La strana teoria secondo cui Banksy è Robert Del Naja dei Massive Attack

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E se Banksy, lo street artist più famoso al mondo, fosse davvero Robert Del Naja, il leader dei Massive Attack e uno degli artisti più stimati della scena musicale inglese? Per qualcuno potrebbe davvero essere così. Se ne parla da anni in realtà, e periodicamente riaffiorano elementi a sostegno e prove che ne confermano la veridicità. Qualche mese fa sono stati addirittura pubblicati a partire dal DailyMail i risultati di un’accurata ricerca da parte del giornalista investigativo Craig Williams, che sembrava provarne le basi. L’investigatore britannico seguiva le vicende legate alle misteriose apparizioni dei graffiti di Banksy da diversi anni e ha recentemente pubblicato una mappa con diversi casi in cui i suoi graffiti sono apparsi in diversi posti intorno al mondo, pochi giorni dopo un concerto dei Massive Attack.

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L’ipotesi è che appunto dietro Banksy possa nascondersi lo stesso frontman dei Massive Attack, oppure un gruppo di street artists distribuiti in tutto il mondo e coordinati dalla band.

Quest’anno sembra essere arrivata un’altra “prova” a sostegno di tale teoria, venuta fuori come piccola gaffe che non è sfuggita all’attenzione dei fan: a pronunciarla è stato il celebre artista drum’n’bass britannico Goldie, che durante una recente conversazione sul suo podcast nella serie Distraction Pieces ha detto: “Dammi una lettera in maiuscolo, mettila in una maglietta, scrivici ‘Banksy’ sopra ed è fatta, possiamo vendercela. Senza offesa per Robert, credo sia un artista brillante. Per me ha rivoluzionato il mondo dell’arte.” La conversazione si è poi rapidamente spostata su altri temi, forse proprio per la delicatezza del contenuto.

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Robert, dunque. Nella nostra monografia alternativa ai Massive Attack la connessione tra la band e il famoso graffiti artist era citata già prima che questa teoria esplodesse: entrambi emergono a Bristol agli inizi degli anni ’90, entrambi sono considerati esponenti fondamentali della cosiddetta scena underground di Bristol, e lo stesso Robert Del Naja non ha mai negato la sua costante attività nella scena dei graffiti, prima del successo coi Massive Attack.

Le teorie ovviamente si sprecano. In passato, un team di scienziati aveva anche provato con ragionevole certezza che Banksy in realtà sarebbe un uomo di nome Robin Gunningham, di cui circolano diverse foto. Più recentemente è apparso su youtube un nuovo video con delle vecchie riprese di Banksy all’opera e la sua voce rilasciata per un’intervista, ma la qualità è talmente bassa che è impossibile riconoscere il viso. E ancora, qualche giorno fa è stata diffusa la falsa notizia del suo arresto (cosa che in realtà di tanto in tanto accade, per poi svelarsi un fake subito dopo)

Gli anni passano, le supposizioni proseguono, ma l’identità di Banksy resta ancora segreta. Ed è così che la si vuole lasciare: sono in molti a credere che senza l’anonimato, l’aura di leggenda intorno allo street writer potrebbe crollare rapidamente.

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