I dadi vengono lanciati e rotolano sul tavolo verde nel silenzio generale. La roulette gira e tutti gli occhi si accendono di speranza. Il croupier è un abile cerimoniere, l’unico a non scomporsi, a restare impassibile e con maestria distribuisce le carte agli avventori più disparati. Uomini misteriosi e pieni di fascino, donne bellissime e ambiziose, uomini d’affari d’ogni sorta. Tante sono le storie che si intrecciano nel casinò, lo scenario perfetto di tanti romanzi, di tanti film che sono rimasti nell’immaginario collettivo.
Uno dei più memorabili è Casablanca (1942), un classico della grande Hollywood, diretto da Michael Curtiz. Tutti ricorderanno Humphrey Bogart nei panni di Rick Blaine, misterioso espatriato statunitense, che gestisce un locale a Casablanca, nel Marocco francese. Sono i tempi di guerra, dietro l’uomo apparentemente cinico e duro, che Rick sembra essere, si nasconde un animo malinconico e romantico, provato da una serie di tragici eventi. Celebre la scena in cui Rick chiede al pianista Sam di suonare la canzone “As time goes by”, indimenticabile la splendida Ingrid Bergman nei panni di Ilsa Lund. Nel film è grazie ad una roulette che Rick aiuterà un giovane bisognoso di denaro a fuggire dalla guerra insieme a sua moglie. Alla pellicola sono stati assegnati tre premi Oscar per il miglior film, la migliore regia e la migliore sceneggiatura non originale.

Un altro film rimasto alla storia è Caccia al ladro (1955) di Alfred Hitchcock, pellicola ambientata in Costa Azzurra, tra lussuose ville, alberghi e casinò. Sullo schermo compaiono Cary Grant e Grace Kelly, rispettivamente nei panni di John Robie e Frances Stevens. John Robie è un ex ladro di gioielli che deve seguire la giovane e bella Stevens, sospettata d’essere anch’essa una ladra di gioielli. Una delle scene più note di questo film è ambientata in un casinò e vede John Robie far scivolare una chip nel décolleté di una giocatrice che siede al tavolo della roulette.
Un decennio dopo esce nelle sale cinematografiche The Cincinnati Kid (1965), film che ha come protagonista Steve McQueen, nei panni di “The Kid”, il giovane Eric Stonerk un abile giocatore di poker, il più bravo della New Orleans degli anni Trenta, specializzato nella Five Card Stud. Nel 1936 arriva in città Lancey Howard, interpretato da Edward G. Robinson, vecchio campione considerato da tutti come il “re del poker”. La sfida tra i due giocatori terrà tutti con il fiato sospeso. Il film, diretto da Norman Jewison si inspira all’omonimo romanzo di Richard Jessup.
Negli anni Settanta critica e pubblico impazziscono per La stangata (1973), pellicola diretta da George Hill, su soggetto di David S. Ward, che arriva ad aggiudicarsi ben 7 premi Oscar (miglior film, migliore regia, miglior sceneggiatura originale, miglior scenografia, migliori costumi, miglior montaggio, miglior colonna sonora adattata con canzone originale). Il film è ambientato sempre negli anni Trenta, sempre nel 1936, ma questa volta in Illinois. Vede come protagonisti due truffatori professionisti Johnny Hooker (Robert Redford) e Luther Coleman (Robert Earl Jones), che raggirano il potentissimo gangster Doyle Lennegan. Scoperto l’inganno, Luther viene ucciso e Johnny fugge per evitare la stessa sorte. Johnny tuttavia non si arrende, cerca vendetta e chiede aiuto ad un vecchio amico di Luther, lo scaltro Henry Gondorff (Paul Newman). Insieme organizzano la grande stangata ai danni del gangster, giocando con fine sistema di scommesse. Il film è ricordato anche per la sua colonna sonora, che vede una rielaborazione del brano The Entertainer di Scott Joplin per mano di Larvin Hamlisch. Dopo molti decenni tornò così di moda la musica ragtime, un “antenato” del jazz, molto in voga nei primi anni del Novecento.

Negli anni Ottanta esce nelle sale un film molto toccante, che affronta diversi temi, non solo quello del gioco. Il film è Rain Man – L’uomo della pioggia (1988), diretto da Barry Levinson, vincitore di quattro premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura originale). Nella pellicola Charlie Babbit (Tom Cruise) scopre che l’unico erede di suo padre, recentemente morto, è suo fratello Raymond (Dustin Hoffmann). Raymond, portatore di handicap, si trova in un istituto psichiatrico. Charlie cerca di prendere in custodia il fratello, al fine di entrare in possesso del denaro dell’eredità, ma non riesce a curarsi di Raymond e torna alla clinica. Tuttavia, nonostante i problemi del fratello, Charlie si accorge che Raymond ha delle capacità mnemoniche e matematiche straordinarie, caratteristiche che si riveleranno fondamentali una volta che i due giungeranno a Las Vegas con l’intento di sbancare al casinò, sedendo al tavolo del Blackjack.

Negli anni Novanta sono moltissime le pellicole dedicate al tema del gioco. Una delle più rappresentative è Casino (1995), diretta dal grandissimo Martin Scorsese. Il film si basa su “Casino: love and honor in Las Vegas” romanzo di Nicholas Pileggi, scrittore con il quale Scorsese ha collaborato direttamente per curare la sceneggiatura. La storia si svolge nella Las Vegas degli anni Settanta, accuratamente ricostruita da Dante Ferretti, che vinse in questa occasione un nastro d’argento per la scenografia. Il protagonista della vicenda è Sam Rothstein (Robert De Niro), detto Asso, che si ritrova a gestire un casinò di Las Vegas, il Tangiers. Asso è estremamente scaltro e riesce a raddoppiare in breve tempo le entrate del casinò, ma l’intreccio di passioni, soldi e potere riserverà sorprese non indifferenti. Nel cast risultano nomi del calibro di Joe Pesci, James Woods e Sharon Stone.
Un altro film dello stesso decennio è Il giocatore – Rounders (1998) diretto da John Dahl. Matt Demon interpreta Mike McDermott, uno studente di giurisprudenza che si mantiene e si paga gli studi grazie alla sua incredibile maestria nel poker. Si ritrova tuttavia a perdere una partita contro Teddy KGB, un noto strozzino della città. Indebitato e sconsolato sceglie di diventare fattorino, ma un giorno ricompare un suo vecchio amico Lester “Verme” Murphy (Edward Norton). Lester chiede aiuto a Mike e Mike dovrà riprendere in mano le carte per uscire da una situazione molto spinosa. Nel film compare pluripremiato un campione di poker a livello mondiale, Johnny Chan.
Gli anni Duemila si aprono con l’uscita di una pellicola che sarà il primo capitolo di una trilogia di grandissimo successo, Ocean’s Eleven (2001). Diretto da Steven Soderbergh, il film è un remake di Colpo Grosso (1960). Si narra l’avventura di Danny Ocean (George Cloney) che, una volta uscito di prigione, visita Rusty Ryan (Brad Pitt), suo caro amico e insegnante di poker. Il loro piano sarà quello di svaligiare alcuni dei più importanti casinò di Las Vegas (il Bellagio, il Mirage e l’MGM), tutti appartenenti al milionario Terry Benedict. Per riuscire nell’operazione devono ingaggiare una squadra di altre nove persone, ognuna con una particolarità. Il film ha segnato un grande successo al botteghino, incassando oltre 450 milioni di dollari, a fronte degli 85 milioni che era costato. Nel 2004 è uscito il sequel Ocean’s Twelve e nel 2007 il terzo capitolo della serie, Ocean’s Thirteen.
Questi film hanno emozionato e creato un vero e proprio immaginario relativo al tavolo verde. Il cinema ha dipinto il casinò come luoghi iconici, spesso lontani, se non esotici. L’approccio al gioco nel tempo per certi versi è cambiato. Oggi diventa possibile giocare su qualsiasi dispositivo lanciarsi in grandi tornei di Texas Hold’Em o di heads up poker, senza dover necessariamente indossare un completo elegante.
Il fascino però resta sempre lo stesso, quello della sfida.