Secondo Spotify Frankie Knuckles ha inventato l’EDM

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È il modo tardivo e goffo che ha scelto Spotify di cavalcare l’onda di ascolti contemporanei orientati alla nuova musica dance: quello in qualche modo di glorificare la cosiddetta EDM, in un video che cerca di rintracciarne le sue origini nel passato. Nel passato lontanissimo, visto che furbescamente fa risalire l’origine dell’EDM ai tempi in cui è nato il clubbing moderno, negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Potete vedere qui sotto il video pubblicato questa settimana sul loro canale Youtube ufficiale, “Come l’EDM ha cambiato il mondo“, in cui la loro ricostruzione del genere in meno di due minuti pensa bene di coinvolgere i pionieri storici della house e della techno, partendo da Frankie Knuckles e passando per Juan Atkins, Derrick May e Kevin Saunderson.

Per fortuna voi seguite Aural Crave e sapete che le cose sono ben diverse. Come vi abbiamo raccontato nell’articolo dedicato al genere (e come molti lamentano in questi giorni, dopo la condivisione del video sopra nei canali social) per EDM si intende l’onda dance dei drop esplosa negli ultimi 4-5 anni, ormai in chiaro declino, e estenderla all’intera storia della musica dance è scorretto e fatto spesso in cattiva fede, per esorcizzare le critiche mosse al genere giorno per giorno.

Frankie Knuckles e i 3 di Belleville fanno parte della storia della musica elettronica, per come ve l’abbiamo raccontata. E il povero Frankie si starà rivoltando nella tomba a sapere che oggi la sua figura viene associata alla dance di David Guetta e Avicii. Non fategli del male.

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