Il wonky in dieci dischi #2: Hudson Mohawke – Butter

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La storia del wonky comincia negli Stati Uniti, ok. D’altronde parliamo di qualcosa che abbraccia il mondo hip hop, e si sa che l’hip hop è una di quelle cose in cui gli USA guardano tutti dall’alto verso il basso. Però parliamo anche di un sound che privilegia l’ingegno e la fantasia, quindi ovviamente l’Europa si fece sentire fin da subito. E all’inizio fu proprio un confronto tra fantasia e sostanza, sapete. Perché nel Regno Unito arrivò uno che più tardi fece di fantasia e intuizione i suoi punti fermi: Hudson Mohawke. Sì quello che più tardi fece Thunder Bay, fondò i TNGHT di Higher Ground e inventò la trap moderna. Che però ai tempi di Butter, il disco del 2009 che lo promosse ad attore principale dei modern beats, era un vulcano di idee e invenzioni orientate al pubblico colto.

Disco stranissimo, Butter. Probabilmente non può nemmeno considerarsi riuscito in pieno, per le mille direzioni prese e la struttura frammentaria che alla fine non ti lascia mai pienamente soddisfatto. Ma quante idee, ragazzi. Alcune rientranti in quella dimensione inafferrabile che rese il wonky così affascinante agli occhi più analitici, alcune allegrotte che son quasi funky e altre dotate di quella melodia e di quel coraggio che poi diventarono la cifra stilistica di un altro peso massimo del genere, Rustie. Probabilmente il disco più complesso del blocco che stiamo scorrendo. Il wonky si stava facendo sempre più inafferrabile.

Flying Lotus e Hudson Mohawke, due nomi che presto sarebbero diventati big. Ma il wonky è fatto anche di attori non protagonisti. Da domani approfondiamo nomi e dischi meno abituati alla luce della ribalta.

Leggi tutta la storia:
Many Faces Out Of Focus – Il wonky in dieci dischi

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