Posted by “Spazio” è il tema scelto da Cubedivision per la seconda puntata di Five of a Kind. “Spazio inteso sia come luogo cosmico che come contenitore ancestrale di memorie ed esperienze“, per usare le stesse parole di Massimo Araldi, che porta avanti il progetto Cubedivision da qualche anno insieme a Federico Rivoli. E se andate a sentire gli EP prodotti fino ad ora (li trovate tutti su bandcamp), capirete quanto questo concetto è caro nella ricerca sonora: la musica di Cubedivision è conquista di spazi, avanscoperta, analisi di dettaglio. Segue dinamiche ambient e profondità tipiche techno. E parte da un background di classici che hanno saputo andare oltre la superficie della produzione elettronica. Cinque tracce ad alto contenuto suggestivo, cinque passi per approfondire il processo di esplorazione sonora secondo Cubedivision.
Five of a Kind è la rubrica dove gli artisti parlano direttamente al pubblico. Five of a Kind è l’occasione per i lettori di scoprire e approfondire un artista e entrare in contatto con un tema proposto dall’artista stesso, mediante cinque tracce significative commentate con le sue parole. Entrare nei significati del sound elettronico e scoprirne le sfumature tramite un punto di vista autorevole: Five of a Kind è musica, passione e condivisione.
The Orb – God’s Mirrorball
“Gli Orb sono lo Spazio e i loro viaggi cosmici non hanno mai avuto fine. Dagli inizi fino all’anno scorso, quando han fatto questa.”
Autechre – Eggshell
“Gli Autechre e le loro macchine, un esempio di come si possa viaggiare nel tempo attraverso le frequenze.”
Murcof – Cosmos I
“Ogni suono in Murcof è pesato e studiato scientificamente alla ricerca di un contatto con altre forme di vita.”
Orbital – The Box
“Spesso non ci accorgiamo dei segnali che ci arrivano, perché siamo troppo impegnati a consumare il nostro pianeta. Gli Orbital insegnano anche musicalmente le dimensioni del tempo.”
Eliane Radigue – Transamorem Transmortem
“Forse tutto ha davvero origine da un suono.“
