RA top-100 DJs of 2015: dov’è la novità?

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È uscita ieri la classifica annuale dei migliori DJ votata dai lettori di ResidentAdvisor, evento mediatico di enorme visibilità per il mondo elettronico & dance, secondo solo alla classifica gemella (ma solitamente meno stimata) di DJ Mag. Quella di RA la trovate qui e anche quest’anno porta poche, pochissime sorprese rispetto agli anni passati. A partire dalla prima posizione in classifica, ancora una volta a Dixon per il terzo anno consecutivo, qualcosa che nella classifica RA non era mai capitato. E praticamente nessuna novità anche nel resto della classifica, con addirittura 9 nomi confermati rispetto alla top-10 dell’anno scorso (oltre a Dixon abbiamo Tale Of Us, Âme, Seth Troxler, Maceo Plex, Ben Klock, Ben UFO, Rødhåd e Ricardo Villalobos: le cose cambiano proprio lentamente da quelle parti, eh?).

Ora, le vostre domande sono più o meno le stesse che abbiamo noi:

  1. Che ha fatto Dixon di tanto fantascientifico da non scollarsi più dalla vetta? (niente, diciamolo pure, giusto confermarsi senza rischiare)
  2. Techno batte house grossomodo 8 a 2 anche quest’anno? C’è davvero tanto divario di qualità? (ma manco per idea. Però ci vorrà ancora un po’ perché se ne accorgano)
  3. Four Tet dalla 90 alla 11 in un anno? (non constringeteci a commentare please)
  4. Passerà mai l’amore incondizionato e inattaccabile dal tempo per Villalobos? (no, almeno per i prossimi tre anni. Ha una fan base di quelle che saranno con lui fino alla morte)
  5. (legata alla precedente) Ma Jeff Mills invece non ne ha un po’ troppi davanti? (44esima posizione, 14 più su dell’anno scorso. Per lui l’amore totale si è apparentemente attenuato col tempo, anche se non c’è dubbio sul fatto che rimane uno dei migliori. Se non il migliore.)
  6. …no, davvero: Four Tet dalla 90 alla 11 in un anno? (vi ricordo che i Daft Punk sono nella top 100 DJMag da anni. I Daft Punk. In una classifica DJs)

La situazione comunque è la stessa di sempre, e la ribadiamo: essendo quelle di DJ Mag e RA delle chart basate sul voto dei lettori, vanno semplicemente interpretate come una classifica di popolarità in quegli ambienti. Ambienti più mainstream per la prima, un tantino (ma non troppo) più underground la seconda. Non sono niente di strettamente legato all’anno appena trascorso o a quel che quei DJ hanno fatto o non fatto quest’anno. Per questo le cose cambiano così lentamente, e senza motivi particolari. È l’oscillazione dei grandi numeri nell’ambito della percezione di massa de´gli artisti. I cambiamenti si misurano nell’arco dei 5 anni, se non di più.

E poi, essendo una classifica dei lettori, vale tutto quanto detto qui. Oggi e sempre.

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