There’d Better Be a Mirrorball: la raffinata malinconia degli Arctic Monkeys

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Solo per la sua Consapevolezza, “There’d better be a Mirrorball” è di gran lunga il “mio brano” del 2022.

Consapevolezza degli Arctic Monkeys di essere arrivati ad una maturazione sonora sorprendente; a forza di scolpire il loro suono, dapprincipio “primitivo”, i ragazzi di Sheffield sono giunti ad un sound raffinato e cool, ma c’è da scommettere come prima o poi “lo distruggeranno” per crearne uno nuovo.

Consapevolezza di essere meravigliosamente anacronistici e permettersi così di anticipare il loro settimo album in studio “The Car” con un singolo – per l’appunto “There’d Better Be A Mirrorball”- la cui intro strumentale supera il minuto; una cosa che noi umani con la soglia dell’attenzione di appena otto secondi, non avremmo potuto minimamente immaginare.

Arctic Monkeys - There’d Better Be A Mirrorball (Official Video)

Consapevolezza delle scimmie artiche di proprorci un sound d’altri tempi: l’orchestrazione di “There’d Better Be A Mirrorball” ci porta nei lidi sonori cari a George Martin e Serge Gainsbourg, eppure ben si adatta ai nostri tempi dove la malinconia è spesso dietro l’angolo, e il nostro amore per la Retromania musicale continua ad imperversare.

Sì, “There’d Better Be A Mirrorball”, è la “my song” di questo 2022 giunto agli sgoccioli; la dichiarazione d’intenti consapevole di una band il cui itinerario sonoro ci spiazza ad ogni tappa discografica. Non sappiamo e non è ci dato sapere dove vorranno arrivare; siamo però consapevoli come il loro viaggio non ci annoierà.