Liverpool-Real Madrid: analisi tecnica delle finaliste

Posted by

Non è bastata la determinazione esaltante di un Villareal arrembante e tonico allo Stadio della Ceramica nella provincia di Castellón. E nemmeno la sicurezza del City al Bernabeu, che al 90° aveva la qualificazione in tasca. Liverpool e Real si ritrovano al Saint Denis di Parigi dopo due semifinali vibranti che per un attimo sembravano escludere entrambe dal tetto d’Europa.  Un qualcosa su cui era difficile fare pronostici, cosí come è difficile capire chi la spunterá. Ma un’idea piú chiara a proposito ce la si può fare seguendo una pagina che prova a dare informazioni su chi vincerá la Champions League il 28 maggio a Parigi. Seguendo le indicazioni che si possono trovare all’interno, si nota come ci sia una variabile di circa 1 punto tra l’una e l’altra in termini di quota. La favorita, ossia il Liverpool di Jurgen Klopp, viaggia su una quota approssimativa di 1.50. Dal lato opposto, invece, c’è il Real di Ancelotti, con 2,50 in media. Equilibrio ma non troppo. Liverpool e Real si preparano alla finale con la consapevolezza di essere le migliori d’Europa. E questo, sul piano tecnico, è il loro gioco.

Liverpool. Una corazzata con il suo calcio fatto di pressione costante e qualità dei singoli. Un gioco fatto di ricezioni tra i reparti o extra-pass, per dirla alla Klopp: filtranti alle spalle delle linee di pressione che sfruttano la precisione e le qualità tecniche dei reds. Tutto alternato in base alla fase del match con repentini cambi di gioco alla Thiago e lanci di Robertson o Alexander-Arnold a cercare le punte: un sistema che rinnega il ripetitivo tiki-taka che ha conquistato l’Europa negli ultimi anni. In fase di non possesso la squadra di Klopp non risparmia nemmeno un anticipo, una riaggressione, un contrasto, una corsa in avanti in nessun momento della partita. Voracità insaziabile. Solito, abitudinario atteggiamento iper aggressivo dei difensori centrali e reattività dei centrocampisti a supporto. Sul vertice destro, in avanti, la certezza dei reds si chiama Mohamed Salah. A supporto un certo Mané. Nel complesso, un collettivo con qualità tecniche eccellenti e giocate a memoria. A proposito di memoria, l’approccio mentale, quasi disemozionale del Liverpool a Villareal ha inoltre permesso di dimenticare un pessimo primo tempo nella gara di ritorno, permettendo così di scendere in campo come se la squadra fosse ancora sullo zero a zero. I Reds sono sempre, inevitabilmente padroni del gioco e della testa. Complimenti Klopp.

Real Madrid. Sono bastati 88 secondi alle merengues per stravolgere una gara dal destino segnato. In 88 secondi, in realtà, sono racchiusi 120 anni di storia, gloria e successi madrileni. L’humus mentale per capovolgere ciò che sembra impossibile solo grazie all’idea di essere il Real. Insomma, dalla sua, la squadra di Ancelotti ha la convinzione di essere la migliore. Nei momenti più bui è la luce in fondo al tunnel. Rodrygo, Rodrygo, Benzema. Tutto in cinque minuti contro il City. Per i restanti 90 non si è visto il solito Real. Ma quale Real? Carletto adotta un 4-3-3 di base e sfrutta l’intelligenza tecnico-tattica estrema di giocatori del calibro di Modric e Benzema. Costruzione dal basso da Courtois per liberare la zona centrale del campo in fase di possesso, oppure abbassamento di Modric sulla destra per attivare un 3-5-2 dinamico con il gioco che si sviluppa sulla destra o con cambi di gioco a sinistra. Ruolo fondamentale quello dell’attaccante franco-algerino che svaria su tutto il fronte d’attacco per non dare punti di riferimento, si abbassa per ricevere, sfruttare i vuoti creati dai compagni a centrocampo o per realizzare superiorità numerica sulle fasce. In fase di non possesso il Real si posiziona con un 4-5-1 con Benzema quasi a ridosso della mediana. Baricentro basso per sfruttare le ripartenze e linea di difesa ampiamente migliorata sul piano tattico nel 2021-22, per stessa ammissione di Ancelotti.

Al Saint Denis di Parigi si prospetta una finale vibrante tra due giganti del calcio mondiale sul piano tattico, mentale, tecnico ed emozionale. Liverpool – Real Madrid, che si è giocata già nel 2018, è anche la sfida tra due club dalle cifre stellari: per Transfermakt il valore di rosa dei merengues è di 756 milioni, 900 invece, quello dei reds.