Così le campane di una cattedrale olandese suonano in memoria di Avicii

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Avicii è stato allo stesso tempo uno dei DJ più popolari del pianeta (nell’anno in cui la figura del DJ ha avuto il massimo picco, il 2015, era il terzo più pagato al mondo) e uno dei più odiati dai fan ortodossi della musica dance, che in questi anni hanno mosso più di una critica al trend della cosiddetta EDM, capace di creare una bolla di popolarità paragonabile a quella disco anni ’70. Quella fase, quei picchi di popolarità e quel trend oggi si sono ridimensionati (il fenomeno EDM è entrato in declino per diversi motivi), e Avicii è stato uno dei primi ad uscirne in tempo, dichiarandosi fuori dagli eventi dal vivo già nel 2016.

Ciò non ha ridotto l’impatto avuto sulla scena di ascoltatori e clubbers, e la notizia della sua morte, lo scorso 20 Aprile, ha finito per dispiacere anche chi non amava quel tipo di sonorità propugnate da lui e dagli altri qualche anno fa. Figurarsi quindi come può aver reagito il normale ascoltatore delle programmazioni radio, che così spesso hanno proposto hit di Avicii nei programmi quotidiani: Wake Me Up (qui sotto) la sua canzone più popolare, seguita da Hey Brother, Waiting For Love, The Nights e il suo primo successo globale, Levels.

Avicii - Wake Me Up (Official Video)

Wake me up when it’s all over
When I’m wiser and I’m older

Svegliami quando è finita
Quando sarò più saggio e più maturo

Le celebrazioni della sua musica sono state quindi numerose, da parte di tutti. Una delle più particolari viene addirittura dalla cattedrale di St. Martin a Utrecht, in Olanda, terra che da sempre ha rappresentato il vero palcoscenico delle tendenze moderne in ambito dance. Nella mattinata di sabato 21 Aprile, il giorno dopo la morte di Avicii, le campane della cattedrale hanno intonato alcune canzoni di Avicii, sotto lo stupore generale di abitanti e appassionati, che hanno riempito il web di riprese video dell’accaduto.

È stato probabilmente il momento di emozione collettiva più forte legato alla morte di Avicii. In mezzo a un passato di amore e odio tra lui e la scena a cui apparteneva, il riconoscimento del contributo da lui dato a quella scena in termini di popolarità e la consapevolezza che proprio nei suoi ultimi giorni stava lavorando a nuovo materiale, quello di ricordarlo attraverso le campane di una cattedrale è sembrata a molti la cosa più giusta.

Nella home page del suo sito ufficiale c’è ancora la sua dichiarazione risalente al 2016:

“Tutti raggiungiamo un punto nella nostra vita in cui capiamo cosa importa veramente. Per me è fare musica: questo è il motivo per cui vivo, quel che sento come la mia ragione di vita”

True, l’album più venduto di Avicii, è su Amazon

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