Frank Zappa è probabilmente il musicista più geniale e completo del XX secolo. Non solo ha innovato profondamente la musica del periodo con uno stile eclettico, che risentiva sì delle influenze del blues, del rock, del jazz, della musica classica, ma che ha innovato continuamente sperimentando in ogni direzione possibile: i suoi testi, ironici e provocatori, hanno colpito a fondo, nel suo falso perbenismo, la cultura degenere e consumistica occidentale (che ha il suo fiore all’occhiello nell’American Dream).
Zappa era però anche un incredibile musicista: mosso sempre da una grande curiosità, suonava ogni strumento possibile che avesse di fronte. Ma la sua chitarra resta ciò che di più prezioso il maestro ci ha lasciato, oltre alla sua musica in toto ovviamente. Il suo stile facilmente riconoscibile, in un periodo in cui la chitarra cominciava ad avvicinarsi (soprattutto negli anni ’80) verso quell’ipertecnicismo, resta ancora oggi capace di emozionare come pochi altri. Basti pensare ai due capolavori Shut Up ‘n Play Yer Guitar (1981) e Guitar (1989).
Ecco alcuni esempi tra i migliori lavori chitarristici di Zappa.
Black Napkins
Brano strumentale dell’album Zoot Allures (1976) che potrebbe essere un’ottima introduzione ai “profani” dello stile chitarristico di Zappa.
Muffin Man
Il brano, eseguito inizialmente dal vivo da Zappa con i suoi “Mothers of Invention” e nel 1975 inciso nell’album – prevalentemente con esecuzioni live – Bongo Fury, richiama (con riferimenti sessuali provocatori) ad una famosa canzone degli asili nido inglesi. L’influenza delle sonorità di Jimi Hendrix è in questo assolo evidente.
Zomby Woof
Una delle perle di Zappa. L’assolo presenta una varietà ritmica e stilistica incredibile. Ogni altra parola sarebbe semplicemente superflua.
Nanook Rubs It
Il racconto di un sogno di Zappa apre l’album Apostrophe: Zappa è un eschimese alla prese con un cacciatore che cerca di sottrargli il suo cucciolo di foca.
Watermelon in Easter Hay
Il figlio Dweezil definirà questo come il miglior assolo del padre. Dietro questo brano c’è una critica al mondo moderno e una visione distopica del futuro che rappresenta ancora una delle storie più interessanti intorno alla figura di Zappa (qui tutto quel che c’è da sapere).
I’m the Slime
La sprezzante critica di Zappa all’intrattenimento televisivo e la sua influenza sociale.
Stevie’s Spanking
Steve Vai fu, prima di diventare un idolo indiscusso della chitarra solista, nella band di Zappa e questa esperienza fu fondamentale per la crescita personale dell’artista. In questo video, un confronto tra i due a Roma, sulle note del brano Stevie’s Spanking.
The Gumbo Variations
La lunghissima jam dell’album Hot Rats, in puro stile progressive rock (ma con influenze blues e jazz) vede alternarsi l’assolo di chitarra di Zappa, quello del sax tenore di Underwood e quello al violino da parte di Don “Sugarcane” Harris.
Stink Foot
Altro brano di Apostrophe, proposto nella versione live del 1974 a Hollywood (tratto da Frank Zappa. A Token Of His Extreme).
Punky’s Whips
Cantato da uno scatenato Terry Bozzio, il testo di Punky’s Whips prende di mira il chitarrista Punky Meadows, noto nello scenario musicale degli anni ’70 per il suo look glam durante la militanza negli Angel, ironizzando sull’androginia del gruppo, descrivendo il colpo di fulmine provato dal batterista al cospetto delle “labbra carnose” e dei “fluenti capelli” tinti di Meadows. Il chitarrista degli Angel non si sentì però offeso. Decise addirittura di partecipare a un live del brano, interpretando se stesso. Non fu dello stesso avviso la casa discografica di Zappa, che non accettò il brano, creando ritardi per la sua pubblicazione.
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Concludiamo con un altro metodo efficace per prendere atto della dimensione di Frank Zappa alla chitarra: la serie di concerti Zappa plays Zappa nella quale si sono esibiti alcuni illustri musicisti che lo hanno accompagnato durante la sua carriera, tra cui Steve Vai e il figlio di Frank, Dweezil, che qui si sfidano in una jam ad alto livello tecnico.
“Frank Zappa è probabilmente il musicista più geniale e completo del XX secolo.” Quindi Prokofiev, Scriabin, Ravel, Rachmaninov, Hindemith, Stravinsky, Schoenberg, Williams, Herrmann…tutti inferiori a Frank Zappa? 😀