“Non usate Wikipedia”: giusto oppure no?

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Quante volte i nostri professori ci hanno raccomandato di non usare Wikipedia? Sbagliavano o avevano ragione? 

Come è ben noto, l’enciclopedia libera ha avuto un notevole sviluppo in questi ultimi anni, soprattutto nelle nuove generazioni che ne usufruiscono per tesine, compiti in classe ecc. Ma questo strumento così alla portata di tutti è da demonizzare? 

Per cercare di rispondere a questa domanda occorre spiegare brevemente il suo funzionamento.

Tutti noi possiamo creare una voce su Wikipedia, sia essendo utenti registrati che no. Si è visto come, molto spesso, si utilizzano nickname e pseudonimi, di rado si fornisce l’identità reale. Va da sé che l’anonimato de- responsabilizza e concede molta libertà.  Particolare importanza hanno gli amministratori (scelti tramite votazione), che godono di particolari privilegi. Essi possono, infatti, modificare le voci che non ritengono pertinenti alle linee guida di Wikipedia o bloccare gli utenti particolarmente dannosi.

Occorre soffermarsi ora sul processo di modifica di una voce, che può essere molto lungo e complesso. Dopo aver creato una voce, nel momento in cui un utente vuole modificarla, si aprirà una pagina di discussione, alla quale ognuno di noi può prendere parte. Dopo un confronto- scontro tra i partecipanti si avrà quella che è la voce “definitiva”. Quest’ultima può rimanere tale per pochi minuti, o per un periodo di tempo illimitato. Ovviamente se nessuno modifica la mia voce, quella sarà come una sorta di “verità assoluta” per il lettore. Non è scontato che l’ultima voce sia quella più giusta, o che contenga informazioni attendibili. Molto spesso, quest’ultima è il risultato non di conoscenze maggiori possedute dall’utente ma dalle sue capacità dialettiche, lessicali e dai rapporti di forza che instaura con gli altri membri della comunità o con l’amministratore. Possiamo ben dedurre come ogni utente può manifestare il suo punto di vista in maniera più o meno latente. Il lettore si trova di fronte a un testo in continuo divenire e che potrebbe essere modificato nel momento in cui sta leggendo. 

Il lettore come può orientarsi in questa “piazza virtuale”?

In primis, nel momento in cui si fa una ricerca, è consigliabile non utilizzare Wikipedia come unica fonte e magari confrontarla con altre. Questo sarà utile per perseguire quella che è la neutralità dell’informazione, acquisendo un quadro il più possibile sfaccettato ed eterogeneo. Poi si dovranno porre al vaglio le varie fonti che vengono citate, verificandone la loro attendibilità e il loro contenuto, ponendo particolare attenzione ad eventuali tagli logici o cronologici. Questi ultimi, molto spesso sono una spia del fatto che il contenuto della fonte è stato cambiato o demistificato.

Per chi non ha abbastanza tempo di fare questa dispendiosa operazione? 

A tal proposito, è congeniale presentare la giusta distinzione introdotta da Miguel Gotor tra informazione e conoscenza. Questi due concetti, nell’immaginario collettivo vengono confusi o tendono a sovrapporsi. Nell’epoca della produzione just in time, dove ogni cosa è sempre più fast, e anche il sapere diventa più accessibile a tutti, si pretende che questo avvenga anche per la conoscenza. Spesso si dimentica che quest’ultima richiede sforzo e impegno, presuppone una fase di validazione e verifica di quello che stiamo studiando. Ovvio che ciò non può avvenire in maniera veloce. In conclusione, Wikipedia può essere considerata uno strumento valido per acquisire un’informazione veloce e in maniera ” distratta” e disinteressata. Nel momento in cui ci troviamo di fronte al processo accennato prima occorre prendere in esame altre fonti. 

L’enciclopedia libera è alla base di molti dibattiti. Sono stati effettuati dei test secondo i quali alcune voci di Wikipedia- in particolare modo quelle scientifiche- in termini di attendibilità sono paragonabili all’Enciclopedia Britannica.

L’enciclopedia libera rappresenta in termini di novità e di partecipazione un fenomeno molto importante; essa, infatti, rappresenta un’occasione di confronto tra i vari utenti. Alcuni sottolineano come tra qualche anno costituirà una traccia per studiare i cambiamenti sociolinguistici.

In conclusione, si può affermare che Wikipedia non è completamente da demonizzare, ma nel momento in cui la usiamo dobbiamo tenere conto lo scopo della nostra ricerca ed avere la pazienza di paragonare il risultato con altre fonti.