Amore materno e paterno: come formano il nostro carattere

Posted by

Questa storia fa parte del libro:
Ricomincia da te
Trenta consigli per vivere al meglio la tua vita

Acquistalo su Amazon

Nel nostro percorso di crescita da bambini ad adulti, il modo in cui i genitori ci danno amore ci condiziona in maniera decisiva: nasciamo come esseri viventi bisognosi di ogni tipo di attenzioni e incapaci di vivere al mondo da soli, e poi cresciamo giorno dopo giorno all’interno del nucleo familiare, sforzandoci di trovare la nostra dimensione e di sviluppare il nostro carattere all’interno del mondo che ci circonda.

Elementi fondamentali per la nostra formazione sono i due diversi tipi di amore che riceviamo durante la nostra formazione. Si associano normalmente alla diversa posizione educativa che assumono il padre e la madre nella crescita del bambino. Sono amori di tipo diverso non perché provengono da adulti di sesso diverso, ma perché diversa è la loro funzione e la loro utilità nella formazione di una persona: la presenza di una madre e di un padre, col differente rapporto che si instaura col bambino durante la sua crescita, fanno sì che il bambino riceva entrambi i tipi di amore e ne ottenga elementi fondamentali che successivamente costituiranno il suo carattere. Vediamo come.

L’amore materno

Quando il bambino nasce, ha un legame fortissimo con la madre, nel cui grembo è stato per nove mesi. È una connessione naturale che risponde a un esigenza prettamente biologica: per molto tempo il bambino avrà molteplici bisogni fisici che dovranno essere soddisfatti dalla presenza costante di un genitore, e la madre che lo ha dato al mondo, con la sua naturale capacità di tranquillizzare il bambino e dargli conforto fisico, è la candidata ideale a tale ruolo.

Per i primi quattro/cinque anni di vita, il bambino avrà bisogno soprattutto dell’amore materno. L’amore materno è un amore incondizionato: il bambino lo riceve per il semplice fatto di esistere. La mamma ama il proprio figlio in qualsiasi condizione, il bambino non dovrà fare niente di specifico per guadagnarsi l’amore materno e questo generalmente vale per tutta la vita. Il lato positivo di questo tipo di amore sta proprio nella sua natura inattaccabile, che darà al bambino autostima e capacità di donare amore a sua volta. Lo si considera il tipo di amore più puro, proprio per la sua capacità di resistere ad ogni difficoltà, stanchezza o situazione di stress.

Grazie a questo tipo di amore, da adulti noi essere umani impariamo che possiamo essere amati per quello che siamo. L’amore materno è il principale promotore della nostra sicurezza come persone. Se questo amore manca o è carente durante l’infanzia, cresciamo insicuri, con ridotte capacità di amare il prossimo e con una convinzione più o meno sviluppata che non meritiamo amore a prescindere, ma dobbiamo in qualche modo guadagnarcelo: una tipica situazione che scaturisce da questa carenza è quella degli individui che puntano principalmente a essere utili, che si concentrano nello sviluppare le proprie possibilità pratiche da offrire all’altro sesso, in modo da soddisfare i bisogni del partner e ricevere la solidità di un legame in cambio.

L’amore paterno

Intorno ai quattro/cinque anni, per il bambino inizia a diventare più importante il legame col padre. Si sentono maggiormente autonomi e sicuri di sé, capaci di comunicare efficacemente i propri bisogni, senza paura che qualcosa possa venirgli a mancare in termini di necessità biologiche. Interagendo col ruolo paterno, i bambini imparano un nuovo tipo di amore: l’amore paterno è un amore condizionato. Il padre insiste con maggiore tenacia sulle regole che il bambino deve imparare all’interno del suo percorso educativo, gli dice cosa deve e cosa non deve fare, e non esita a impartire punizioni se il bambino si comporta male.

Il bambino impara dunque che l’amore paterno va guadagnato col proprio comportamento. L’amore paterno non ha la qualità dell’essere incondizionato come quello materno, ma ha un lato positivo altrettanto importante che manca in quello materno: insegna al bambino la responsabilità delle proprie azioni, perché in base ad esse cambia ciò che ricevono dalla vita. Il bambino avrà dunque la possibilità di guadagnarsi l’amore paterno ogni giorno, e questo gli insegnerà ad esercitare un controllo attento delle proprie azioni.

Grazie all’amore condizionato paterno, il nostro carattere si arricchisce di elementi indispensabili per la vita adulta: la responsabilità, la capacità di giudizio e il senso del dovere. Nel caso in cui l’amore paterno viene a mancare durante la formazione dell’individuo, potrebbe venirci a mancare la coscienza e la scrupolosità delle nostre azioni, nonché la capacità di sentirci responsabili per esse. Tipici esempi che scaturiscono da questa carenza sono le persone esageratamente istintive, che agiscono talvolta in maniera incosciente e non si preoccupano troppo delle conseguenze delle proprie azioni perché sono comunque sicure di ricevere l’amore delle persone che gli sono vicine.

* * *

Per un’equilibrata formazione del nostro carattere, entrambe le forme di amore sono necessarie, e spesso è possibile riconoscere le particolarità della nostra personalità in base a quanto amore abbiamo ricevuto dell’uno o dell’altro tipo. È sempre possibile imparare da adulti, assorbire quel tipo di amore in un secondo momento della propria vita, ma un’eventuale assenza nella fase di crescita del bambino costituisce spesso una zavorra di cui bisognerà liberarsi in futuro.

Questa storia fa parte del libro:
Ricomincia da te
Trenta consigli per vivere al meglio la tua vita

Acquistalo su Amazon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.