Prelisten: Surgeon – From Farthest Known Objects

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È probabilmente uno dei produttori più acclamati della scena techno contemporanea. Uno di quelli che oggi incarnano meglio lo spirito attuale del genere: corrosivo, tenebroso, industriale, cattivo e intransigente. Nessuna morbidezza, sound estremamente spigoloso e geometrico e ossessività portata agli estremi. È praticamente la riscoperta della seconda onda techno di Detroit, quella di Jeff Mills e del primo Hawtin, l’apice storicamente più alienante del genere. Una ripresa del passato di cui la techno oggi sente un gran bisogno, più per paura che per reale necessità.

 

Il nuovo album di Surgeon si intitolerà From Farthest Known Objects, uscirà su Dynamic Tension il 29 gennaio e ha un’interessante storia alle spalle: pare che le tracce siano venute fuori sperimentando con vecchie strumentazioni e siano suonate alle orecchie del producer britannico come delle “hits provenienti da galassie lontane“. Da lì, Surgeon ha contattato l’astrofisico Andrew Read e gli ha chiesto di trovare i nomi delle galassie più lontane conosciute oggi, che han poi dato il nome alle otto tracce del disco. “Dagli oggetti più lontani conosciuti”, appunto. Sopra in streaming il primo ascolto, BDF-3299. Retro? Sì, è retro. È così che funziona oggi.

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