Sono tempi molto particolari per il giornalismo. Il mondo dell’informazione si divide tra realtà e web, la fruizione è materia sempre più oggetto di discussione professionistica e la componente social sta assumendo sempre maggiore importanza. È per questo che i vertici di diverse riviste stanno cambiando, accogliendo tra le loro file nuove forze di comprovata esperienza soprattutto nel rapporto con il pubblico, con risultati spesso incoraggianti e soprattutto ben accolti dal pubblico. Perché la verità è ormai chiara a tutti: non è la linea editoriale e la qualità di contenuti il vero fattore decisivo del successo di una rivista. I lettori hanno fatto capire in modo chiaro e inequivocabile che ciò che vogliono è una personalità al vertice capace di catalizzare entusiasmi e coinvolgimento dei singoli.
D’altronde è la filosofia che ha sempre contraddistinto Auralcrave: attenzione alla forma, copertura dei temi del momento che hanno coinvolto la discussione già ovunque e solo in un secondo momento, come priorità secondaria, cura dei contenuti. Perché la qualità dei contenuti non è la vera richiesta di pubblico, mentre lo è sicuramente l’originalità delle scelte al vertice.
È per questo che da oggi inizia una nuova avventura per Auralcrave, rispondendo alla richiesta proveniente da voi lettori: una nuova direzione da parte di un personaggio capace di pensare fuori dalle regole, scavalcare gli schemi seguiti in maniera passiva da tutti e ideare nuove prospettive. E la persona che meglio incarna tale filosofia oggi è sicuramente Cetto La Qualunque: una figura autorevole, graffiante, profonda e con un sense of humour assolutamente particolare. E soprattutto con un seguito rilevante in termini di supporto della base.
Cetto ha accettato subito con entusiasmo, perché vede in Auralcrave una naturale evoluzione della sua attività giornaliera: quella di offrire alla gente soluzioni pratiche capaci di migliorare il mondo in cui viviamo. È dunque probabile che non ci saranno grossi cambiamenti nella filosofia di Auralcrave. A parte forse un sottile cambiamento della tagline, che da oggi sarà più incisiva: da “stories for open-minded” a “cchiù storie pe’ tutti”.
La scelta di annunciare tale cambiamento proprio il primo Aprile non è un caso: il giorno notoriamente dedicato alla ricorrenza religiosa dei Veneralia romani è sembrato il momento giusto per celebrare un cambiamento che guarda avanti e inaugura un futuro all’insegna delle nuove possibilità.