Mr. Rain, Supereroi: dentro al significato del testo

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“Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro”

Mr Rain, classe ’91, ci spiattella così quello che è l’hot topic della vita intera probabilmente, ce lo racconta nel bel mezzo di una strofa, in un piccolo verso, l’intimo, ultimo, desiderio dell’essere vivente.

Non si torna indietro da lì, questo è sicuro, possiamo viaggiare col cervello e affondare in pensieri distorti tra speranza e paura immaginando cose, ma ho sempre pensato che, in punto di morte, quando questa diventi tanto imminente e più forte di te da sedurti con l’idea del sollievo dalla tormenta, l’ultima considerazione di chi se ne va debba essere la speranza di continuare a vivere nel cuore di qualcuno, di essere ricordato per, paganamente, essere servito a qualcosa.

Supereroi ha questo grande pregio: una produzione strumentale che in maniera galante cede il primo posto al teatro di un’assurda semplicità capace di raccontare con la voce dei bambini la sete di vivere e il timore di non farlo.

Mr.Rain - SUPEREROI (Official Video) [Sanremo 2023]

A Pandora ci si dice “I see you” quando ci si conosce, quando ci si Ri – conosce tramite una conoscenza.

Ed è così che dovrebbe andare, così dovrebbe essere anche dalle nostre parti, perché certi dolori si riconoscono, subito.

Sono volatili, come il più leggero dei profumi, come quei fiori bianchi che si soffiano e restano sul maglione, quei dolori là rimangono attaccati agli occhi di chi li porta con sé ovunque si scelga di andare.

Mr. Rain dice che quando piove scrive meglio e mi piace pensare che sia un bizzarro incantesimo sciolto in ogni goccia di pioggia a trasformarlo in Supereroe.

“Supereroe è chi chiede aiuto”, cito l’autore che scrive il brano a seguito di un cupo periodo della propria vita e all’esito della vincente scelta di farsi aiutare aprendo il suo orizzonte all’idea che “nessuno si salva da solo”.

“A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna”

Un po’ come a Pandora, dove si lasciano “vedere”, dovremmo fare quello sforzo in più: quel “primo passo sulla luna”.

Chiedere aiuto, infatti, è come un avanzare su un terreno lunare, inesplorato, terra vergine e madrepatria del mistero: chiedere aiuto è un salto nel vuoto, “Supereroi” un inno a farlo.

Sembra ridicolo, è ridicolo pensare che questa sensibilità, al dolore altrui, esista ancora considerando che il nostro pianeta non è Pandora ed è popolato in gran misura da esseri viventi che paiono essere impermeabili.

Impermeabili all’acqua cui una madre affida il figlio neonato, a questa distesa di sangue e queste onde di urla e paura.

Che la pioggia ci bagni, invece, che il dolore ci scandalizzi, che l’unione ci rinforzi.

Lasciarci bagnare dalla pioggia, come ci racconta Mr. Rain.

Per trasformarci in Supereroi.

E chiedere aiuto.

“Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili, vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole”