Equilibrista Instabile, Chi Cambia Muta: un libro che parla, canta e sogna

Chi Cambia Muta è la storia di un ragazzo che attraversa la vita di ognuno di noi: un libro che sa indirizzarci verso la strada della consapevolezza e del cambiamento.

Non c’era nessun tipo di rumore,
nemmeno un lontano sottofondo
come se l’intera esistenza,
la vita stessa,
aspettasse la mia risposta.

Com’è possibile che le nostre bramate sicurezze diventino una gabbia che non riusciamo più a lasciare? Esiste un modo per raggirare le regole del gioco? In che modo possiamo affrontare le nostre paure, i dubbi e le insicurezze? È l’isolamento forzato e procrastinato la condizione per crescere, o è soltanto l’ennesima scusa che diamo a noi stessi per nascondere una verità che ci fa paura? Si è chiesto e continua a chiedersi questo l’artista di cui parleremo oggi, facendosi portavoce di quesiti e desideri che in fondo tutti abbiamo elaborato almeno una volta nella vita.

Daniele Valsecchi, in arte Equilibrista Instabile, nasce a Lecco nel 1997. La musica e l’arte, in ogni sua forma, hanno sempre fatto parte della sua vita, ma il suo percorso artistico assume sembianze chiare nel 2018, dopo una proposta di collaborazione da parte di Stefano Corti, amico e finanziatore dei progetti Daniele, dal primo all’ultimo appena pubblicato: Chi cambia muta”. Negli scorsi cinque anni, per voglia di dire e per caso che si fa destino, sono stati diversi i progetti creati dal giovane cantautore lecchese. Il suo primo lavoro, “Figurati” (2018), è un’opera sperimentale che ruota intorno alla ricerca, un consciuous rap alimentato da costanti domande, sogni e voglia di cambiamento. Un’inclinazione, quella alla rivoluzione personale e al rivolgimento, che sarà presente in tutti i successivi progetti. La si rivede in “Chan-ging”, libro di poesie nato a cavallo tra il 2019 e il 2020; la re-osserviamo in “Cercare” (2020), album acustico realizzato con la collaborazione del fratello Davide, della sorella Lisa e dell’amico Francesco Butti; la re-incontriamo nei numerosi sporadici singoli sentiti negli ultimi anni, e ne osserviamo la forma più matura nel libro che parla, canta e sogna: Chi cambia muta (2023, Amazon).

Daniele è un artista che ha fatto della strada la sua casa, della sua casa il suo palco e del suo palco la fonte d’ispirazione principale. Nel suo folle calderone ci sono la famiglia, la voglia di essere e quella di dare, l’amore per il diverso e la brama di essere tale. Il suo percorso-processo artistico è un continuo mescolare ogni esperienza vissuta, sguardo incrociato e parola condivisa, con il desiderio di apprendere e realizzare, superando la paura del cambiamento e senza fossilizzarsi in un presente altrimenti statico. Chi cambia muta è la sua personale e temporanea risposta a questi desideri, al continuo domandarsi e domandare che porta con sé il non voler più una presuntuosa e non vera risposta definitiva. Un accogliere il rischio che comporta percorrere una strada meno battuta. “Ognuno sceglie sempre la propria condanna, questa è la domanda: quanto potresti dare? Mi si rigira in testa, la mente si appanna e cambia la domanda: io potrei mai rischiare?”.

Chi cambia muta nasce da cinque brani scritti dal 2019 ad oggi. Da canzoni che identificano altrettanti capitoli del libro e del viaggio che Daniele ha fatto e sta continuando a fare. È chiaramente un lavoro autobiografico, una somma di vicissitudini che hanno influenzato notevolmente la vita dell’artista: dalle consapevolezze sul proprio percorso artistico a importanti gioie condivise con cari amici e sconosciuti; ma è allo stesso tempo la storia di un ragazzo che attraversa la vita di ognuno di noi, impostandosi come una somma di passi che andranno a diventare specchio negli occhi di chi sfoglia e familiare melodia nelle orecchie dell’ascoltatore. Il libro riflette sull’importanza della domanda, sul non accontentarsi di una comoda risposta da tempo anacronistica.

Quando le persone non hanno le risposte si accontentano della prima che arriva, e lo fanno per evitare l’ossessione di un continuo interrogativo. Farsi domande è fondamentale e chiedersi spesso “che domanda dovrei pormi?” è più salutare di quanto immagini. Se non avessi continuato a pormi delle domande avrei pubblicato un EP con cinque canzoni dalle sembianze di una definitiva risposta che non avrei voluto. Invece, adesso, mi trovo tra le mani un lavoro che ha un inizio senza una vera e propria fine, un viaggio illustrato adatto a diversi pubblici e, soprattutto, un qualcosa di più soddisfacente per me. Che in fondo è quello che conta per crescere e apprezzare anche ciò che è stato e che mai più potrà ri-essere nella stessa forma.

Il viaggio dell’Equilibrista inizia con Conta, brano che nasce nel 2019 e che si colloca come capitolo che introdurrà la consapevolezza su chi si è e su cosa si vuol diventare. È la canzone che segna una svolta nello stile musicale di Daniele, la bussola che indica la strada del cantautorato, con influenze vicine allo stile di Manu Chao e Alessandro Mannarino. Il secondo capitolo, invece, vede origine nel 2021 e si chiama Macchina. Narra un viaggio a piedi, on the road, tra Rimini e Roma, senza soldi e pieno di musica. Racconta la società odierna, riflette sull’asfissiante produci-compra che essa impone. Una nota e frustrante situazione che emerge ancor di più quando si intraprende un viaggio del genere che ti fa sentire totalmente inadatto e fuori contesto. Ombra, pubblicata nel 2022, descrive un conflitto interiore, e lo fa ragionando sulle difficoltà e le paure che nascono quando si prendono scelte importanti per la nostra vita. Il penultimo capitolo, La mattina, risale al 2020 ed è dedicata a Luce, cugina di Stefano Corti. Canta di nascita, è una dedica ad una nuova vita, un regalo fatto all’amico per la venuta al mondo della cugina. Questo passo vuole riflettere su quella luce che altro non è che sinonimo di intelligenza, necessaria per illuminare la stanza che tutti hanno, quella della ragione. Riflette sull’importanza del trovare una propria tavola di valori, di scovarla dentro noi stessi, partendo dalle nostre esperienze e dal nostro vissuto. La stessa ragione che porterà più e più volte verso la strada del mutamento, verso Muta, brano nato nel 2023 e che si colloca come capitolo di chiusura dell’ultimo lavoro de l’Equilibrista Instabile. Una chiusura, un punto d’arrivo, che per natura e volontà si andrà a proporre come ulteriore punto di partenza, con la prospettiva e il desiderio di una crescita personale e collettiva.

L’intento dell’artista, attraverso il personaggio della storia, è quello di creare una figura/guida in grado di indirizzarci verso la strada della consapevolezza e del cambiamento, dandoci coraggio e forza attraverso vissuti quotidiani che tutti noi abbiamo sperimentato e affrontato – in modalità simili e allo stesso tempo diverse. Nessuna presunzione al suo interno, lo si nota dalla scelta di non dare un nome al personaggio e dalle parole utilizzate per descrivere il suo ultimo lavoro. Chi ci circonda è un grande supporto, possiamo imparare tantissimo osservando e ascoltando, ma la vera guida sta dentro di noi; la si può scovare attraverso quella curiosità che si fa ricerca della conoscenza, con umiltà e sincerità nei confronti della nostra persona. Il libro è adatto ad ogni pubblico, i ragazzi lo vivranno come un’avventura e gli adulti come quella figura che ti dà giuste parole e necessari silenzi.

Chi Cambia Muta è disponibile su Amazon.
All’interno troverai un QR code che ti permetterà di scaricare i cinque brani.

Scopri di più su www.equilibristainstabile.it

Testo: Manuel Vieni

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