Andrea Camilleri: il commosso addio di Luca Parmitano

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Con la storia che si porta dietro e la longeva produzione letteraria che lo ha caratterizzato, Andrea Camilleri era senza ombra di dubbio uno degli scrittori italiani più amati in assoluto, riuscendo a mettere d’accordo critici, pubblico e storici della letteratura. È dunque naturale che alla notizia della morte del papà del commissario Montalbano sono stati tantissimi a piangerne la sua assenza, comprese diverse figure di spicco.

Tra le tante, uno degli addii più emozionanti e sentiti è stato quello dell’astronauta siciliano Luca Parmitano, impegnato proprio in questi giorni nella preparazione della missione spaziale Beyond. Alla notizia della scomparsa di Camilleri, Parmitano ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un commovente messaggio capace di esprimere tutta la tristezza e la vicinanza intellettuale che lo legava allo scrittore, usando anche alcune espressioni siciliane vicine a quelle di Montalbano.

Nei giorni in cui verranno pubblicati un po’ ovunque ricordi ed aneddoti legati a Camilleri, diventa altrettanto opportuno condividere un addio come questo, capace di emozionare e di mettere in parole quello che molti di noi provano. Lo trovate di seguito.

Nonostante sia qui nel deserto, sotto questo sole bianco e accecante mi raggiunge la notizia della fine (e l’inizio) del tuo viaggio – tra mille pensieri che mi attraversano la testa pensando al mio. 
Avrei tanto voluto incontrarti, e ascoltare la tua voce graffiata da mille sigarette, che mi ricordava quella di mio nonno…

Questo sole bianco, oggi, non mi rallegra. La polvere che si solleva con il vento perenne del deserto ha lo stesso sapore della sabbia siciliana. Mi va anche negli occhi, e quindi è normale che mi esca qualche lacrima, no?

Se incontrassi oggi il tuo Montalbano, mentre passeggia al mattino sulla sabbia della nostra terra, probabilmente lo vedrei uggioso, con i cabbasisi girati, nonostante il bel tempo. Saprei che oggi non è jurnata, megghiu non proferire parola. Lo saluterei solo con un cenno del capo – lui Salvo, io Luca Salvo – tanto ci siamo capiti.

Poi lo lascerei alla sua nuotata, lui a immergersi nei suoi pinséri, io già perso nei miei.

Ciao Andrea.

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