Earle Nelson, l’oscuro strangolatore: la storia del gorilla killer

Posted by

Questa storia fa parte del libro:
More Disturbed
Le nuove storie dei serial killer più perversi dei tempi moderni

Acquistalo su Amazon
(qui il primo volume della serie Disturbed)

Questa è la storia di quella che è considerata come la prima catena di delitti seriali a sfondo sessuale della storia degli Stati Uniti. Una sequenza di omicidi perpetrata da un soggetto dall’aspetto fisico e dalla personalità decisamente peculiari.

Lo strangolatore

20 Febbraio 1926. Pierce Street, San Francisco. È il primo pomeriggio quando Clara Newton riceve la visita di un uomo interessato ad affittare una camera del suo appartamento. La donna lo fa entrare all’interno della dimora. Poco dopo Merton, il nipote di Clara che viveva al piano di sotto, vede il visitatore uscire dalla porta e mentre se ne va annuncia al ragazzo che sarebbe tornato entro un’ora per affittare la stanza.

Il tempo passa e il soggetto non si fa più vivo. A questo punto Merton decide di salire dalla zia, trovandosi davanti a una scena raggelante. Il corpo della donna giace senza vita. Sul cadavere sono presenti segni di percosse.

Viene immediatamente avvisata la Polizia. Le successive analisi porteranno a scoprire che Clara è stata uccisa tramite strangolamento, molto probabilmente effettuato a mani nude. Merton riuscì a dare una descrizione dell’assalitore che aveva incrociato poco dopo che si era consumato l’omicidio. Alto circa 1,73 cm, sui 30 anni d’età, carnagione scura ma dai tratti caucasici.

Tuttavia le successive indagini non portarono all’identificazione dell’uomo.

2 Marzo 1926. A San Jose, in California, viene rinvenuto il corpo senza vita di Laura Beale, 65 anni. Anche lei gestiva degli appartamenti in affitto ed è proprio all’interno di uno di essi che è stata uccisa. È stata strangolata con una cintura e il suo omicida ha anche abusato sessualmente di lei dopo la morte.

A questo punto qualcuno comincia a notare che i delitti di Clara e Laura hanno delle similitudini, sia per quanto riguarda le circostanze che per il modo in cui sono state ammazzate le vittime. Si tratta in entrambi i casi dello stesso colpevole? La stampa comincia a far circolare questa teoria chiamando l’assassino con il soprannome di “The Dark Strangler”, prendendo spunto dalla descrizione fornita da Merton.

Passano alcune settimane prima che si compia il terzo delitto, stavolta ai danni di Lillian St. Mary, 63 anni. Strozzata a mani nude e assalita sessualmente post-mortem. Gli ispettori sono convinti che tutti gli omicidi siano riconducibili a una sola persona, quell’uomo avvistato in occasione del delitto di Clara Newton. Un soggetto che possiede una forza incredibile nelle mani e che riesce a entrare e uscire dalle scene del crimine senza farsi intercettare.

Dopo il terzo omicidio i delitti sembrano interrompersi improvvisamente. Passano i giorni e lo strangolatore non si fa più vivo. Nessuno in quel momento poteva sapere che invece l’assassino era ben lontano dal fermarsi.

Nei mesi successivi si verificano una serie di uccisioni con caratteristiche del tutto simili a quelle dei precedenti episodi avvenuti nella zona californiana. Una serie di donne che affittavano stanze vengono trovate ammazzate. Tutte strozzate a mani nude o con l’aiuto di corde. Il serial killer è solito compiere atti di necrofilia sui corpi senza vita. Una serie di testimonianze lo descrivono in maniera simile al primo avvistamento riferito da Merton. Il soggetto ignoto colpisce nelle più disparate aree degli Stati Uniti, tra cui Portland, Missouri, Iowa, Detroit, Philadelphia. È una scheggia impazzita che trasferisce la sua follia da un luogo a un altro, in una corsa frenetica a cui gli inquirenti non riescono a mettere un freno.

Passa oltre un anno dal primo delitto e la sua identità continua a restare ignota.

10 Giugno 1927. Winnipeg, Canada. Emily Patterson, una donna residente nella zona, viene trovata morta sotto al letto del suo appartamento. È stata strangolata a morte e l’assassino ha abusato sessualmente del cadavere. Il giorno dopo, sempre a Winnipeg, viene fatta la scoperta di un altro omicidio, stavolta ai danni della quattordicenne Lola Cowan, uccisa nelle medesime circostanze e con le stesse modalità di Emily.

Attraverso alcune dichiarazioni fornite da testimoni la Polizia realizzò che le descrizioni dell’assalitore combaciavano con quelle dello strangolatore che da mesi stava terrorizzando gli Stati Uniti. Possibile che il serial killer fosse addirittura arrivato a cambiare nazione per continuare a produrre i suoi terribili atti?

Le autorità lanciano l’allarme e il 16 Giugno a Killarney viene fermato un uomo che corrisponde alle caratteristiche fisiche dell’aggressore. Dice di chiamarsi Virgil Wilson e viene momentaneamente portato in prigione in attesa di accertamenti sulla sua figura. Dopo poche ore di rinchiusione nella cella riesce a fuggire, ma verrà presto localizzato e catturato nuovamente.

La Polizia canadese si mette in contatto con quella statunitense e attraverso questa collaborazione molti elementi sembrano convergere. Innanzitutto i testimoni riconoscono in quel soggetto l’uomo avvistato negli USA in circostanze e atteggiamenti sospetti. Una successiva analisi delle sue impronte digitali con quelle rilevate sulle scene del crimine fugarono qualsiasi dubbio: lo strangolatore era stato catturato.

Tuttavia il suo vero nome non era Virgil Wilson. Nel tentativo di disorientare gli agenti aveva usato un nominativo falso. In realtà quell’uomo si chiamava Earle Leonard Ferral Nelson.

Earle Nelson

Nato a Philadelphia il 12 Maggio 1897. La sua esistenza sarà resa complicata fin dai primi mesi di vita. Prima di raggiungere i due anni d’età perde entrambi i genitori, morti dopo aver contratto la sifilide.

Cresce insieme alla nonna, la quale gli impone un educazione rigida caratterizzata da un fanatismo religioso che lo condiziona notevolmente e gli farà sviluppare a sua volta una sorta di mania mistica. Il bambino ha dei comportamenti bizzarri, durante i pasti si ingozza con una foga animalesca, la mattina esce da casa per andare a scuola vestito in un certo modo e torna con abiti completamente diversi.

A 11 anni, mentre sta girando in bicicletta, subisce un brutto incidente che gli causa una seria ferita alla testa. Ci vorranno due settimane prima che possa tornare in sesto.

Quando ha 14 anni la nonna muore e viene preso in custodia dagli zii. Ormai ha abbandonato la scuola e svolge una serie di lavori a tempo determinato, spesso lasciando in autonomia i posti in cui veniva assunto senza più farvi ritorno. Nel frattempo comincia a sviluppare una dipendenza dall’alcol e a manifestare comportamenti sempre più strani. Parla da solo rivolgendosi a interlocutori invisibili, si aggira per la casa camminando sulle mani.

A 18 anni viene arrestato per furto e condannato a due anni di galera. Una volta uscito di prigione si arruola nell’esercito ma diserta poco tempo dopo. Qualche mese dopo ritorna nei militari ma i suoi atteggiamenti preoccupano i commilitoni e per questo motivo viene spedito in un istituto per la sanità mentale. Durante la sua permanenza nella struttura gli vengono riscontrate l’infezione da gonorrea e sifilide. Riuscirà a scappare dall’istituto per due volte prima di essere rintracciato e riportato all’interno.

Quando fugge per la terza volta il personale sanitario si arrende e decide di non cercarlo neanche. Scriveranno un report in cui dichiarano che il paziente è migliorato e che non ha tendenze violente e omicide. Il referto non poteva essere più errato di così, come si scoprirà in seguito.

Ritorna a casa della zia e trova lavoro come addetto alle pulizie presso un ospedale vicino a San Francisco. È qui che conosce una donna, Mary Martin, 58 anni. Nonostante la differenza d’età i due iniziano una relazione che sfocia in matrimonio. Dopo qualche tempo di convivenza la donna comincia ad accorgersi delle particolarità di Earle. Si rifiuta di lavarsi e dimostra un attaccamento morboso nei confronti di Mary, manifestando comportamenti di gelosia oltre le righe. La situazione peggiora sempre di più e la mania di controllo di Earle porta inevitabilmente alla fine del loro rapporto.

Dopo questa rottura qualcosa scatterà definitivamente nella sua mente. Preso da un moto di follia il 19 Maggio 1921 si introduce in un’abitazione e tenta di strangolare una bambina di 12 anni, che fortunatamente riesce a sopravvivere. In seguito a questo fatto viene rispedito in un istituto di igiene mentale. Stavolta gli viene diagnosticata una psicopatia caratterizzata da episodi di psicosi.

Nel 1925, dopo quattro anni di ricovero nella struttura, viene rilasciato.

Qualche mese dopo inizierà la sua carriera omicida. Nell’arco di un anno e mezzo Nelson pose fine alla vita di almeno 22 donne.

Il suo aspetto piuttosto singolare, caratterizzato da una corporatura massiccia, fronte ampia, labbra sporgenti e mani enormi, gli valse il soprannome di Gorilla Killer.

La condanna

Il 1 Novembre 1927 inizia il processo nei suoi confronti e pochi giorni dopo l’imputato viene sentenziato alla pena di morte. Il 13 Gennaio 1928 viene eseguita la condanna tramite impiccagione. L’uomo non muore sul colpo ma rimane appeso alcuni minuti ad agonizzare prima di spegnersi definitivamente.

La storia di Earle Nelson lascia un profondo senso di amarezza. Probabilmente aveva una naturale predisposizione a compiere atti spregevoli, tuttavia ci chiediamo se la sua vita sarebbe potuta essere diversa nel caso in cui certi segnali fossero stati colti in tempo. Certamente hanno influito le difficili condizioni ambientali della sua infanzia e una serie di situazioni complicate che hanno annaffiato il seme di uno squilibrio radicato al suo interno.

Quello che ci resta alla fine di tutto ciò è il racconto di una inesorabile e cupa discesa verso l’oblio e della triste morte di più di 20 donne innocenti.

Questa storia fa parte del libro:
More Disturbed
Le nuove storie dei serial killer più perversi dei tempi moderni

Acquistalo su Amazon
(qui il primo volume della serie Disturbed)

Fonti

serialkillercalendar.com – Earle Leonard Nelson
heatermonroe.medium.com – The Prolific Murders of Earle Nelson