Il crollo pubblico di Kanye West in diretta Twitter

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Insomma, a giudicare dai tweet apparsi sul suo profilo nei giorni scorsi, si direbbe che la caduta definitiva dell’immagine pubblica di Kanye West si sia compiuta, e tutto è stato scandito pezzo per pezzo dai suoi accanitissimi cinguettii. Magari non raccontato in maniera capillare dai media (il che non è nemmeno cosa malvagia, significa che non sempre i media cedono alle vicende accadute nei social), ma comunque visibile a tutti e valido per una reazione di massa. Che sia una fragorosa risata, un’indignazione più seria o un sonoro “chissene“, siete voi a decidere. Noi ve lo raccontiamo sempre per il solito spirito: darvi qualcosa che gli altri non vi hanno detto e usare la dovuta leggerezza di tanto in tanto. Voi prendetela come ritenete più opportuno.

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Il profilo pubblico del Kanye social-nevrotico lo conoscete, quindi sapete cosa aspettarvi. Solo nelle ultime settimane, se avete seguito le sue scorribande social avrete assistito alla litigata con Taylor Swift dopo che una sua canzone diceva di esserci andato a letto (la Kardashian aveva già avallato tutto, tipo “ok Kay, so che sei un deficiente, pubblica pure“) e all’altra litigata con Wiz Khalifa per una questione di copyright, che a quanto pare non doveva sussistere in quanto lui è “il migliore che abbia mai scritto musica” e questo chiude ogni discorso (qui ci voleva la pernacchia prolungata di Sordi nei Vitelloni), fino ad arrivare al bel botta e risposta coi Grammy, con gli ultimi in risposta affilata sul suo post in cui voleva la promessa che vincerà. E gli amici di Deer Waves che hanno tradotto lo spirito per chi avesse bisogno di una spiegazione.

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“sta’ pure a casa. Puoi seguirci dal divano.”

D’altronde si dice che dietro ogni grande uomo ci sia sempre una grande donna, e nel suo caso forse c’è solo un grande (nel senso di enorme, gigantesco) culo. O sarà uno di quei casi di celebrità confuse tra delirio di onnipotenza e sindrome di inferiorità congenita (fino a questa settimana era lui a twittare “vi prego iscrivetevi su Tidal e ascoltate il mio nuovo album lì! Vi prego!!1!” come un emergente qualsiasi). Fatto sta che in questi giorni gli spasmi social di Kanye han raggiunto il fondo con la rivelazione dei suoi problemi finanziari. Che non sono esattamente come i nostri, circa l’arrivare a pagare le bollette o il non potersi comprare un’auto nuova con le finanze correnti. Lui l’auto nuova può comprarsela perché è Kanye. Però ha 53 milioni di dollari di debiti. È una di quelle cose perfette per post populisti tipo “Gianni, pensionato, ha avuto un protesto findomestic l’anno scorso e ora non può più chiedere il mutuo. Kanye, rapper Adidas, ha 53 milioni di debiti e si è appena comprato l’Inghilterra, CONDIVIDI SE SEI INDIGNATO!”. Ma tant’è.

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La soluzione

A parte l’ingegnosa soluzione del fan qui sopra, in realtà Kanye aveva già pensato a qualcosa. Prima costruendosi comunque un’immagine credibile da supereroe contro il sistema che neanche i Public Enemy, a suon di post del calibro di “non rimpiango nemmeno un cent del debito che si è creato” e “sono stati i miei sogni a condurmi nei miei debiti, ma presto rivedrò la luce in fondo al tunnel“. Poi chiedendo a Mark Zuckerberg di chiamarlo il giorno del suo compleanno (di Zuckerberg, non di Kanye) e investire un milione di dollari nelle sue idee. Esatto, chiedere un milione di dollari al creatore di Facebook. Usando Twitter.

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“Dear Internet, can you give me Zuckerberg’s money pls?”

Tutto molto logico, insomma. Autorevole, soprattutto. Qualcuno ha già spiegato che i 53 milioni di debito non significa che Kanye è povero in canna, ma che le sue stramber… ehm iniziative commerciali nel campo della moda e della distribuzione musicale han richiesto un intervento economico personale per coprire le perdite, che ora ammonta a quella cifra. Ma queste son quisquilie, insomma, re Kanye sta chiedendo supporto finanziario per i suoi sogni e su, andiamo, lui è il più grande musicista mai esistito (Beethoven je fa una pippa) e chiunque dovrebbe fidarsi della sua visione di futuro. E poi ora è uscito il suo nuovo album, le vendite saranno di dimensioni epocali e questo semplificherà tutto. A patto che la critica non faccia barricate.

kanyewestvspitchfork

Tanto per essere chiari.

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