L’album dei Blur con David Bowie che quasi si fece

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Nel testo di St Charles Square dei Blur, il secondo estratto da “The Ballad of Darren” -atteso per il 21 luglio- c’è un mostro sotto le assi del pavimento pronto a stringere con violenza il collo del protagonista.

No, non è il nuovo romanzo di Stephen King, ma una cosa è certa, i mostri non sono e non passeranno mai di moda, nella letteratura, nel cinema, come nella musica.

Nel 1980 Bowie cantava di “Scary Monsters and Super Creeps”, la title track dell’omonimo album dal sound abrasivo di cui la new song dei Blur ne è una diretta parente.

Chissà, magari l’avrebbero cantata insieme, ripetendo il duetto del 2003, quando nello show francese Trafic.musique cantarono Fashion di Bowie, anch’essa contenuta in “Scary Monsters and Super Creeps”.

Sono solo ipotesi che non portano da nessuna parte, lo sa bene Damon Albarn che tra i suoi regrets annovera la mancata collaborazione con David Bowie.

In un articolo uscito sullo Scotland Herald il 7 agosto del 2021 Damon ha affermato: “David Bowie chiese a me e Ray Davies di fare un album con lui. Si trattava seriamente di una cosa che stavamo per fare. Mi chiamò mentre suonava in Svizzera, nel suo backstage, e andai a trovarlo e lui mi disse: ‘Beh, lo faremo, ma se questo tour continua ad andare bene come di fatto è, allora io continuerò ad andare in tournée”

Ovviamente le date andarono bene e la collaborazione svanì. Peccato, ma un rimpianto può generare un mostro, sì, uno Scary Monster da cui scappare a gambe levate, perché potrebbe sempre scardinare le assi del pavimento e metterci le mani sul collo. Però Damon, Alex, Dave e la chitarra acida di Graham Coxon lo hanno ridimensionato a suon di rock and Roll ed uno spettro amico che, anche se non ce n’è bisogno, veglia su di loro, Bowie.