Less Than, il nuovo video dei Nine Inch Nails uscito qualche giorno fa, è un viaggio iper-adrenalinico dentro un videogioco con una storia molto particolare. Si chiama Polybius ed è una leggenda metropolitana che risale agli anni ’80: non ci sono prove inoppugnabili che sia mai davvero esistito, ma si narra che fu creato dal governo degli Stati Uniti e distribuito in alcune città come un segreto esperimento sociale.
Quel che la leggenda racconta è che il videogioco provocava sugli adolescenti una serie di disturbi psichici come amnesie, insonnia, incubi notturni e fondamentale perdita di interesse negli altri videogiochi. Inoltre, si dice che le sale giochi che ospitavano tale videogioco venivano periodicamente visitate dai “men in black”, dipendenti governativi che venivano a estrarre i dati raccolti dalla macchina per studi di natura segreta.
Sempre secondo la leggenda, le prime macchine arcade sono state distribuite a Portland, nell’Oregon, e nei crediti veniva presentato come prodotto dalla compagnia Sinneslöschen, che in tedesco significa “cancella-mente”. Esiste anche un loro sito internet, in cui presentano Polybius come “il futuro del software” e offrono un download gratuito. Su cui abbiamo preferito non cliccare.
Inoltre, pare che nel 2011 qualcuno trovo una macchina abbandonata del videogioco, che però sparì dalla circolazione poco tempo dopo la notizia. Nel 2006, invece, apparve in rete un’intervista su Gamepulse a un certo Steven Roach, che affermò di essere uno degli sviluppatori del videogioco per la Sinneslöschen. Secondo la sua testimonianza, il videogioco era pensato per utilizzare una grafica vettoriale innovativa, ma a causa di alcuni errori dei disegnatori finì per provocare effetti epilettici, fu ritirato dal commercio e tutti i dipendenti furono licenziati. Dal 2017 però, Polybius è un videogioco davvero disponibile su Playstation 4, in modalità Virtual Reality. Lo trovate qui.
Qui sotto, invece, l’intrigante video realizzato dai Nine Inch Nails, con le immagini del videogioco proiettate nelle pupille dilatate degli adolescenti. Anche qui, l’effetto è forte.
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