Goethe, Dostoevskij, Hemingway e il loro amore per l’Italia

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L’Italia è una nazione che da sempre affascina viaggiatori di qualsiasi tipo, dagli amanti d’arte agli appassionati della natura. Grazie a un territorio variegato e alla presenza di un patrimonio storico e culturale di valore immenso, il nostro Paese è senza dubbio una delle mete più apprezzate nel corso dei secoli anche da alcuni dei personaggi più importanti dell’arte e della letteratura.

Basta pensare all’importanza delle città italiane nell’ambito del Grand Tour, il viaggio nell’Europa continentale effettuato da personaggi di cultura e aristocratici a partire dal XVII secolo. Roma, Firenze, Napoli, la Sicilia, erano solo alcuni dei passaggi obbligati per chi desiderava prendere contatto con l’arte, la letteratura e gli accadimenti storici che sin dall’antichità hanno segnato il continente europeo e, in larga misura, proprio l’Italia. Ecco allora che personaggi del calibro di Goethe, Byron, ma anche Mozart e Dostoevskij, riversano tutta la propria curiosità nelle meraviglie del Bel Paese, non nascondendo la loro ammirazione e passione per quanto visto in giro per la penisola.

Proprio lo scrittore tedesco Goethe è uno dei simboli dell’amore per l’Italia, uno dei personaggi che si è mostrato maggiormente attratto dal nostro Paese tanto da raccontarlo in uno dei suoi volumi più famosi, intitolato proprio Viaggio in Italia. Da Venezia a Firenze, da Roma alla Sicilia, Goethe rimase particolarmente affascinato dalle variegate bellezze delle diverse città visitate, non perdendo tuttavia occasione per muovere qualche critica su alcuni problemi di “gestione” delle stesse. A colpire fortemente Goethe fu però Napoli che, prima ancora che per il patrimonio storico e architettonico, seppe entrare nel cuore dello scrittore grazie al calore e al sentimentalismo tipici dei suoi cittadini.

Johann Wolfgang Goethe

Anche Mozart fu più volte ospite del nostro Paese, rimanendo particolarmente legato a Milano, città in cui visse per quasi un anno. Nel corso dei suoi tre viaggi in Italia il giovane compositore ebbe modo di visitare anche Bologna, Firenze e Napoli, oltre che Roma, dove incontrò anche il Papa. Nonostante qualche accoglienza non sempre calorosa, secondo quanto raccontato da Maynard Solomon, le esperienze italiane di Mozart furono artisticamente molto rilevanti e consentirono al “genio” austriaco di maturare ulteriormente e conoscere personalità di spicco dell’epoca.

Tra i personaggi che hanno amato il nostro Paese, è impossibile non citare il grande romanziere russo Fëdor Dostoevskij, che nonostante alcune critiche di stampo politico mosse contro Cavour e l’unità d’Italia fu più volte ospite in alcune delle principali città, come Firenze, Milano e Napoli. Personaggio fuori dagli schemi e talvolta poco decifrabile, amante del gioco, che spesso fa da sfondo ai suoi racconti, e della musica, Dostoevskij non perse occasione di descrivere con parole di apprezzamento la nostra penisola.

In tempi più recenti, è stato Ernest Hemingway uno dei più ferventi fautori del valore dei paesaggi italici. Il suo amore per la nostra penisola lo spinse a fermarsi praticamente in ogni angolo del Paese, da Torino a Taormina, da Rapallo a Cortina, assorbendo in ognuna di queste città parte delle loro peculiarità. Il legame tra Hemingway e la nostra terra viene ampiamente raccontato dallo scrittore Richard Owen nel volume Hemingway e l’Italia, che narra aneddoti e testimonianze interessanti sulle passioni e le abitudini dell’autore de Il vecchio e il mare.

Ernest Hemingway

Come dimenticare, infine, l’intenso rapporto tra un altro grande letterato del XVIII secolo, ossia Lord Byron, che in Italia e in particolare in Umbria trovò la sua seconda casa. I suoi viaggi in Italia toccarono in realtà numerose città, come Venezia, Padova, Roma, Firenze, Ravenna, Pisa e Bologna, ma furono proprio i paesaggi incontaminati del Trasimeno, della cascata delle Marmore e delle sorgenti del Clitunno a ispirare la sua immaginazione e alcuni intensi versi poetici (“E sulla tua felice sponda un Tempio, / di minuta e delicata struttura, mantiene ancora, / sul mite declivio di una collina, / il ricordo di te; sotto a esso scorre / la tua placida corrente; spesso guizza fuori da essa / il dardeggiante pesce dalle lucenti scaglie, / che dimora e gioca nella tua cristallina profondità; / mentre forse qualche sperduto fiore di ninfea passa galleggiando / dove il flutto meno profondo ripete ancora le sue gorgoglianti novelle”, scrisse rivolgendosi proprio al fiume Clitunno).

Abbiamo citato solo alcuni esempi di personaggi di spicco della cultura mondiale innamorati dell’Italia, che bastano tuttavia per comprendere tutta la grandezza e il fascino del nostro Paese, un mix di ambientazioni storiche e paesaggi naturalistici invidiati da tutto il mondo ancora oggi come nei secoli passati.

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