Economia Spaziale del Futuro: Esplorare la Nuova Frontiera con Etica e Sostenibilità

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C’era una volta lo spazio e il suo mistero. 

La space economy è un concetto che abbraccia l’intera catena produttiva, partendo dalla Terra, attraverso lo Spazio e ritornando indietro. Non molti anni fa, l’idea che aziende non statali potessero lanciare satelliti sembrava pura fantasia. Da un po’ non è più cosi’, la crescente digitalizzazione di informazioni, beni e servizi negli ultimi tre decenni ha dato impulso alla New Space Economy (NES), che ha creato infrastrutture in orbita terrestre per fornire un accesso rapido a informazioni accurate e affidabili provenienti dallo spazio. 

In passato, l’accesso allo spazio era prerogativa dei governi. Oggi, grazie alla NES, è possibile raggiungere lo spazio lavorando per se stessi o per una start-up. La NES ha aperto opportunità per investimenti, creazione, crescita ed esplorazione da parte di entità private. Ma cos’è esattamente la nuova economia spaziale e quali benefici porta sulla Terra? La nuova economia spaziale è la crescente commercializzazione dell’esplorazione dello spazio. Investitori privati, aziende e start-up stanno investendo e contribuendo all’esplorazione spaziale. La differenza rispetto all’esplorazione spaziale tradizionale è che il coinvolgimento governativo non è più un requisito imprescindibile.

Il Professore Olivier de Weck del MIT afferma che “Prevediamo che l’economia spaziale globale si espanderà rapidamente nel prossimo decennio e oltre. Gli investimenti nel settore spaziale sono stati effettuati fin dagli anni ’50, ma ciò che sta cambiando è chi sono questi investitori e quale forma prendono realmente questi investimenti.” 

Con l’avvento della NES, la distribuzione di prodotti nello spazio sta diventando sempre più accessibile. Tanti, troppi hanno il proprio satellite, ve ne ne sono di tutte le taglie:

  • Microsatelliti: Solitamente hanno una massa compresa tra 10 e 100 chilogrammi.
  • Nanosatelliti: Hanno una massa inferiore ai 10 chilogrammi.
  • Picosatelliti: Hanno una massa inferiore ai 1 chilogrammi.
  • Minisatelliti: Hanno una massa compresa tra 100 e 500 chilogrammi.
  • Satelliti di dimensioni standard: Hanno una massa superiore ai 500 chilogrammi.

Tutti questi satelliti hanno ovviamente bisogno di un passaggio per andare nello spazio, una sorta di bus ovvero i lanciatori. Attualmente ci sono diversi tipi di lanciatori spaziali attivi in tutto il mondo, ognuno progettato per specifiche esigenze di carico utile e requisiti di missione. Come un vero e proprio autobus  raccolgono i vari payload  da diverse aziende per inviarli insieme, talvolta con più di 49 satelliti in un singolo lancio. Si prevede che il numero di satelliti in orbita possa quadruplicare nel prossimo decennio.

Oltre 80 paesi hanno già lanciato almeno un satellite, mentre il capitale politico ed economico investito nel settore spaziale da governi ed entità commerciali è a livelli record. Con un numero sempre maggiore di attori pubblici e privati coinvolti nello sviluppo e nella fornitura di infrastrutture spaziali e prodotti e servizi correlati, l’economia spaziale globale è una fonte costante di crescita, superando i 400 miliardi di dollari per la prima volta nel 2019. Quindi  tante  le aziende di  diversa taglia che lavorano nel campo spaziale e di conseguenza la competizione è forte, brevetti da celare, algoritmi da non svelare  e su questo punto l’iniziatore Elon Musk CEO di SpaceX e Tesla al solito si è distinto   per le sue opinioni non convenzionali sui brevetti affermando che i brevetti “servono solo a soffocare il progresso, consolidare le posizioni delle grandi corporation e arricchire coloro che fanno parte della professione legale, piuttosto che gli inventori effettivi” In effetti nel 2014, Musk ha annunciato  che Tesla avrebbe   “open source” i suoi brevetti, consentendo a chiunque di utilizzare la sua tecnologia in buona fede. Ma la sfida principale non è solo lanciare satelliti, ma anche mantenere l’orbita terrestre pulita e sicura. Una domanda a questo punto potrebbe risultare spontanea: How do you think the space industry can address challenges and adopt eco-friendly practices within the growing space economy?  Come rispondereste ?

Di seguito vari possibili spunti:

EcoDesign

Abbracciare i principi dell’eco-design nella progettazione di veicoli spaziali e nella pianificazione delle missioni considerando la sostenibilità lungo l’intero ciclo di vita delle attività spaziali. Questo approccio mira a minimizzare il consumo di risorse, ridurre le emissioni e mitigare gli impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente. Integrando tecnologie e metodologie eco-friendly, come le valutazioni del ciclo di vita, possiamo prendere decisioni informate per creare un ecosistema spaziale più sostenibile.

Operazioni di lancio e dispositivi usa e getta hanno creato un eccesso di detriti in orbita terrestre, rischiando di raggiungere una soglia critica. 

Gestione della Fine Vita

Con l’aumento del numero di satelliti e detriti spaziali, gestire gli scenari di fine vita è cruciale per mitigare i rischi ambientali. Iniziative come l’Approccio Zero Debris dell’Agenzia Spaziale Europea mirano a prevenire la generazione di detriti in orbite critiche mediante l’attuazione di pratiche di smaltimento responsabile e tecniche di rimozione attiva dei detriti. Lo smaltimento corretto dei satelliti non più operativi e lo sviluppo di tecnologie per la mitigazione dei detriti possono contribuire a preservare l’ambiente spaziale per le future generazioni.

Propellenti Ecologici

I propellenti tradizionali dei veicoli spaziali possono essere pericolosi e contribuire ai detriti spaziali. Esplorare tecnologie di propulsione alternative, come i propellenti ecologici, offre una soluzione promettente per mitigare gli impatti ambientali. I propellenti ecologici, che sono non tossici e rispettosi dell’ambiente, hanno il potenziale per ridurre i rischi associati alla propulsione dei veicoli spaziali promuovendo al contempo la sostenibilità nell’esplorazione spaziale.

Plus

Soluzioni complementari comprendono  anche l’utilizzo di materiali che fondono a temperature più basse, per non lasciare detriti al rientro. E la riduzione del rischio di collisioni in orbita è ottenuta anche tramite servizi di traffic management basati sull’Intelligenza Artificiale oppure con sistemi di allerta automatica in caso di frammentazione del veicolo spaziale

Regolamentazione Globale

Le normative globali dovrebbero affrontare questioni cruciali come la mitigazione dei detriti, l’utilizzo sostenibile delle risorse e le pratiche responsabili di esplorazione spaziale. 

L’impegno verso pratiche eco-friendly e comportamenti eticamente corretti da parte di tutte le imprese coinvolte nella New Space Economy è cruciale per garantire un futuro sostenibile nello spazio. Solo attraverso questa consapevolezza e azione responsabile possiamo proteggere il nostro oramai  fragile pianeta Terra e permettere alle generazioni future di continuare a esplorare e godere delle meraviglie dell’universo senza compromettere la sua salute.