canali social sono state annunciate tre date a Milano. La Réunion si concretizzerà nel 2024 con tre concerti al Mediolanum Forum: domenica 10 marzo , lunedì 11 marzo e giovedì 14 marzo. I biglietti saranno disponibili online da mercoledì 25 ottobre ore 14.00.

La trinità del rap italiano suonerà di nuovo insieme, ma quali canzoni? Quelle vecchie, oppure dovremmo aspettarci un nuovo disco? Di certo, il video emblematico mostra che un grosso progetto sta per essere realizzato. Ma soprattutto, i Club Dogo riusciranno a salvare la musica di Milano dalla sua dipendenza dai trend passeggeri? L’impresa è già riuscita quasi vent’anni fa, quando ridefinirono l’identità del rap italiano. Adesso nessuno sa cosa aspettarsi. Per ora, basti sapere che stanno per tornare. Sarà il tempo a dirci se il trio agirà nuovamente da pioniere, contribuendo ancora una volta a trasformare il panorama musicale in qualcosa di nuovo, con il solito sguardo alle radici del passato e, allo stesso tempo, con la solita proiezione verso il futuro. La sola cosa certa è la palpitazione dei loro fan che ancora ricordano vividamente quel momento in cui per la prima volta hanno ascoltato un testo dei Dogo. Il momento in cui quella musica così diretta sollevò da terra la loro coscienza.