Inori, l’ultima frontiera del video-mapping su volto

Posted by

Nobumichi Asai è uno dei più conosciuti media artist mondiali, specializzato nel tracking face projection mapping, la videomappatura su volto. Qualcuno l’avrà conosciuto di recente, a seguito del suo progetto di videomappatura su volto per Lady Gaga ai Grammy 2016, dove una cascata di liquido arancio grondava sul viso di lei, per poi scomparire e lasciare l’orma a forma di fulmine di David Bowie. È la performance che vedete qui sotto.

Il suo ultimo lavoro, INORI (Prayer) lo vede in una collaborazione tra lo studio di design WOW di cui è direttore creativo, TOKYO, l’Ishikawa Watanabe Laboratory dell’Università di Tokyo ed il duo di ballerine Aya Bambi.

Finora le sue spettacolari proiezioni facciali, avevano il limite della staticità, la modella non aveva molta libertà di movimento, dovuto alla difficoltà di non riuscire ad arrivare ad una velocità così elevata da unire il movimento della proiezione al movimento della superficie proiettata; ma grazie al progetto portato avanti dall’Università di Tokyo ovvero la creazione di un proiezione ad altissima velocità che può proiettare fino 1000 fotogrammi al secondo, è stato ora possibile creare la videomappatura anche su un volto di ballerine in movimento. Trovate la performance qui sotto, già dichiarata video del mese su vimeo.

Il progetto è nato innanzitutto da una musica, creata per un apposito tema, Vita, proposto da Tanigawa, dell’Università di Tokyo.

Sentendo la musica, ad Asai è venuta in mente “la radioattività“; nel comunicato stampa del video spiega come “la radioattività eserciti un potere distruttivo, portatrice di morte, sofferenza, tristezza ma allo stesso tempo anche dell’opportunità di superare tutto questo.

Il risultato è stupefacente,grazie anche alla performance delle Aya Bambi: sui loro volti un alternarsi di fiumi di lacrime nere che si trasformano in teschi, poi in maschere dell’agonia del teatro Noh ed infine lo scorrere degli ideogrammi del sutra del cuore.

Per chi fosse curioso del processo creativo, qui c’è anche il making of.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.