La fotografia di un disco: New  Adventures in Hi-Fi dei R.E.M.

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Quando ascolto un disco e ne rimango soddisfatto, un sorriso mi si disegna sul volto, ancora di più quando rimirando la sua copertina capisco come non se ne sarebbe potuta scegliere una migliore.

Su “New Adventures in Hi-Fi” dei R.E.M campeggia una fotografia scattata dal loro frontman Michael Stipe che ritrae il paesaggio desertico della valle di Amargosa, Nevada.

Due anni prima dell’uscita del disco, Michael aveva perso uno dei suoi migliori amici, River Phoenix, con cui a volte partiva per dei viaggi sulla strada, come se fossero stati dei Sal Paradiso e Dean Moriarty degli anni 90.

Deserto, ma in movimento, questo ci comunica la foto, che potrebbe essere stata la sintesi dello stato d’animo di Michael in quel periodo e forse anche dei R.E.M.

R.E.M. - E-Bow The Letter (Official HD Music Video) feat. Patti Smith

Era il 1995 e la band di Athens era nel pieno del tour promozionale di “Monster”, ma anche all’inizio delle sessioni di quello che diventerà poi “New Adventures in Hi-Fi”. I R.e.m volevano catturare nel disco quel momento “sulla strada” scrivendo canzoni che non necessariamente trattassero di questo, e per farlo ogni occasione era buona: durante i soundcheck, nei camerini; l’importante era non perdere l’attimo ed immortalarlo in una fotografia musicale, ché poi ci avrebbero pensato successivamente a svilupparla sul loro studio mobile ad otto piste. Dove? Ovviamente nel loro tour bus.

Quando si è in viaggio sul pullman abbiamo molto tempo per pensare a quello che si è visto e per quello che si vedrà, a quello che si è lasciato per strada, ma non più di tanto perché quello che si è lasciato volente o nolente ci ha portati qui, a lasciarci andare in un sonno -beati voi che ci riuscite- magari conciliato dai R.E.M nomen omen band, o a riversare e a limare il nostro flusso creativo, proprio come fecero Michael Stipe e soci in “New Adventures in Hi-Fi” un disco così bello e suggestivo come il suo artwork, “desertico”  ma dal rapido movimento di un battito di ciglia che ci fa sentire vivi, meno spaventati e splendenti come una stella elettrica.