Suspiria a Venezia 75: il mistero di Lutz Ebersdorf, l’attore che non c’è

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Accolto da applausi e fischi alla prima proiezione per la stampa e da una standing ovation di otto minuti a quella per il pubblico, il nuovo film di Luca Guadagnino Suspiria, in concorso alla settantacinquesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, sembra destinato ad essere una delle pellicole più discusse della stagione in arrivo: tra recensioni molto negative (prevalentemente americane) ed altre che sembrano gridare al miracolo (prevalentemente europee), il non-remake del classico di Dario Argento promette di muoversi su un terreno completamente diverso rispetto a quello del film originale, utilizzato da Guadagnino come base di partenza per dar vita a un film completamente nuovo e abbastanza ambizioso da creare parecchie divisioni nei pareri.

Ci sono tanti motivi per attendere questo film con molta curiosità, dalla performance di un grande cast tutto al femminile fino alla prima prova di Thom Yorke come compositore di una colonna sonora. A tutto questo si aggiunge un altro piccolo/grande mistero, che ha fatto discutere non poco i giornalisti presenti al Lido, legato ad un fantomatico attore che non partecipa ai red carpet, non appare mai in pubblico (ma forse manda sms al resto del cast) e del quale fino a pochi mesi fa non vi erano tracce su internet: si tratta di Lutz Ebersdorf, che nel film interpreta il dottor Jozef Klemperer ovvero l’unico personaggio maschile rilevante della pellicola, un vecchio psichiatra kleiniano che si improvvisa detective dopo la scomparsa della sua paziente Patricia Hingle (Chloe Grace Moretz), allieva della terrificante scuola di danza al centro della vicenda.

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Del misterioso esordiente Ebersdorf si conosce poco: secondo alcune note diffuse dalla produzione egli sarebbe un vero psichiatra kleiniano tedesco ormai in pensione, contattato nel 2016 dal regista Guadagnino in cerca di un attore non professionista per la parte di Klemperer, in modo da dare un tocco di realismo in più alla caratterizzazione del personaggio.

Dopo l’uscita del secondo trailer di Suspiria è apparsa inoltre una pagina personale di Ebersdorf sul noto portale IMDb nella quale troviamo una breve autobiografia dello psichiatra e attore: nato a Monaco di Baviera il 15 febbraio 1936, Ebersdorf fugge dalla Germania nazista a soli due anni con la famiglia, per vivere prima a Ginevra ed in seguito a Londra. Tornato in Germania nel 1954 si laurea in filosofia tre anni dopo e fonda il Piefke Versus, un gruppo teatrale sperimentale influenzato dall’Azionismo Viennese di Hermann Nitsch. Sciolta la compagnia nel 1964, Ebersdorf completa gli studi e cinque anni dopo inizia a Berlino la carriera di psicanalista kleiniano, specializzandosi nei rapporti madre/figlia.

Sembrerebbe una grande storia e una scelta di casting molto interessante da parte di Guadagnino, se non fosse che in realtà non esiste alcun professor Lutz Ebersdorf e che tutto ciò che lo riguarda sia una simpatica messinscena da parte della produzione: dietro al pesante trucco del dottor Klemperer si nasconde infatti nientemeno che Tilda Swinton, musa ispiratrice e amica personale di Guadagnino (i due sono alla quarta collaborazione) che nel film interpreta ufficialmente il ruolo di Madame Blanc e che, insieme al regista e al resto del cast, ha creato questo bizzarro alter ego un po’ per divertimento e un po’ per ragioni promozionali.

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L’aspetto più divertente di questa vicenda è che gli stessi Swinton e Guadagnino durante la conferenza stampa al Lido hanno continuato ostinatamente a negare la cosa, affermando che Lutz Ebersdorf è un uomo troppo riservato per concedere interviste o apparizioni pubbliche. Addirittura Swinton ha mostrato una lettera ed un sms inviati a lei da Ebersdorf, nei quali l’ex psichiatra si scusa per non essere presente alla cerimonia, aggiungendo poi (tra l’ilarità generale) che essendo questa probabilmente la prima e ultima interpretazione cinematografica dell’anziano attore c’è da augurarsi che possa iniziare una campagna per fargli ottenere un premio Oscar come miglior attore non protagonista. Per Guadagnino invece il pubblico sarà molto lieto di scoprire “un volto nuovo”.

Lo scherzo purtroppo era però già stato rovinato in partenza da alcune foto dei dietro le quinte scattate a riprese del film in corso e pubblicate nel marzo del 2017, in cui si notava Swinton con un riuscitissimo make up da uomo anziano (ispirato a quello del suo amico David Bowie nel film Miriam si sveglia a mezzanotte di Tony Scott) passeggiare sul set durante le pause. A questo si è unita una dichiarazione del direttore del Festival Alberto Barbera che, presentando il film, si è lasciato sfuggire che l’attrice inglese appare in tre differenti ruoli nel corso della pellicola.

Un peccato, perché senza questi leak il mistero sarebbe stato un po’ più difficile da risolvere: se è vero che già dal trailer del film si può intuire abbastanza facilmente che quella del dottor Klemperer è chiaramente una voce femminile, la grande riuscita del make up rende davvero difficile collegare immediatamente il volto del vecchio professore a quello di Tilda Swinton e, in tutto questo, la resistenza del cast a rivelare il trucco avrebbe potuto generare confusione per un po’ più di tempo, portando il caso Ebersdorf ad unirsi alle tante leggende metropolitane che circolano in ambito cinematografico.

Anche se questo mistero è stato ormai svelato (anche se non ufficialmente) rimane però la curiosità riguardo il terzo ruolo interpretato da Swinton in Suspiria e tenuto nascosto fino ad ora, per scoprire il quale non ci resta che attendere la distribuzione nelle sale del film, al momento ancora senza data d’uscita nel nostro paese.

Prodotto e distribuito dagli Amazon Studios, Suspiria debutterà nei cinema di Los Angeles e New York il 26 ottobre 2018, per poi ottenere la distribuzione su tutto il territorio statunitense il successivo 2 novembre. Dopo il passaggio nelle sale cinematografiche il film sarà disponibile in streaming sulla piattaforma di Amazon Prime.

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