Wall of Eyes: lo splendore creativo degli Smile

Il secondo album degli Smile, Wall of Eyes, ci trasporta in un viaggio incantevole attraverso un paesaggio sonoro unico e avventuroso, fatto di echi jazz, prog e… Radiohead.

Era da tempo che Jonny Greenwood mostrava segni di insofferenza per la rigorosa disciplina della band madre, i Radiohead. La sua sete di sperimentazione e la ricerca di nuove direzioni erano palpabili, ma mai tanto quanto in questo nuovo lavoro.

Greenwood in Wall of Eyes si lascia trasportare dalle sue visioni musicali più audaci, abbracciando armonie ostili e un’urgenza creativa che lo porta a esplorare territori sonori quasi inesplorati insieme al fedele Yorke e al batterista dei Sons of Kemet ,Skinner.

“Wall of Eyes” è un album che non si accontenta di restare nel noto, ma si spinge oltre i confini della convenzione. Il produttore Sam Petts-Davies ha saputo cogliere l’essenza della musica di Yorke e Greenwood, mettendo in luce anziché nascondere l’eclettismo delle loro composizioni.

Il batterista Tom Skinner contribuisce con ritmi convulsi e complessi, creando un tessuto musicale ricco di sfumature e contrasti. Il suo lavoro che per tanti può passare in secondo piano, soprattutto se messo in confronto con il precedente album molto più “tirato”, dona un senso di completezza e raffinatezza al disco, che sembra destinato ad essere uno dei migliori del 2024 .

The Smile - Wall Of Eyes (Official Video)

L’album si apre con due tracce che catturano immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore. La title track, “Wall of Eyes”, è una bossa nova molto particolare, tratta temi di sorveglianza digitale e alienazione, mentre “Teleharmonic” ci trascina in un vortice di sintetizzatori e narrazioni angosciose, ricordando i momenti più intensi dei Radiohead.

Ma è con brani come “Friend of a Friend” e “Bending Hectic” che gli Smile dimostrano la loro versatilità e la loro capacità di creare atmosfere coinvolgenti. Il primo trae ispirazione dalle immagini del lockdown italiano, mentre il secondo si avventura in territori più oscuri, esplorando la psiche di una figura pubblica in declino.

The Smile - Friend Of A Friend (Official Video)

Il lavoro chitarristico di Greenwood è una delle caratteristiche più distintive dell’album, con riff serrati e arrangiamenti che richiamano le atmosfere del krautrock e della musica sperimentale. La sua fusione di raffinatezza e ribellione richiama il genio innovativo di artisti come Glenn Gould e Arnold Schoenberg, portando gli Smile verso nuove vette creative.

In questo Wall of Eyes, Yorke si distingue per le sue performances vocali eteree e coinvolgenti, che si intrecciano armoniosamente con le audaci composizioni di Greenwook, aggiungendo un elemento di profondità emotiva e introspezione al già ricco panorama sonoro dell’album.

Tuttavia, non mancano momenti di debolezza. “I Quit” sembra perdersi in una melodia familiare, senza aggiungere nulla di significativo al panorama sonoro dell’album. Tuttavia, questo è solo un piccolo intoppo in un viaggio altrimenti emozionante e avventuroso.

“Wall of Eyes” è un’opera che sfida le convenzioni e ci trasporta in un universo sonoro unico e avventuroso. Gli Smile dimostrano di essere pronti a abbracciare il cambiamento ed a esplorare nuove frontiere musicali, portando con sé il loro pubblico in un viaggio indimenticabile attraverso paesaggi sonori inesplorati. Se siete alla ricerca di musica che vi spinga oltre i confini del convenzionale, “Wall of Eyes” è l’album che fa per voi.