La folle storia dei Blues Brothers

Nata quasi per gioco e con intenti non proprio musicali, i Blues Brothers si rivelarono nei ’70 un colossale business commerciale e il più grande avvenimento nel campo del blues revival.

Nel 1977 John Belushi e Dan Aykroyd iniziano la collaborazione a Saturday Night Live, spettacolo televisivo del sabato sera: gag a ritmo continuo, sketch demenziali e qualche intermezzo musicale animano uno show che acquista col tempo gloria e spettatori.

Joilet Jack Blues (Belushi) e Elwood Blues (Aykroyd) sono due fratelli di aspetto grottesco, in completo nero anni ’50, affamati di blues americano e ispirati da Sam & David.

Sull’onda di quel successo, nel settembre 1978, i Blues Brothers pubblicano Briefcase Full of Blues, registrato dal vivo in una tournée effettuata come spalla di Steve Martin. La cover Soul Man, entra nei top 10 rivelando una larga schiera di appassionati degli anni d’oro del soul e del r’n’b.

Blues Brothers - Soul Man

Il successo va egualmente spartito tra l’innegabile vena di Belushi e l’eccezionale abilità della All Star Blues Band, formata da vecchi reduci degli MG’s, col chitarrista Steve Cropper come leader.

Nel 1980 il duo racoglie un trionfale successo con il film The Blues Brothers, di John Landis, biografia romanzata dei due fratelli “in missione per conto di Dio” tra catastrofi rocambolesche e astuti ripescaggi dal blues d’ annata.

La maggior parte del film è stato girato in esterni a Chicago e dintorni nel 1979 e ha valorizzato la città che da quel momento in poi è stata presa maggiormente in considerazione per girare film.

Tra le scene memorabili l’inseguimento in macchina all’interno del centro commerciale che è stato girato nel Dixie Square Ball ad Harvey, nell’Illinois insieme al salto dal ponte levatoio che è il ponte 95th Street che si trova sul lato sud-est di Chicago.

Le scene del concerto dei Blues Brothers sono state realizzate all’Hollywood Palladium.

Gli spettatori hanno preso il film così com’era, ambientandosi per due ore di quello che sarebbe diventato un classico della commedia, godendosi il caos sullo schermo inframmezzato dalle esibizioni di atti musicali leggendari.

Seguono un secondo disco live, sulla scia della fama acquisita e due altre hit.

All’apice del succeso, John Belushi muore il 5 marzo 1982 a Los Angeles per overdose.

Di lui va ricorda ta la carriera cinematografica, egualmete costellata di successi come Continental Divide, Neighbors, Allarme a Holliwood, National Lampoons, Animal House.

La morte di Belushi conclude l’ avventura Blues Brothers, ma ne apre una leggenda, favorita dal successo del film e dalle continue riproposizioni al Saturday Night Live dei vecchi sketch di Jake e Elwood.