Un singolo verso è bastato per farmi rimanere incollato a un album che poi mi è rimasto nel cuore. Sto parlando del capolavoro dei Flaming Lips Yoshimi battles The Pink Robots.
La frase cui mi riferisco è quella che si può ascoltare alla traccia Do you realize?, quando Coyne ci sbatte in faccia e ci spara nelle orecchie quel ti rendi conto… che tutti quelli che conosci, un giorno, moriranno?
Una frase che raggela e che ci trasporta in un profondo viaggio horror all’interno del nostro inconscio dove si annidano le paure più nascoste e dove le nostre fragilità sono più esposte.
Coyne ci spalanca questo portone e noi, anche se impauriti, decidiamo di entrarci perché i suoni sono troppo magnetici, coloratissimi e psichedelici per voler smettere di ascoltarli.
E così siamo dentro, dentro questo concept album di chiaro stampo fumettistico nipponico come si può vedere già dalla copertina. La storia che viene raccontata è quella dell’epica battaglia tra Yoshimi, una sorta di eroina giapponese degli anni zero, e spaventosi robot rosa il cui scopo è annientarci.
Una lotta simbolica, ovviamente, che riflette e vuole raccontare, in realtà, quella tutta dentro noi stessi. Siamo in perenne lotta tra luce e ombra, certezze e insicurezze, amore e paura.
Yoshimi siamo tutti noi, in qualche modo. Un’eroina ispirata, peraltro, a una persona reale, Yoshimi P-We, batterista dei Boredoms dal cui nome prende spunto questa saga.