Guerra, carestia, morte: chi sono i Cavalieri dell’Apocalisse

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La conquista, la guerra, la carestia, la peste, la morte. Ogni volta che la storia moderna e contemporanea presenti eventi di grande portata riconducibili ad alcuni di questi termini, il mondo torna a chiedersi se il momento dell’Apocalisse non stia per arrivare. D’altronde il timore verso la fine del mondo è sempre stato proprio dell’essere umano fin dall’alba dei tempi. E il fascino dell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro della Bibbia Cattolica, ha sempre esercitato un grade potere sugli uomini e sulla comunità cristiana. La domanda è tornata prepotente negli ultimi anni, dopo che la pandemia da Covid-19 è stata associata alla peste dell’Apocalisse e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia all’inizio di una terza guerra mondiale. E allora la voglia di approfondire cosa dice il libro dell’Apocalisse e chi sono i Cavalieri dell’Apocalisse diventa importante.

Le catastrofi sempre più frequenti degli anni recenti ci inducono spesso a pensare a quali siano i segnali degli ultimi tempi e a cosa bisogna stare attenti per identificare l’avvicinarsi della fine del mondo. Sono temi che abbiamo già affrontato negli approfondimenti di queste pagine, coi seguenti due articoli:

Approfondiamo ora la figura dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse, descritti nell’ultimo libro del Nuovo Testamento. A cominciare dal testo originale che li nomina.

Il testo dell’Apocalisse

E vidi, quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, e udii il primo dei quattro esseri viventi che diceva come con voce di tuono: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora.

Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che diceva: «Vieni». Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una grande spada.

Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che diceva: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo nero. Colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce in mezzo ai quattro esseri viventi, che diceva: «Una misura di grano per un denaro, e tre misure d’orzo per un denaro! Olio e vino non siano toccati».

Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.

Le interpretazioni sui Cavalieri dell’Apocalisse

Nella descrizione di Giovanni sull’apertura dei sette sigilli, i primi quattro sono sempre seguiti dall’apparizione di un cavallo e un cavaliere: un cavallo bianco, uno rosso, uno nero e uno verde (o verdastro). Gli ultimi tre hanno una chiara connotazione malefica e rappresentano senza dubbio il castigo di Dio prima del Giudizio Universale, mentre sul primo ci sono interpretazioni discordanti. Vediamoli uno per uno.

Il cavallo bianco

Non esiste un accordo circa l’interpretazione di questa figura. Il cavallo bianco rappresenta molto probabilmente la conquista, che può dunque essere una vittoria militare, oppure la parola di Dio che si diffonde nel mondo. Esistono motivi per pensare che questa figura abbia una connotazione positiva, perché riusa dei simboli solitamente associati a Dio (la corona, l’arco) e perché verrebbe accolto dalla voce di un tuono, che potrebbe significare l’approvazione divina. La figura però potrebbe anche rappresentare le invasioni delle guerre, o anche la venuta dell’anticristo che precede la fine del mondo. Secondo altre interpretazioni ancora, il cavallo bianco potrebbe rappresentare l’Impero Romano di quei tempi.

Il cavallo rosso

Guerra, violenza e stragi sono sicuramente i significati dietro al cavallo rosso, che toglie la pace nella Terra. Il rosso d’altronde è spesso associato ai nemici di Dio, come anche per il Drago Rosso nominato più avanti nell’Apocalisse.

Il cavallo nero

Il simbolismo della bilancia che misurava il costo del grano e dell’orzo, insieme al fatto che quelli siano prezzi esorbitanti per l’epoca, rappresenta in maniera chiara la scarsità di viveri e dunque la carestia. Il particolare sull’olio e vino che non vengono toccati può avere più interpretazioni: secondo alcuni non sono dei generi di prima necessità, e dunque indicherebbero il fatto che le fasce più ricche della popolazione non subiranno gli effetti della carestia come i poveri, mentre secondo altri potrebbe significare che la carestia sarebbe limitata alla stagione dell’orzo e del grano, e che dunque avrebbe una durata temporale limitata.

Il cavallo verde

Il termine usato per identificare il cavaliere del cavallo verde è la parola greca thanatos, che significa sia morte che peste. Esso dunque può rappresentare sia la morte dovuta alle guerre che la diffusione di una peste, o per senso lato di una grande epidemia. È per questo che è stata fatta l’associazione con la recente pandemia da coronavirus.

Il seguito dell’Apocalisse

Subito dopo l’apertura dei primi quattro sigilli, l’Apocalisse di Giovanni descrive i martiri caduti mentre praticavano la parola di Dio e un grande terremoto che oscurerà il sole e cambierà il mondo. I ricchi e i potenti andranno a nascondersi nelle caverne e sulle rupi, chiedendo al mondo di sfuggire dall’ira di Colui che siede sul trono. Il Giudizio Universale è a quel punto vicino.

Il testo completo del libro dell’Apocalisse è consultabile su gliscritti.it.

Cover image: Victor Vasnetsov, I Cavalieri dell’Apocalisse