Come scoprire il lavoro più adatto alle nostre potenzialità

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La dimensione lavorativa occupa una parte rilevante della nostra vita, in termini di tempo, energie e peso all’interno della nostra identità. Acquisisce dunque una certa importanza vivere quella dimensione nel modo corretto. Non per forza ricercando la massima soddisfazione o felicità in tale ambito, sia chiaro: seppure siamo spesso portati a identificare ciò che siamo primariamente col nostro lavoro, è spesso utile considerare la nostra attività lavorativa come qualcosa orientata semplicemente a garantirci la possibilità di vivere bene, economicamente e in termini di tempo. È dunque sufficiente che quel tempo, dedicato a guadagnare quel che serve e permetterci di portare avanti la nostra vita, sia vissuto con tranquillità e prenda uno spazio non troppo ampio, così da consentirci di vivere nel modo che consideriamo più efficace all’interno del tempo rimanente.

Stiamo quindi dicendo che i due aspetti principali su cui dobbiamo sempre, ciclicamente, concentrare l’attenzione sono:

  • Sto vivendo il mio lavoro con sufficiente armonia?
  • Mi resta abbastanza tempo fuori dal lavoro per vivere nel modo che ritengo importante?

Sono domande fondamentali che occorre farsi spesso, perché possono avere un enorme impatto negativo sul benessere nella nostra vita. In questa sezione ci dedicheremo a focalizzare una serie di punti importanti a cui rivolgere attenzioni e sforzi in modo da vivere al meglio la dimensione lavorativa, accertandoci di star svolgendo il lavoro giusto alla nostra personalità, di arrivare ad avere accesso ad esso quando lo vogliamo e di gestire le difficoltà legate al lavoro nel modo più efficace.

Primo passo: sto facendo un lavoro che si adatta sufficientemente alla mia personalità? È una domanda che spesso non ci poniamo nemmeno, portati a credere dall’ambiente circostante che si lavora perché non c’è alternativa, e dunque fare un lavoro che ci piace, o che comunque ci faccia sentire valorizzati ed efficaci, sia un lusso per pochi. Invece non dobbiamo arrenderci a questa visione. Se vogliamo vivere bene la dimensione lavorativa, e se abbiamo fiducia nelle nostre capacità, dobbiamo puntare in alto. Dobbiamo puntare a fare un lavoro che rifletta al meglio le nostre capacità. Che ci faccia sentire utili, soddisfatti, che ci dia la sensazione di essere le persone giuste per quel lavoro, e che rappresenti per noi il lavoro giusto per i nostri talenti.

È chiaro, dunque, che creare i presupposti giusti per far funzionare bene la dimensione lavorativa implica per prima cosa un allineamento tra la natura del lavoro svolto e le nostre naturali potenzialità. E diventa pertanto fondamentale identificare le nostre potenzialità migliori: un proposito che ci tornerà utile da molti punti di vista, sia in termini di consapevolezza (è sempre ideale sapere quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze) che in termini pratici (sapere in cosa riusciamo meglio ci spinge a investire più energie in quelle direzioni, sapere cosa ci viene più difficile dovrebbe indurci a evitare di dedicare troppo tempo in quello, a meno che non sia strettamente necessario).

L’identificazione delle nostre potenzialità è alla base della psicologia positiva. L’idea è che noi siamo quelli che ci conoscono meglio, e che dunque nessuno meglio di noi può sapere quali potenzialità ci rappresentano meglio. Quello di scoprire le nostre potenzialità migliori è un esercizio piacevole che può essere fatto in molti modi: attraverso la lettura del libro Character Strengths and Virtues di Martin Seligman e Christopher Peterson, ad esempio, oppure investigando in maniera autonoma quali sono le 24 potenzialità umane identificate dai due autori e provvedendo ad assegnare ad ognuna di esse un valore che indichi quanto sentiamo nostra questa potenzialità.

Quello delle potenzialità umane è un argomento al quale suggeriamo di dedicare tempo e attenzione adeguata, preferibilmente attraverso una lettura apposita. Ma per comodità di sintesi, vediamo insieme quali sono le 24 potenzialità. È possibile usare l’elenco qui sotto ed assegnare “un voto” ad ogni potenzialità secondo la vostra percezione personale, e poi alla fine identificare quali potenzialità e quali aree hanno ricevuto i voti più alti. Ecco le potenzialità umane secondo la categorizzazione di Seligman e Peterson:

  1. Creatività: quanto ci piace trovare nuovi modi di fare le cose
  2. Curiosità: quanto siamo aperti a nuove conoscenze ed esperienze
  3. Apertura mentale: quanto siamo in grado di far nostre prospettive differenti
  4. Amore per il sapere: quanto ci piace leggere, studiare, imparare
  5. Lungimiranza: quando siamo in grado di vedere le cose in prospettiva
  6. Audacia: quanto siamo disposti a correre rischi e capaci di non fermarci di fronte agli ostacoli
  7. Perseveranza: quanto facilmente raggiungiamo gli obiettivi che ci prefissiamo
  8. Integrità: quanto fedeli siamo alle nostre promesse e agli accordi fatti
  9. Entusiasmo: quanto siamo in grado di mettere tutti noi stessi in quel che facciamo
  10. Amore: quanto siamo in grado di amare ed essere amati
  11. Cordialità: quanto siamo portati ad essere gentili e disponibili con gli altri
  12. Intelligenza sociale: quanta empatia sappiamo provare verso le situazioni altrui
  13. Senso civico e del dovere: quanto siamo portati a lavorare per il bene del gruppo a cui apparteniamo
  14. Imparzialità: quanto siamo in grado di dare giudizi obiettivi senza farci influenzare da luoghi comuni e pregiudizi
  15. Leadership: quanto siamo portati ad organizzare e guidare gli altri per ottenerne il meglio
  16. Compassione e perdono: quanto tendiamo ad essere indulgenti e comprensivi verso errori e torti altrui
  17. Umiltà: quanto preferiamo non metterci in mostra e lasciare che siano gli altri a parlare di noi
  18. Prudenza: quanto attenti, equilibrati e pazienti siamo nel valutare situazioni e progetti a lungo termine
  19. Autocontrollo: quanto bravi siamo a tenere a freno istinti e impulsi
  20. Apprezzamento della bellezza: quanto bravi siamo a vedere bellezza ed eccellenza nel mondo e quanto riusciamo a entrarci in contatto
  21. Gratitudine: quanto coscienti siamo di ciò che riceviamo dagli altri
  22. Speranza: quanto capaci siamo di aspettarci il meglio dal futuro e progettare la vita con quest’ottica
  23. Allegria: quanto ci piace essere allegri e diffondere buonumore
  24. Spiritualità: quanto siamo orientati a una dimensione trascendente

Andando a fondo nel significato di ogni potenzialità, scopriamo che esse si possono raggruppare in sei categorie, che rappresentano le virtù umane. Possiamo vedere in ognuna di queste virtù un orientamento astratto della nostra personalità, tanto più forte quando le potenzialità al suo interno ci riflettono. E, tornando al proposito di questo articolo di identificare il lavoro che più fa per noi, sapere in cosa siamo più orientati ci può aiutare a capire in che direzione cercare il lavoro adatto a noi.

Ecco le sei virtù umane:

  • Saggezza e conoscenza: fanno parte di questa virtù la creatività, la curiosità, l’apertura mentale, l’amore per il sapere e la lungimiranza. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a lavori che richiedono un’importante dose di fantasia e iniziativa, come il marketing, le carriere nel mondo dell’arte o il giornalismo.
  • Coraggio: fanno parte di questa virtù l’audacia, la perseveranza, l’integrità e l’entusiasmo. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a lavori che chiedono di mettersi in gioco in prima persona, come la gestione di risorse umane, i ruoli di controllo e test di qualità e la gestione.
  • Umanità: fanno parte di questa virtù l’amore, la cordialità e l’intelligenza sociale. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a lavori che scommettono sul rapporto e l’interazione efficace con gli altri, ad esempio tutte le professioni che implicato rapporti con clienti e con il pubblico.
  • Giustizia: fanno parte di questa virtù il senso civico e del dovere, l’imparzialità e la leadership. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a lavori nell’ambito della legalità, del rispetto delle regole e della gestione di gruppi di lavoro.
  • Temperanza: fanno parte di questa virtù la compassione e il perdono, l’umiltà, la prudenza e l’autocontrollo. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a lavori che si occupano della cura per gli altri, ad esempio medicina/infermeria, cura dei bambini e degli anziani, ruoli da educatore e professioni di consulenza, aiuto e gestione clienti.
  • Trascendenza: fanno parte di questa virtù l’apprezzamento per la bellezza, la gratitudine, la speranza, l’allegria e la spiritualità. Chi si identifica maggiormente in queste potenzialità può essere maggiormente portato a ruoli di guida spirituale o emozionale, ruoli che hanno a che fare con la natura e la protezione dell’ambiente e attività di volontariato e solidarietà.

Con queste linee guida, saremo maggiormente in grado di identificare la tipologia di lavoro più adatta a noi, costruendo le prime basi per la realizzazione di una dimensione lavorativa soddisfacente, che non sentiamo come un peso o una fonte di stress e frustrazione. Dopodiché, ovviamente la ricerca del lavoro richiede iniziative e creatività differenti a seconda di quello verso cui siamo orientati: i suggerimenti più tipici in fase di ricerca del lavoro sono basarsi sulle esperienze lavorative che ci hanno reso più soddisfatti in passato, definire i tipi di ambiente e di mansione ideali per noi, effettuare attività di ricerca ponderate e determinate senza fermarsi ai primi ostacoli e presentarsi come persone dotate dell’entusiasmo e delle qualità giuste per quel lavoro. Autostima, coscienza di sé, comunicazione e capacità di presentarsi completano il tutto.

Non servono ricette segrete o trucchetti: basta conoscersi ed essere onesti con noi stessi. E non arrendersi, ovviamente. Perché il lavoro giusto non si trova quasi mai al primo tentativo. Se poi serve un aiuto aggiuntivo per raggiungere la migliore consapevolezza di sé e identificare quali sono le nostre aree di eccellenza, un buon life coach è il professionista ideale per avere una marcia in più.

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