Strumenti musicali straordinari: a suonarli è la natura

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Ci sono strumenti che si ispirano alla natura o che permettono alla stessa di esprimersi al meglio. Casi particolari in cui è stato ideato un modo per permettere alla natura di parlarci col linguaggio della musica.

Uno dei casi più affascinanti è il Great Stalacpipe Organ. Si trova a Luray Caverns, nello Stato della Virginia, negli Stati Uniti. Per trovare il tono perfetto, l’inventore, Leland W. Sprinkle, ha testato e rimodellato le stalattiti della caverna affinché i martelletti di gomma, battendoci contro, emettessero il suono più dolce del mondo. L’organo si estende per 14.000 metri quadrati e possiamo tranquillamente considerarlo come il più grande al mondo.

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L’idea nacque quando Sprinkle, matematico e scienziato al Pentagono nonché musicista, nel 1954 si recò nelle caverne di Luray, per festeggiare il compleanno di suo figlio e in quell’occasione gli venne l’idea di applicare le teorie sul suono delle stalattiti ad uno strumento capace di sfruttarle a pieno. La sinfonia prodotta sembra simile al suono di campane ovattate e da ogni parte della caverna si possono sentire le diverse frequenze prodotte proprio dalla diversa lunghezza delle stalattiti che fungono da canne dell’organo.

Altro esempio stupefacente è l’incredibile organo marino di Zara, costruito sotto le scale in marmo in modo che sia il mare a suonarlo. Ogni volta che le onde si infrangono su una serie di tubi, si creano suoni armoniosi ed eco sopra i gradini. L’architettura-strumento è stata battezzata “Sea Organ”,  ed è stata premiata, nel 2006, con un European Prize for Urban Space.

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Il lungomare di Zara è lungo ben 70 metri e, all’interno degli ampi gradoni in marmo, sono installati 35 tubi in polietiliene di lunghezza, diametro e inclinazione diversa. In questo modo, quando le onde e il vento si infrangono contro la barriera marmorea, aria e acqua possono entrare nei tubi e generare un suono sempre diverso, dipendente non soltanto dal tipo di tubo coinvolto, ma anche dalle condizioni meteorologiche esistenti.

Dei fori praticati lungo le alzate dei gradoni permettono al suono di uscire dal sistema e agli spettatori di godersi l’ineguagliabile spettacolo che musica, mare e paesaggio riescono a offrire.

L’ultimo esempio che vi segnaliamo è il Singing Ringing Tree, in Inghilterra.

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Che il vento soffiando tra i rami di un albero produca suoni non è una novità. Questo albero però è molto particolare. The Singing Ringing Tree è una scultura sonora dalle sembianze di un albero, una costruzione alta tre metri e composta di tubi d’acciaio zincato di diversa lunghezza sovrapposti tra loro in una sorta di spirale. La sovrapposizione asimmetrica di questi tubi cattura l’energia del vento e da luogo a una serie di suoni melodici molto particolari.

L’opera si trova nelle vicinanze di Burnley, nel Lancashire, in Inghilterra. È diventata un’attrazione per moltissimi turisti e ogni giorno accorrono sempre più numerosi per ascoltare le nuove melodie create dalle raffiche del vento, che in questa zona arriva a soffiare fino a 170 chilometri l’ora.

In questo video potrete sentire “cantare” tutti questi straordinari strumenti.

Quando la natura suona

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