Your Latest Trick: il blues misterioso dei Dire Straits

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Odore di pioggia e di asfalto bagnato e sapore di whiskey e menta sulle labbra.

La notte è meno buia se c’è la luna.

Strade deserte e angoli girati a vuoto, il solito bar sta per chiudere e il mio impermeabile non funziona coi tormenti.

È questo “rumore del tempo”, questo cristallo, viene rotto dal clacson di un “camion preistorico” che macina strada nella notte di Manhattan, quel clacson suona il sax. È il sax di Mike Brecker e Chris White (soprattutto nei live) che servono Your Latest Trick, quarta traccia dell’album Brothers in Arms, 1985, Dire Straits.

Your Latest Trick - Dire Straits

Ha suonato il blues in dodici battute lungo il Viale degli Innamorati, ha girato quel sax, come te che ti spogliavi, lentamente e poi ci va giù pesante, come il sesso, si nutre di sé stesso e si ripete in quel giro, in quel movimento, e come il sesso è sempre lo stesso ma è sempre diverso.

Un sax suonato da Chris White nel pezzo di Knopfler. Un motivo che di lì a poco diventerà “virale” nei negozi di ottoni, con gran meraviglia dello stesso White, che si disse semplicemente meravigliato nell’udire il suo giro suonato dai ragazzi al posto di Stairway to Heaven.

E vagano su queste note nella notte i musicisti blues che lasciano gli occhiali e tolgono i cappelli dinnanzi a donne dalle labbra tinte di ciliegia e vestiti tintinnanti di coralli, compiaciuti di quella musica che dai campi, “per scherzo”, è finita nei salotti. E vago pure io, per questa strada che odora di bagnato, neanche l’alcool mi ha ispirato questo “cuore freddo e lucido”. Mi hai tirato “il tuo ultimo scherzo”.

Lo scherzo, del resto, ha un gran numero di interpretazioni, disse lo stesso Knopfler, nello spiegare che Your Latest Trick non ha un significato preciso. Così come lo scherzo è un qualcosa di leggero, che aleggia su un motivo misterioso cui egli ha solo dato forma evolvendolo da capo A a capo B. Knopfler snoda i fili di un pezzo che parte e finisce col sax narrando di una storia fatta di città e di notte, bella come l’attesa e deludente come una noce amara.

Lo scherzo di una notte in cui le stelle hanno brillato mentre la luna restava impassibile.

Ti ho aspettato, giocatore, e tu mi hai tirato il tuo ultimo scherzo, scomparso nel fumo del blues.

Scherzò Ulisse, così come Archiloco. Lo fecero Mozart e Behetoven. E poi i Dire Straits.