Tenet: la spiegazione del film più complesso di Christopher Nolan

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Nonostante tutti i fan di Christopher Nolan sapessero grossomodo cosa aspettarsi da Tenet, e nonostante la loro buona propensione a immergersi in film cervellotici dove è difficile capirci qualcosa, la pressoché intera comunità di appassionati si trova d’accordo nell’affermare che Tenet è il più complicato dei film del regista britannico. E in effetti, per la prima grossa produzione uscita durante la pandemia di coronavirus, Nolan sembra essersi lasciato andare in scene che per certi versi sembravano fatte per non essere capite: come la scena di guerra finale con i due plotoni che procedevano in direzioni temporali inverse nel caos bellico più totale.

Una spiegazione risulta dunque necessaria. Con un presupposto ovvio: non esiste spiegazione in grado di aprire alla comprensione totale del film (proprio perché non è un film fatto per essere capito in ogni sua piega). Quello che possiamo fare è rispondere in maniera più o meno completa alle tipiche domande che possono sorgere dopo la prima visione del film. Procediamo dunque in questo modo.

Perché c’è la minaccia della fine del mondo?

Nel futuro il mondo è morto, apparentemente per via dei cambiamenti climatici. Una potente organizzazione del futuro ha dunque deciso di uccidere il mondo delle generazioni precedenti, in quanto responsabili della fine del mondo. Trattasi di un tentativo disperato atto a impedire il verificarsi della catena degli eventi che porterà alla fine del mondo futura. L’idea infatti include la morte di tutti gli esseri umani nel mondo, e questo potrebbe ovviamente causare la non-esistenza delle stesse generazioni future che la causano. In un momento di confronto tra il Protagonista e Neil, durante il film, Neil essenzialmente spiega che non importa se davvero il paradosso prenderà forma o meno, quel che conta è che chi vuole distruggere il mondo crede che la cosa funzionerà.

Come finirebbe il mondo presente?

Tutti gli esseri viventi morirebbero all’attivarsi di un dispositivo chiamato “l’algoritmo”, inventato da una scienziata del futuro che poi, pentendosi della potenza distruttiva dell’invenzione, scomporrà il dispositivo in 9 parti e le spedirà in nove diverse parti del mondo nel passato. Sator, il cattivo interpretato da Kenneth Branagh, è stato incaricato dal futuro di distruggere il mondo attraverso quel dispositivo. Lui riceve le informazioni dal futuro e le usa per anticipare le mosse di chi vuole contrastarlo. Nel film Sator completa la costruzione dell’algoritmo e connette la sua attivazione allo smart watch al suo polso: a un suo comando il dispositivo si attiverà uccidendo tutte le forme viventi, lui compreso. Sator ha dunque deciso di decidere il momento della sua (e di tutti gli altri) morte nel giorno più felice della sua vita: una vacanza in Vietnam in cui si è sentito amato da sua moglie Kat.

In cosa consiste l’inversione?

Trattasi di un’altra invenzione del futuro: gli oggetti invertiti si muovono secondo la direzione opposta della loro entropia. L’agenzia del futuro crede che invertire in maniera sufficiente l’entropia del mondo presente possa servire a invertire i processi che porteranno alla sua distruzione. I tornelli sono strutture che trsasforma persone o oggetti nelle loro versioni invertite. Le persone invertite sono riconoscibili dal fatto che portano una maschera per l’ossigeno (la respirazione naturale non funziona nella modalità invertita). L’inversione è anche il metodo con cui l’agenzia del futuro paga Sator, seppellendo lingotti d’oro invertiti che Sator ritroverà nel passato.

Come fa l’inversione a salvare Kat?

Questo passaggio è un po’ complesso. Il proiettile che ferisce Kat è invertito. L’idea del protagonista è che entrando entrambi nel tornello, andranno a ritroso nel tempo, e così andranno anche gli effetti del proiettile sul suo corpo. Il tempo però è limitato e sia Kat che il Protagonista devono tornare nel presente normale entro pochi giorni. Pianificano dunque di entrare nel tornello dell’aeroporto di Oslo, in cui una settimana prima veniva messa in atto la manovra diversiva per rubare il dipinto di Sator. In questa parte del film scopriamo che l’individuo misterioso che combatte col Protagonista all’aeroporto altri non è che il Protagonista stesso in modalità invertita, che entra nel tornello per tornare nella versione normale. Prima combatte col Protagonista del passato, sparando tutti i proiettili in modo da scaricare la pistola ed evitare che venga ucciso da sé stesso qualche minuto dopo, poi entra nel tornello e viene lasciato andare da Neil, che sa quel che sta succedendo ed evita di dirlo al Protagonista del passato (per evitare complicazioni, l’ignoranza è un bene).

Cosa succede nella manovra temporale coi due plotoni militari?

L’obiettivo di quella parte del film è impedire che il dispositivo dell’algoritmo di attivi uccidendo tutti. Ciò viene messo in pratica attraverso l’azione congiunta di due team militari separati che vanno in direzioni temporali opposte. Gli ultimi dieci secondi sono quelli del colpo di scena, in cui il cadavere per terra “riprende vita” salvando il Protagonista e rientrando nel tornello (era un umano invertito). Quegli ultimi dieci secondi rappresentano anche il significato del titolo del film, “Tenet”, palindromo di ten (dieci), ma anche “dogma, principio” in inglese. Mentre l’azione bellica prende forma, allo stesso tempo sulla barca una Kat invertita fa credere a Sator di essere la vera Kat del suo tempo e prolunga il più possibile la sua intenzione di attivare il dispositivo, per dare tempo al team di smontare il dispositivo. Negli ultimi dieci secondi Kat non resiste e uccide Sator svelandogli il fatto di essere invertita e di essere stata colpita da lui stesso. Poi abbandona la barca, e scopriamo che è lei la donna che vediamo gettarsi dalla barca all’inizio del film.

Come si spiega il finale?

Nelle scene finali comprendiamo che il Protagonista è il fondatore dell’intera missione Tenet del futuro, e recluta tutti i protagonisti del team che vediamo nel film. Neil stesso svela di essere stato assoldato da lui stesso, ed è per questo che durante il film dimostra di conoscerlo così bene e di saper anticipare ciò che avviene. Nella scena in auto, sul sedile posteriore di Priya, il Protagonista riceve il messaggio di allerta da Kat attraverso il telefono che lui stesso le ha regalato. Priya vuole uccidere Kat perché sa troppe cose, ma viene anticipata dal Protagonista stesso, che in realtà capisce di essere lui stesso colui che ha assunto Priya per il suo ruolo.

Chi è Neil?

Neil è un agente speciale assoldato dal Protagonista del futuro per le operazioni che vediamo nel film. Passa dunque l’intero film a proteggere il Protagonista e le vicende. Alla scena finale dopo la parte bellica, Neil rivela di conoscere il Protagonista da lungo tempo e che quel momento rappresenterà l’inizio di una lunga amicizia tra loro.

In una teoria piuttosto avanzata pensata dai fan, le somiglianze tra gli atteggiamenti protettivi di Neil e Kat e il colore simile dei capelli fanno pensare che Neil sia in realtà il figlio di Kat, che una volta cresciuto entra in contatto col Protagonista per proteggere il passato.

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