A Marsico Nuovo il Premio George Brassens 2021, nelle terre d’origine della famiglia materna

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Di tutti i luoghi legati alla vita e alla poetica di Georges Brassens, cantautore francese e massimo ispiratore di artisti quali Fabrizio de André, viene in mente innanzitutto Sète. Fu notoriamente la cittadina di mare dell’Occitania a dare i natali a Brassens quasi un secolo fa, il 22 ottobre 1921: un legame testimoniato anche da uno dei brani più celebri dello stesso, Supplique pur être entrerré sur la plage de Sète. Meno nota è la folta presenza, a Sète, di immigrati corsi e italiani a cavallo fra XIX e XX secolo. Fra questi vi era anche la famiglia della giovanissima Elvira Dagrosa, originaria della Lucania e più precisamente di Marsico Nuovo, oggi in provincia di Potenza. Elvira a Sète avrebbe conosciuto, e poi sposato, tale Jean-Louis Brassens, muratore.

Nella modesta casa dei Brassens si respiravano ora il senso di umile dignità della classe medio-bassa provinciale, ora le arie e le musiche del mandolino italiano. In questo contesto nasce e cresce il giovane Georges, ragazzo timido e di spirto libero che di lì a pochi decenni sarebbe diventato uno dei più importanti chansonnier francesi. La sua musica sarebbe tornata oltre le Alpi, dì lì a poco, fino alle orecchie di un altro ragazzo con aspirazioni da cantautore. Figlio non di immigrati e lavoratori, ma di una delle famiglie più importanti di Genova, altra città affacciata sul mare (correlativo simbolico di accoglienza, apertura ad altre culture, lingue e sonorità estere), Fabrizio de André avrebbe tradotto Brassens in alcuni dei suoi brani più famosi: Il gorilla, Nell’acqua della chiara fontana, Morire per delle idee solo per citarne alcuni. Poco più lontano, a cavallo fra il Lago Maggiore e la campagna milanese, uno svogliato studente della Bocconi avrebbe tentato l’impresa di trasporre il francese di Brassens nel dialetto meneghino: Nanni Svampa, membro fondatore dei Gufi e patrono della canzone popolare italiana.

Non basta citare solo due nomi della musica nostrana, di cui uno considerato il vero Principe della canzone d’autore, per esaurire l’importanza e le influenze che l’opera di Brassens ha effettivamente avuto. Gabriel Garcia Marquez lo definì il più importante poeta francofono contemporaneo, e della poesia la scrittura di Brassens possiede una qualità fondamentale: l’universalità. Brassens, anarchico gentile, ha denunciato i soprusi del potere costituito, cantato i vizi e le virtù dell’umanità provinciale (che sia Italia o Francia, la provincia è sempre la stessa), lodato la spontaneità dell’amore vissuto senza sovrastrutture, raccontato la malinconia del tempo che passa e irriso la morte fino all’ultimo, prima che proprio la morte se lo portasse via, appena una settimana dopo il suo sessantesimo compleanno. Brassens in Italia non è ancora stato celebrato abbastanza: sembra scritto nel destino che il luogo deputato a rievocarne le note e le parole sia proprio Marsico Nuovo, luogo d’origine della famiglia materna.

Un premio intitolato a Brassens nella sua terra d’origine

Brassens è sempre stato consapevole delle sue origini italiane («napoletane», come considerava approssimativamente lui stesso). Da qualche anno anche la cittadina di Marsico Nuovo, in Basilicata, ha riscoperto il legame con il poeta della canzone francese. L’Amministrazione Comunale ha innanzitutto voluto chiamare Borgo della Musica il centro di ospitalità diffusa recentemente inaugurato nel Comune della Val d’Agri. A Georges Brassens, inoltre, sono stati dedicati una Piazza del centro storico e un vicolo del rione Casale. È stato però l’inserimento, nel programma di iniziative culturali, del Premio Brassens nel 2019 a rispolverare un legame prima sepolto dalla «sabbia del tempo» (immagine, quest’ultima, ricorrente nei testi de cantautore).

La prima edizione del Premio, con la collaborazione dell’Associazione Brassens Marsico Nuovo, ha visto la giuria, composta da Mariella Nava, Giuseppe Anastasi, il cantautore Beppe Chierici, il giornalista Walter de Stradis e la prof. Mirella Conenna, assegnare il primo premio al gruppo Spina con il brano Sobrio. La seconda edizione del Premio Brassens si svolgerà quest’anno, il 28 agosto 2021. Il concorso è rivolto a giovani cantautori e gruppi emergenti e prevede l’esecuzione di due canzoni: una di Brassens, originale o tradotta, e una inedita. Le iscrizioni sono riservate ai maggiori di 14 anni e saranno aperte fino al 23 agosto. Fra gli ospiti di questa edizione, è stato infine annunciata dall’Associazione Brassens Marsico Nuovo la presenza di Eugenio Bennato e Ernesto Bassignano.

Non si è ancora celebrato a sufficienza Brassens, si è detto. Farlo incentivando nuove promesse della musica intenzionate a seguirne le orme, nel contesto della città da cui tutto ebbe inizio, risulta ancora più significativo se si considera che quest’anno ricorreranno sia il centenario dalla nascita, che il quarantennale dalla scomparsa del cantautore. A dimostrazione che, se davvero come cantava lui stesso «le temps ne fait rien à l’affaire», la poesia, specie se in musica, riesce davvero a travalicare le distanze del tempo e dello spazio.

Auralcrave è media partner del Premio Brassens 2021,
che si terrà a Marsico Nuovo (PT) il 28 Agosto 2021

Tutte le informazioni sulla pagina Facebook e sul sito ufficiale

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