We Are Anonymous: quali sono gli attacchi hacker più famosi?

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Da quando si sono presentati al mondo, il gruppo Anonymous ha fatto parlare di sé sempre più spesso. Con una filosofia che intende schierarsi sempre dalla parte dei più deboli, del popolo, della gente attaccata dai poteri forti, dai governi autoritari o dalle multinazionali, Anonymous è recentemente divenuto protagonista accanto alle battaglie sociali, economiche e umane più grosse del momento. E ora che ha dichiarato ufficialmente guerra (cibernetica) alla Russia all’indomani dell’invasione dell’Ucraina, sempre più lettori si chiedono quando è iniziata la storia di Anonymous, chi sono davvero e quali sono stati i loro attacchi hacker più importanti. Vediamolo insieme.

Chi sono gli hacker dietro al gruppo Anonymous?

Anonymous è un gruppo distribuito di hacker di cui non si conosce l’identità. Il gruppo è nato ufficialmente nel 2003 all’interno della piattaforma 4chan, una bacheca che permette di postare messaggi anonimi senza bisogno di registrarsi. Dietro al “brand” Anonymous si nascondono molti degli hacker più bravi del mondo, capaci di sferrare attacchi mirati e coordinati anche contro piattaforme governative dotate di importanti sistemi di sicurezza. Si coordinano in maniera generica attraverso i canali del deep web, poi agiscono in maniera simultanea, spesso attraverso azioni dei singoli, oppure dopo aver contattato rete di hacker locali, in caso l’Attacco riguardi una nazione specifica. E di tanto in tanto pubblicano dei video dove chi parla indossa la maschera divenuta celebre dopo V per Vendetta.

Quali sono stati i loro attacchi più celebri?

  • 2008 – il progetto Chanology e l’attacco a Scientology: è stato uno dei primi attacchi pubblici di Anonymous. Nel Gennaio 2008 è apparso su Youtube un video in cui Tom Cruise descriveva con toni vividi l’esperienza di Scientology in quanto membro della congregazione. Scientology fece in modo che il video venisse rimosso da ogni canale, e ciò scatenò l’ira degli hacker di Anonymous. Anonymous pubblico un video in cui dichiarò ufficialmente di voler rimuovere Scientology da Internet in quanto nemici della verità. Il video è ancora visibile su Wikipedia a questo link. Al video seguirono numerosi attacchi ai siti web locali e globali di Scientology che resero i portali spesso inattivi, più una serie di fax completamente neri per esaurire l’inchiostro delle sedi ufficiali. Le proteste si prolungarono per diversi mesi e coinvolsero anche manifestazioni pubbliche di fronte alle sedi di Scientology.
  • 2011 – Anonymous contro Sony: fu forse l’attacco più lungo, intenso e accanito perpetrato dagli hacker di Anonymous. Nel 2011 Sony portò in tribunale l’hacker George Hotz, che era riuscito a eseguire comandi di lettura e scrittura in memoria all’interno di una PlayStation3. Sony rilascerà subito dopo un aggiornamento che impedirà l’installazione di altri sistemi operativi nella console. Le due cose scatenarono il gruppo Anonymous, che si lanciò in un attacco senza precedenti: la piattaforma online PlayStation rimase disattiva per settimane, al termine delle quali Sony ammise che degli hacker avevano estratto informazioni personali di 77 milioni di utenti, senza escludere che anche le informazioni delle carte di credito fossero a rischio. Sony rilascerà una dichiarazione formale di scuse e dovrà subire anche una class action. Nota divertente: mentre tutto questo accadeva, George Hotz verrà assunto da Facebook per le proprie capacità. Qualche anno più tardi passerà a Google.
  • 2010 – vendetta per Wikileaks: quando nel 2010 Wikileaks iniziò a pubblicare le conversazioni diplomatiche segrete del governo statunitense, la Casa Bianca subito passo alle citazioni in giudizio e, per proteggersi, colossi come Amazon, Paypal, Visa e Mastercard tolsero il loro appoggio a Wikileaks. In risposta, Anonymous sferrò un attacco generale a quelli che si tirarono indietro: il sito ufficiale di Paypal andò giù due volte nel giro di due giorni, e vennero attaccati anche ad altre compagnie che vietarono i servizi a Wikileaks.
  • 2012 – in difesa di Megaupload: nel 2012 il governo statunitense fece chiudere in via definitiva il sito Megaupload, uno dei principali portali di download di musica e film pirata. Per risposta immediata, Anonymous mandò giù il sito dell’FBI, insieme ad una manciata di altri siti di diffusiione di musica e film.
  • 2022 – Anonymous contro Putin: dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia decisa da Vladimir Putin, Anonymous ha risposto immediatamente dichiarando “guerra cibernetica” a Putin. Diversi siti governativi sono stati oscurati, e il 25 Febbraio 2022 Anonymous ha diffuso 200GB di informazioni segrete del Ministero della difesa russo, insieme ad altri dati privati della compagnia bellica Tetraedr che supportava le operazioni russe. Per chiudere con una nota ribelle, il collettivo di hacker ha alterato i dati del sistema di tracciamento di navigazione Vesseltracker in modo tale che mostrasse una rotta modificata “verso l’inferno” per lo yacht personale di Putin.

Queste sono solo alcune delle azioni più eclatanti mostrate da Anonymous. Negli anni il collettivo si è schierato anche dalla parte del popolo nella primavera araba e nelle proteste in Malesia, ha attaccato il Ku Klux Klan e preso azioni organizzate contro la corruzione di Bank of America, tra le altre cose. E tutto lascia pensare che in futuro sentiremo ancora parlare di loro. Ogni qual volta che c’è una battaglia simbolica tra una parte forte e una debole.