The Passenger: dentro il testo della canzone di Iggy Pop

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The Passenger è un singolo estratto dall’album Lust for Life di Iggy Pop del ‘77. Il brano si riferisce ai lunghi viaggi dell’iguana del Rock sulla linea S-Bahn di Berlino. Il riff è molto orecchiabile, semplice ma in modo geniale ti accompagna al ritornello, quasi come un gioco, fino a quel lalalalalalalala.

È proprio nel ritornello che compare la figura di Bowie definito dallo stesso Pop amico e benefattore. La voce di Bowie, produttore dell’album intero, infatti è facilmente riconoscibile nei cori del pezzo. Bowie ricoprirà sempre una figura fraterna (compagno di giochi) e paterna (oltre a produrre due album di Pop, in momenti difficili di questo si recò anche a conoscere i genitori dell’artista per rassicurarli sul figlio, questi vivevano in una roulotte e Bowie spaventò i vicini per la macchina e la guardia del corpo).

Nel brano Pop descrive il suo solito viaggio in treno, vede le stelle uscire fuori, dinamiche, è un viaggio sorprendente, anche se ordinario. Poi il pezzo si sposta in auto, quella di Bowie.

In un tour americano i due, oltre a essere arrestati per possesso di marijuana, sedevano sui sedili di dietro ascoltando cassette e parlando di musica. Un rapporto, Bowie-Pop, di unione e comprensione, di squadra.

Come dice lo stesso Iggy, The Passenger è stata scritta anche pensando ai viaggi dei due in macchina di David, ad infinitum.

E quel ritornello, quel lalalalalalalala, dice tutto di questa vita, tutto di Pop. È cantato con leggerezza ma in maniera decisa, quasi a voler dire che è questo Iggy, un riff di sillabe ripetute che possono voler dire tutto ma che si ripetono perché è lui che lo vuole. Come l’amicizia con Bowie, come i suoi viaggi in treno, come quella notte vastissima vista da dietro il vetro del treno, come i suoi randagi, esplosivi eccessi, la sua nomade e immensa libertà colma e profonda, incisa di sentimenti urlati in musica.

Così come il suo viaggio in treno sempre uguale ma sorprendente (le stelle vengono fuori), Pop è sempre più eccessivo ma sempre se stesso.

Il lalalalalalalala di Pop è il mistero voluto che fa dell’artista un caos disordinato ma coerente, una stella dell’hard rock.

I am the passenger and I ride and I ride
I ride through the city’s backsides

I see the stars come out tonight
I see the bright and hollow sky
Over the city’s ripped backsides
And everything looks good tonight
Singing la la la la la.. lala la
la la la la la.. lala la

Sono il passeggero e viaggio, viaggio
Viaggio lungo i lati bui della città

Vedo le stelle venir fuori stanotte
Vedo il cielo luminoso e incavato
Lungo i lati bui strappati della città
E tutto va bene stanotte
Mentre cantiamo la la la la la.. lala la
la la la la la.. lala la

 

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