Depeche Mode, i migliori video diretti da Anton Corbijn

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Where’s The Revolution è stato il 23esimo video dei Depeche Mode diretto da Anton Corbijn, il che ne fa non solo quello che ha firmato la stragrande maggioranza dei loro videoclip, ma anche colui che ha più di chiunque altro definito l’immagine pubblica dei Depeche. Lo ha fatto dall’alto della sua autorevolezza in ambito di accostamento tra musica e immagini (lui è anche il regista del film Control sulla vita di Ian Curtis, la voce dei Joy Division, oltre che la mente dietro molti video musicali storici tra cui Heart-Shaped Box dei Nirvana). E lo ha fatto cogliendo ed esaltando il lato più misterioso dei Depeche Mode, spesso nascondendo i colori nel bianco e nero come per evidenziale la temporalità dell’immagine, o al contrario accentuandone le tinte a renderli quasi surreali.

Ha coperto i loro occhi dei con occhiali da sole e artifizi vari, ha giocato coi loro volti nei modi più svariati (perfino dipingendoli da artisti da circo in Halo). Ha dato più di una volta il tocco dell’immortalità a brani e fotogrammi che hanno rappresentato precise epoche musicali. È lui il primo artefice del successo pubblico dei Depeche Mode ed è il momento di celebrarlo, rivedendo i dieci video più significativi della loro fruttuosa collaborazione. In ordine sparso.


Never Let Me Down Again

Anno 1987, il secondo singolo dell’album Music For The Masses che decreterà il loro successo globale. Il primo, sfuggente fotogramma a colori lascia subito spazio a un bianco e nero colorante, Dave Gahan è affranto, canta di amicizia e tradimenti, l’ombra nel grano è Martin (o uno spaventapasseri). Ma la lanterna in mano alla fine del video può offrire speranza.


I Feel You

È il 1993, l’album è Songs Of Faith And Devotion ed è il momento di trasparire un tocco erotico. La chitarra è ruvida e perseverante e Lysette Anthony è languida e provocante, in un reggiseno nero che trasmette peccato.


It’s No Good

1997, Ultra, il disco della rinascita sotto vesti differenti dopo la crisi coincisa con il Devotional tour. It’s No Good li vede nei panni di una live band di bassa lega, tutta vestiti scintillanti e cattivo gusto, una caricatura di ciò che non sono mai stati. È una veste che però resterà impressa.


Behind The Wheel

Dave Gahan capelli a spazzola e occhiali neri che getta le stampelle e si lascia condurre in Vespa dalla figura femminile. A questo aggiungi la ruota che gira alle sue spalle e i megafoni-simbolo di Music For The Masses rappresentati come ombre scure su ambiente notturno, e ne ricavi l’immagine dei Depeche nell’anno 1987.


Walking In My Shoes

Ancora Songs Of Faith And Devotion, i Depeche scelgono di incarnare il peccato e qui Gahan è un volto rosso come il diavolo, fuori fuoco, a rappresentare la tentazione che gira intorno a lui. Immagini al limite dell’esoterico e un testo pieno di sensi di colpa per l’immagine più maledetta mai adottata dai Depeche.


Enjoy The Silence

Il celebre video col Gahan-piccolo principe, in abiti regali, a dominare il mondo dai paesaggi sconfinati con la sua sedia pieghevole. E la qualità dell’immagine sgranata non è un caso. Sarà uno dei video più famosi di tutti gli anni ’90.


Barrel Of A Gun

Forse sarà un caso se è questo il video in cui i Depeche sono rappresentati così persi, fuori controllo, obbligati a rimettere insieme i pezzi. Vaganti per le strade della città con gli occhi chiusi e le pupille dipinte sulle palpebre. Era il primo singolo di Ultra e la ricostruzione era cominciata.


Personal Jesus

La fase più materialista della carriera dei Depeche Mode è rappresentata da questo video in tinte seppia, con la band all’interno di un ranch che somiglia tanto a un provocante bordello. Reach out and touch faith sarà il mantra dei loro anni ’90.


Strangelove

Quasi un video di immagini di moda quello di Strangelove, anno 1987, quello della devozione verso l’amore e la figura femminile, che infatti qui è la prima protagonista. Il resto lo fanno i giochi di luci ed ombre.


Suffer Well 

Il 2005, Playing The Angel, un’energia oscura restaurata nell’età matura e un video che osserva il decadimento della vita scorrere di fronte agli occhi di un Gahan facoltoso e in salute, mentre si toglie la fede e bacia la sua fiamma. Sfida o senso del pericolo?

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