L’affascinante viaggio dell’Orient Express

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Come è noto, l’Orient Express è un treno passeggeri a lunga percorrenza, appartenente alla Compagnie International des Wagons-Lits che partiva da Parigi Gare de l’Est per terminare a Costantinopoli, l’odierna Istanbul. La famosa tratta fu inaugurata nel 1883, interrompendosi in concomitanza con i due conflitti mondiali e terminando definitivamente nel 1977, con il dilagare dei collegamenti aerei.    

 L’elaborazione di un progetto che collegasse l’Europa dall’ovest all’est si concretizzò grazie all’intraprendenza dell’ingegnere belga Georges Nagelmackers, diventando presto il simbolo della belle epoque, a partire dagli ultimi decenni del diciannovesimo secolo fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Nell’ultimo scorcio dell’Ottocento, la maggior parte dei Paesi europei era già collegata mediante una discreta rete di ferrovie, anche se in linea generale i lunghi viaggi non erano agevoli, in quanto i convogli erano maltenuti e sporchi, nonché il passaggio delle frontiere richiedeva tempi esagerati di attesa. Il precitato ingegnere belga, tuttavia, dopo un soggiorno negli Stati Uniti, rimase impressionato dalle carrozze Pullman, chiamate anche wagon lit, desiderando ricreare questo modo lussuoso di viaggiare anche in Europa. L’idea ambiziosa di Nagelmackers fu ritardata dalla guerra franco-prussiana del 1870-71, ma già due anni dopo la fine del conflitto, il magnate fondò la sua compagnia ferroviaria che acquisì il nome definitivo di Compagnie Internationale des Wagon-Lits (CIWL). Il monarca belga Leopoldo II, appassionato di finanza e di ferrovie, fu uno dei più accesi sostenitori dell’avveniristico progetto di portare i passeggeri da Parigi a Costantinopoli, aiutando Nagelmackers ad assicurarsi i necessari contratti con le amministrazioni ferroviarie di ben otto Paesi diversi.

Un anno prima dell’inaugurazione dell’Orient Express, Nagelmackers si circondò di ospiti di riguardo per compiere una sorta di viaggio di prova sul Train Eclar de luxe (treno veloce di lusso) da Parigi a Vienna. Al viaggio inaugurale del 4 ottobre 1883, parteciparono importanti esponenti della politica, della finanza e della cultura. Il treno si componeva di sole tre carrozze, due vagoni letto, una carrozza ristorante e due vagoni dove si potevano riporre i bagagli. Ciascun vagone, che misurava circa 17 metri di lunghezza, era stato realizzato in legno di tek, provvisto di riscaldamento a vapore ed illuminato con eleganti lampade a gas. Le testimonianze dell’epoca riportarono che alcuni passeggeri si erano premuniti di pistole, a scopo di autodifesa, essendo la situazione politica nei Balcani molto esplosiva in quel periodo. Tra i più famosi reporter che descrissero il primo viaggio del treno, particolarmente suggestive e dettagliate furono le notizie raccolte da Edmond About, scrittore e corrispondente del quotidiano francese Le Figaro e di Henri Opper de Blowitz, referente del Times di Londra. Nelle loro minuziose descrizioni emerge tutto il lusso del convoglio: tovaglie e tovaglioli di un bianco ammaliante, bicchieri scintillanti, vini di assoluto pregio, decanter di cristallo per l’acqua e capsule argentate per le bottiglie di champagne.                            

L’arredamento era ispirato ai più prestigiosi hotel di lusso dell’epoca: le carrozze si presentavano con soffitti di pelle, tende in velluto, mobili in mogan, rifiniture in marmo e rubinetti di bronzo. A ciò si aggiunge che le pareti erano decorate con gli arazzi dell’antica azienda Gobelin, uno storico laboratorio parigino, che forniva merci preziose alle corti francesi fin dagli anni in cui regnava Luigi XIV.  Il menù era davvero sontuoso, ricco delle migliori specialità francesi e di altri Paesi del Vecchio Continente. Il primo viaggio si concluse addirittura con un luculliano banchetto presso il Palazzo di Topkapi, organizzato dal sultano ottomano Abdulhamid II, mentre il giorno seguente i passeggeri cominciarono il viaggio di ritorno verso Parigi, dove sarebbero arrivati il 16 ottobre.

Il tragitto principale prevedeva il viaggio dalla Francia fino alla Romania, passando per Vienna. I passeggeri, poi, venivano trasportati via fluviale, attraverso il Danubio sino ai confini con la Bulgaria e da qui prendevano un treno per Varna, città situata sul litorale del Mar Nero. Dalla costa bulgara, in traghetto, verso Costantinopoli. Nel 1889 fu ultimata la linea diretta che raggiungeva Istanbul che ne divenne di fatto il capolinea orientale. Il viaggio da Parigi alla città turca durava circa 65 ore. Come narrato in famosi contesti letterari, non pochi furono gli inconvenienti incontrati dal glorioso treno, come l’accumulo di neve che spesso ne bloccava il tragitto e costringeva i passeggeri a lunghe ed avventurose soste.

Il decennio degli anni Trenta del secolo scorso rappresentò l’epoca d’oro dell’Orient Express, i cui servizi si articolarono in tre percorsi paralleli: l’Orient Express vero e proprio, il Simplon Orient Express e l’Arlberg-Orient Express che, passando da Zurigo e da Innsbruck, raggiungeva Budapest e da qui alcune carrozze arrivavano fino a Bucarest e ad Atene. Fu creato un servizio aggiuntivo con vagoni diretti a Londra, attraversando il Canale della Manica. In questo periodo il treno acquisì grande notorietà per i servizi di lusso che poteva assicurare e per la cucina divenuta ancora più raffinata. La principale clientela era formata da nobili, industriali, ricchi borghesi e anche da famiglie reali.

Non bisogna confondere l’iconico convoglio tradizionale con altri treni che, al giorno d’oggi, compiono tratte più o meno simili, sfruttandone il nome. Ad esempio il Venice Orient Express, da Londra a Venezia, non è altro che una trovata turistica, peraltro pubblicizzato dalla nota influencer Chiara Ferragni che, sul suo profilo Instagram, ne ha documentato il viaggio. I costi sono veramente elevati: un percorso da Londra a Venezia, che dura poco più di una notte, ha l’esorbitante prezzo di 4.000 euro. I tour operators offrono una vasta gamma di opzioni diverse di mete da raggiungere, con “pacchetti” che includono sia pernottamenti a bordo dei treni che presso hotel a cinque stelle in città che si trovano lungo il percorso.

L’Orient Express continua a colpire l’immaginario collettivo, in quanto inserito come scenario privilegiato in opere letterarie e cinematografiche di rilievo. L’esempio più popolare è forse il romanzo Assassinio sull’Orient Express della grande scrittrice britannica Agatha Christie, da cui sono scaturite due pellicole con lo stesso titolo, prodotte rispettivamente nel 1974 e nel 2017. Nel capolavoro Dracula di Bram Stoker, il vampiro è minacciato da uno strano personaggio che si imbarca sull’Orient Express precedendolo a sorpresa nella città di Varna. Il libro di Graham Greene, intitolato Il treno di Istanbul è proprio ambientato sullo storico treno. In Bazaar Express di Paul Thearoux uscito nel 1975, il protagonista, partendo da Londra, raggiunge Istanbul servendosi dell’Orient Express. Ed i riferimenti al convoglio euroasiatico sono molteplici anche nel campo musicale, come la canzone Champs-Elysees interpretata da Giuni Russo o il brano intitolato Orient Express di Jean Michel Jarre. Anche nel repertorio di Mina vi è un omaggio al treno: Sull’Orient Express è una canzone scritta per lei da Andrea Mingardi ed inserita nell’album Bau del 2006.

L’Orient Express, ancora oggi, si può essere considerare un simbolo del continente europeo che fatica a trovare una sola identità, così sospeso tra tradizioni occidentali ed orientali, tra aspirazioni unitarie e derive sovraniste.